L’arroganza è il modo più brutto e distruttivo per nascondere una grande insicurezza e una falsa convinzione di se stessi

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Da quando ho pubblicato quattro anni fa, il 27 aprile 2016, sul mio profilo Facebook la Nota che segue, il testo ha avuto 40.657 letture e 154 condivisioni. Nel frattempo è arrivato il coronavirus, che ci avrebbe cambiato. Infatti, si nota nelle vicende quotidiane e più ancora sulle rete (anti)social, che tutto è cambiato, ma per il peggio. Avevo riproposto il testo in questo “Blog dell’Editore” già il 13 maggio 2020, con l’osservazione: “Quello che non è cambiato per niente, tra tante altre cose, è l’arroganza, soprattutto. Ed è ricominciato il bacio alle scarpe degli arroganti”. Quindi, visto che con ogni giorno che passa diventa più chiaro che la tendenza all’arroganza continua a crescere, ripropongo nuovamente la riflessione su questa piaga sociale, un morbo mortale, una pandemia. Raffaele Caponetto scrisse: “Arroganza e ignoranza vanno a braccetto”. Brutta cosa, l’arroganza. Confucio diceva addirittura: “La meschinità è preferibile all’arroganza”. Quanto è grande quindi il danno che infliggiamo a noi stessi e agli altri con questa attitudine? Invece, l’arroganza umilia anche quando hai ragione, l’umiltà esalta anche quando hai torto.

L’arroganza è il peggior cappello che si possa portare in testa. Fa parte del corredo dell’ignoranza. La buona educazione è l’abito migliore delle persone intelligenti. Con essa non si fa mai brutta figura (Juli Moranduzzo).

La parola del giorno è “arrogare” (attribuirsi, pretendere ciò che non è dovuto), dal latino “arrogare” (chiedere, attribuirsi), composto di “ad-” (a) e “rogare” (chiedere). Il termine ha origine giuridica: l’espressione “ad rogare”, in latino, indica la richiesta e l’appropriazione di ciò su cui non si possono vantare diritti. Nel diritto romano arrogare aveva invece il significato di “domandare al popolo”.

È un verbo di grande importanza, per l’esattezza del suo significato e per la sua fertilità.

Va rilevato innanzitutto che solitamente si trova usato nella forma riflessiva “arrogarsi” – il che è naturale, visto che il suo significato si avvita sul soggetto. Arrogarsi qualcosa significa pretendere o attribuirsi qualcosa che non ci è dovuto o che non ci spetterebbe: mi arrogo il diritto di dire la mia in un affare che non mi compete, mi arrogo il primo posto nella fila anche se non sono il primo arrivato, mi arrogo l’ultima fetta di torta perché scendere sotto il quintale vuol dire deperire.

“Arrogante” altro non è che il participio presente di questo verbo.

Come aggettivo (“essere arrogante”) indica la persone che si comporta con presunzione, insolenza, asprezza di modi e aggressività, che, presumendo troppo di sé, vuol far sentire la sua superiorità e che ha un atteggiamento di disprezzo: sei un arrogante!

Sinonimi: presuntuoso, tracotante.

L’avverbio “arrogantemente”: comportarsi in modo arrogante, con “arroganza” – sostantivo femminile, dal latino “arrogantia” – si definisce un senso di superiorità nei confronti del prossimo, che si manifesta con un costante disdegno e un’irritante altezzosità: non posso soffrire la tua arroganza; tratta tutti con arroganza sfacciata; parlare o chiedere qualcosa con arroganza; mi rispose con arroganza; mi ha indignato l’arroganza delle sue risposte; ha l’arroganza di scrivermi.

Nel linguaggio giornalistico, arroganza del potere: il comportamento che spesso caratterizza chi detiene il potere e lo esercita in maniera così altezzoso, sprezzante e talora violento, da non tenere in nessun conto suggerimenti, proposte o richieste delle minoranze o delle opposizioni, anche se giuste.

Sinonimi: albagìa, alterigia, altezzosità, boria, burbanza, grandigia, iattanza, oltracotanza, presunzione, protervia, spocchia, superbia, supponenza, tracotanza.

