Monsignor Gänswein: la malattia di Benedetto XVI si sta “placando”. Testamento redatto già nel 2006

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Attualmente l’Arcivescovo Georg Gänswein è in vacanza nel villaggio nativo, a Riedern am Wald nel sud della Foresta Nera. Domenica 9 agosto, nel Schlossgarten a Bonndorf, Landkreis Waldshut nella Foresta Nera, in un rilassato colloquio litterario con Johannes Bruggaier, il Capo della redazione culturale del giornale di Baden-Württemberg “Südkurier”, ha parlato di tre dei suoi libri preferiti, tra cui anche uno di Joseph Ratzinger – e un sorprendentemente critico della Chiesa. Leggerebbe anche un romanzo d’avventura? “Sì, se è scritto bene”, risponde Gänswein.

Arcivescovo Georg Gänswein con Johannes Bruggaier nel Schlossgarten a Bonndorf (Foto di Juliane Schlichter).

Parlando a margine dell’evento culturale nel Schlossgarten a Bonndorf, il Segretario particolare del Papa emerito ha affermato in un colloquio esclusivo con Juliane Schlichter per il giornale “Südkurier” – “Der eremitierte Papst Benedikt XVI. befindet sich laut seinem Privatsekretär Georg Gänswein auf dem Weg der Besserung” (Il Papa emerito Benedetto XVI è sulla via della guarigione secondo il suo Segretario particolare Georg Gänswein), che la malattia della pelle del viso di cui soffre Sua Santità Benedetto XVI, non ha mai messo in pericolo la sua vita, ma è stata molto dolorosa – un dolore che “non auguro al mio peggior nemico”, ha aggiunto – e si sta “placcando”. Adesso sta meglio. L’eruzione cutanea che si poteva vedere sul viso di Benedetto XVI si è diminuita e la somministrazione dei farmaci – che hanno indebolito il 93enne – da tre-quattro giorni è stata ridotta, ha ancora riferito l’Arcivescovo Gänswein al “Südkurier”.

Come abbiamo riferito il 4 agosto scorso – “Secondo suo biografo, Benedetto XVI sarebbe gravemente malato e ha determinato il luogo del suo ultimo riposo. La Santa Sede ridimensiona” – il Papa emerito soffre di un’infezione batterica della pelle, che provoca una dolorosa eruzione cutanea. L’Arcivescovo Gänswein ha riferito che è iniziata a metà giugno e che il dolore è iniziato dopo la morte di suo fratello Mons. Georg Ratzinger, il 1̊ luglio, che Benedetto XVI aveva appena visitato a Regensburg.

L’Arcivescovo Gänswein, che già la scorsa settimana aveva sottolineato che la malattia “non è grave”, nel colloquio con il “Südkurier” a Bonndorf ha anche commentato alcuni resoconti dei media che esclusivamente attraverso i loro titoli – non attraverso il contenuto, come ha sottolineato – avrebbero suggerito che Benedetto XVI fosse gravemente malato e già sul letto di morte. I titoli dei giornali davano l’impressione che il Papa emerito in attesa della suo morte imminente, recentemente avrebbe determinato il suo futuro luogo di sepoltura nelle Grotte Vaticane sotto la Basilica di San Pietro. Gänswein ha sottolineato che tuttavia Benedetto XVI ha redatto il suo testamento già nel 2006. “Per quanto tempo il buon Dio lo manterrà in vita, nessuno di noi lo sa”, ha aggiunto.

In copertina una foto d’archivio.

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