Casti alla meta: un libro per capire che la sessualità, senza egoismo, è più bella

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Esiste qualcosa di meraviglioso, al mondo, ed è il legame unico che unisce due sposi. L’atto coniugale ha il potere di far diventare una sola carne, un solo corpo e un solo spirito due persone che si amano. Eppure, questa realtà così bella (tanto che Giovanni Paolo II in ‘Mulieris Dignitatem’ la indica come ‘l’apice della creazione’) può essere svuotata del suo significato, sporcata dall’egoismo e dalla ricerca cieca del piacere. Può essere deturpata dalla tentazione di usare l’altro, per ricavarne mero godimento fisico.  

Da vincolo sacro, da segno di unione profonda, l’atto sessuale può divenire strumento di possesso o un gioco. Si può vivere come puro divertimento: più o meno come fare un giro su una giostra.

Ma noi non siamo oggetti, non siamo giostre su cui salire per pochi minuti: siamo persone che meritano un amore vero, un amore che punti all’eternità. Siamo tempi dello Spirito Santo, non lattine vuote che possono essere gettate via quando non servono più.

Non siamo nati per essere ‘il divertimento di qualcuno’, ma chiamati ad amarci come Dio ci ama.

Da donna sposata e amata, mi genera una grande tristezza vedere persone che non sanno tutto questo, che non puntano alla bellezza di cui hanno sete. Per questo è nato il progetto di ‘Casti alla meta. 50 sfumature dell’amore vero’ (Mimep Docete, luglio 2020) un libro che ho scritto per risvegliare nei cuori il desiderio di una sessualità bella, da vivere nella logica del dono.

Non voglio moralizzare, giudicare, imporre qualcosa, dettare regole, ma solo mostrare la gioia di vivere una sessualità limpida, pulita, che mantenga integra l’innocenza, che sia intrisa di tenerezza e rispetto. Non c’è bisogno di trasgressione, non occorrono diversivi, sfumature grigie, rosse o nere… perché il sale della sessualità è l’amore! E il tuo cuore lo sa, se lo ascolti bene. Il segreto di una sessualità bella è la castità.

Ma che cos’è la castità? Non è sinonimo di continenza o di castrazione, ma è piuttosto la virtù di chi preserva la sessualità dall’egoismo, di chi riconosce che abbiamo un corpo per donarci e per accogliere.

La castità è la virtù di chi mette la persona, la sua interiorità, il suo cuore e la sua mente prima del sesso. Perché il sesso è un linguaggio, ma se non abbiamo nulla da dire… a che serve?

E’ un mezzo, non un fine. Non può bastarci, se lo cerchiamo per sé stesso, se non abbiamo da comunicare un amore vissuto prima nel cuore.

La castità non riguarda solo i religiosi e i sacerdoti, interessa tutti. Perché è la virtù di chi sa che il nostro corpo è sacro e abbiamo una responsabilità verso noi stessi e l’altro. E’ la virtù di chi con quel gesto vuole dire: ‘Mi dono tutto a te, per sempre. Sarò tuo per sempre’ e decide di compierlo solo se ha assunto l’impegno di una vita insieme. Perché la persona casta è consapevole che il dono di sé non si può vivere a metà. O è definitivo, o non è veramente un dono.

Nel libro sono riportati 50 vantaggi (il titolo non è causale!) che la purezza porta nella vita di chi la cerca, di chi lotta contro l’egoismo per averla. Perché la castità non è scontata, è una conquista. Vivere la sessualità autenticamente e solo nell’amore è difficile, forse come scalare un monte. Ma ne vale la pena, perché la vista è mozzafiato. Ricordate le parole di Gesù? Beati i puri di cuore vedranno Dio…

Ma è possibile essere davvero puri? Il proposito della castità può spaventare, scoraggiare, perché ‘la carne è debole’. Eppure, non è impossibile. Nel libro sono riportati dei consigli pratici per mettersi in questo arduo cammino, si possono leggere storie di persone che hanno recuperato la purezza, dopo averla perduta.

Si riportano testimonianze di ragazzi o ragazze che hanno detto addio alla pornografia, ai rapporti occasionali e all’autoerotismo; o di fidanzati che hanno preferito non avere rapporti prematrimoniali, per dare spazio ad altri aspetti della relazione (il dialogo, il confronto sincero, il discernimento, la preghiera, lo sguardo), facendo così crescere una tenerezza e una complicità che precedessero il sesso.

Ma la prima testimonianza che vi porto in questo breve volume è la mia, perché io stessa ho sofferto, mi sono fatta un mare di domande, ho cercato acqua presso pozzi vuoti, prima di capire che valeva proprio la pena aspettare l’uomo della mia vita e di vivere ogni gesto nella purezza…

E allora, se anche voi, come me anni fa, sentite una sana inquietudine di fronte alla castità, se desiderate provarci ma avete paura, sappiate che siete ancora in tempo. Qualunque situazione stiate vivendo, qualunque passato abbiate alle spalle (potrete sentirvi così lontani da non voler nemmeno provare a cambiare rotta), ascoltate il vostro cuore e iniziate a chiedere al Signore occhi puri…

Vi sorprenderà come, a poco a poco, tutta la vostra vita cambierà.

(Foto: Mimep Docete)

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