Accrescitivi: insolenza, prepotenza, sfacciataggine, sfrontatezza.

Contrari: modestia, riserbo, ritegno, semplicità, umiltà, deferenza, ossequiosità, sottomissione.

L’asprezza del verbo “arrogare” dà al suo significato il colore di un volere violento – che però, nell’origine latina, era neutro. Addirittura, in diritto romano, l’”adrogatio” era un antichissimo istituto tramite cui una persona poteva adottarne un’altra che non fosse soggetta a un’altra potestà paterna (e in questo si distingueva dall’”adoptio”), che richiedeva il consenso pubblico dell’intero popolo riunito. Poiché il fatto di prendere come figlio un uomo già adulto (magari con famiglia) era un fatto rilevante in seno alla comunità e poteva nascondere doppi fini e frodi, la procedura era piuttosto complessa, e prevedeva un controllo da parte dei Pontefici, dei Comizi curiati e del popolo: come ci svela l’etimologia, vi era una richiesta solenne di attribuzione, che doveva essere vagliata e approvata.

Strano pensare che un termine del genere si sia evoluto con un’opzione negativa così marcata.

Arroganza…
di Marco De Biagi
Formazionespirituale.org, 24 marzo 2013


Qualche giorno fa leggevo l’articolo di un quotidiano… parlava di una delle “malattie” più diffuse nella nostra società… l’arroganza. Veniva descritta come un morbo… Un’epidemia!

Sembra che il “lei non sa’ chi sono io” sia diventata non più soltanto una caratteristica di certi personaggi pubblici, ma è molto “viva” tra tutti noi. Essere arroganti ed innervosirsi nelle situazioni è purtroppo sinonimo di vuotezza interiore, altrimenti invece che innervosirmi “donerei” ciò che manca alla situazione, se invece sviluppo arroganza, spacconaggine e superiorità significa che sono diventato succube della situazione e sto arrancando. Quindi mi chiedo e dico: l’umanità di questi tempi è vuota.

L’arroganza è il modo più brutto e distruttivo per nascondere una grande insicurezza e una falsa convinzione di se stessi.

Una persona arrogante brucia piano piano dentro, ecco perché spesso fa terra bruciata intorno a sé, di norma porta con sé un bagaglio pesante di prepotenza, di collera e vive in uno stato di negazione… nel senso che non riesce a donare ciò che la situazione o la relazione necessita, a volte determinate circostanze necessitano di compassione, di forza d’animo, di calma, di amore… è chiaro che se non sviluppo determinate qualità vengo tirato dal turbine negativo della situazione e quindi sviluppo anch’io negatività e quindi sto negando la parte buona, sincera, onesta e reale di me stesso.

Ecco perché la stragrande maggioranza dell’umanità oggi è falsa, il mondo è falso, nonostante venga fatto apparire come reale vive bensì in un continuo stato di negazione. Un continuo auto-fustigarsi camuffato da arroganza. Questa è la condizione del mondo oggi, una grande penitenza di massa che viene fatta passare come qualcosa di fashion, di “alla moda”, di figo. In realtà tutto falso.

È tutto un grande morbo camuffato. Questo è il significato profondo dell’arroganza, qualcosa di marcio viene presentato come qualcosa di bello e stabile, in realtà è l’opposto.

Ecco perché gli arroganti indispettiscono il più delle volte, perché non ce la fanno più loro stessi e tentano di trascinare con sé i malcapitati attorno. Ti è capitato di conoscere un arrogante? Ci è capitato di esserlo noi? In tutti noi c’è un dose di arroganza ed il fatto che è una caratteristica generale ci porta ad una riflessione sicuramente più grande. Se ho qualcosa valgo qualcosa, invece è l’esatto ho opposto: se sono necessariamente ho e valgo.

E pensare che Confucio diceva addirittura: “La meschinità è preferibile all’arroganza”. Quanto è grande quindi il danno che infliggiamo a noi stessi e agli altri con questa attitudine?

