In punta di piedi

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Qualche settimana fa ero al telefono sia con il Vice direttore, Simone Baroncia, che con l’editore di Korazym.org, Vik van Brantegem. C’era un problema da affrontare e da risolvere: il giornale, a seguito delle dimissioni del suo direttore, non aveva più un timoniere. Si fa il mio nome, accetto. Per riconoscenza e gratitudine verso una redazione che mi ha dato tanto, in punta di piedi, con umiltà, accetto la sfida, consapevole dell’ottimo lavoro svolto da chi mi ha preceduto. Sono ormai diversi anni che scrivo per la testata, una realtà che come tante altre nel panorama editoriale italiano ha vissuto i suoi alti e bassi, frutto di cambi generazionali e nuove prospettive. 

Il tratto distintivo che però, sin dal lontano 2003 accomuna questa grande famiglia, è la voglia di offrire il proprio contributo e le proprie energie per raggiungere il cuore dei lettori. Un’informazione libera, senza paletti ne steccati;  senza colore politico ne imposizioni gerarchiche. Una precisa identità accomuna chiunque sia passato da questa redazione: la voglia di raccontare storie con onestà, senza chiaroscuri, cercando di far nascere spunti di riflessione piuttosto che idee ingessate e stereotipate. Con tale spirito, in sordina Korazym.org continua oggi come ieri a offrire un punto di vista tra le tante sfaccettature cromatiche del prisma dell’informazione. Uno tra tanti, il nostro.

Nonostante le difficoltà, siamo pronti a tornare in sella, sotto la protezione della Beata vergine Maria. Non è un caso che il nuovo incarico sia stato ufficializzato il giorno in cui la Chiesa celebra la ricorrenza dell’Ascensione della Madonna. A lei affido il mio lavoro, nella consapevolezza che tra le montagne russe della vita, è un punto fermo, la mediatrice tra il cielo e la terra, senza la quale saremmo in balia della lenta deriva spirituale e materiale. Viviamo un tempo in cui la fede è un cimelio del passato, un retaggio folcloristico da mettere in vetrina e lucidare per le pulizie straordinarie, lavandoci la coscienza per le feste comandate, una o due volte l’anno.

Per quanto mi riguarda, recuperare i valori cristiani, anche attraverso l’informazione offerta dal nostro giornale, è da sprono per continuare a migliorare. Ringraziando chi mi ha preceduto e soprattutto chi ha voluto che salissi a bordo, dico: eccomi, sono pronto. 

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