Come individuare gli arroganti
da It.wikihow.com

Ti sembra di imbatterti sempre in gente piena di sé, intollerante, scortese o maledettamente arrogante? Certe persone possono essere la fonte di potenziali sofferenze… questo articolo ti aiuterà a identificare facilmente gli “autentici arroganti” dai “lievemente arroganti”.

1. Fai attenzione alle loro conversazioni. Cerca di ascoltare i loro discorsi sia quando parlano con te che con qualcun altro, ma non metterti a origliare. Parlano sempre di sé stessi? Perdono la pazienza o si infastidiscono se l’attenzione si sposta su qualcun altro? Sono i tratti distintivi di un arrogante. L’arroganza e la presunzione spesso cercano di mascherare l’aver vissuto ben poche esperienze, pertanto, temendo il confronto con gli altri, tendono a elevare se stessi facendo credere di “avere qualcosa in più di loro”. Piuttosto che imparare dagli altri, o fare domande (cosa che vedono come segno di vulnerabilità), gli arroganti tendono a generalizzare e, basandosi sulle loro limitate esperienze di vita, vorrebbero imporre agli altri il loro punto di vista. La gelosia per ciò che hai, o che hai raggiunto, potrebbe portare una persona a diventare arrogante; osserva se sta cercando in ogni modo di mostrarsi migliore di te o se vuole ostentare il possesso di qualcosa che tu non hai. Gli arroganti hanno un disperato bisogno di apparire nel modo giusto. Se anche proverai a fare un piccolo commento non gradito, anche se solo leggermente provocatorio, l’arrogante diventerà furioso nei tuoi confronti. Questo accadrà ogni qual volta metterai in dubbio (anche non volendo) il loro aspetto, la loro intelligenza, le loro abilità atletiche, o qualsiasi altra cosa legata all’immagine che vogliono dare di se stessi.

2. Metti alla prova la loro visione del mondo. Non essere aggressivo, ma solo scettico e curioso. Se si offendono, valuta l’entità della loro rabbia. Se è minima, forse hanno solo avuto una giornata difficile. Ma se si infuriano, allora è perché tu stai mettendo in discussione la loro “perfetta visione limitata”… e averne una è già segno distintivo di arroganza. Prima o poi la maggior parte delle gente si rende conto che il mondo non gira affatto attorno a loro. Gli arroganti cercano di contrastare questo dato di fatto dando vita a un’atmosfera illusoria, nella quale il mondo continua ancora a girare nel modo in cui vogliono. Se qualcuno gli ricorda come stanno veramente le cose, non potranno far altro che infuriarsi. Niente spaventa un arrogante più che il dubbio, perché è qualcosa di imperfetto e difficile da governare. L’incertezza potrebbe suggerire l’idea di un cambiamento, e l’arrogante non è sicuro di saperla gestire. Perciò, piuttosto che accettare che il mondo gira come gli pare, e spesso ruota in senso contrario rispetto ai desideri degli uomini, l’arrogante si ostina a voler mantenere un controllo su tutto e tutti – ovviamente si tratta di una missione impossibile. Quando la realtà riemerge, fa sempre male. Perciò un arrogante non è portato a riflettere su stesso o ad analizzarsi, perché vuole ignorare le sue imperfezioni. Spesso tende anche a darsi dei meriti che in realtà appartengono ad altri.

3. Scopri il vero valore della loro amicizia. Senza diventare ficcanaso e pettegolo, cerca di studiare come gestiscono i loro rapporti di amicizia: se un giorno odiano a morte qualcuno e il giorno dopo ne sono entusiasti è probabile che non siano circondati da amicizie sincere. Ecco un altro chiaro segno di arroganza. È facile intuire quanto sia difficile essere veramente amico di qualcuno che è sempre pieno di sé. I presuntuosi hanno un bisogno disperato di apparire, e anche non dipendere mai da nessuno è uno dei tanti modi per cercare di sembrare migliori. Dato che essere un amico significa anche aiutare qualcuno quando ne avrà bisogno, gli arroganti in genere non riescono a gestire una vera amicizia. Paradossalmente, gli arroganti spesso continuano a chiedersi perché non abbiano al loro fianco degli amici affidabili su cui poter contare.

4. Come si comportano con le persone diverse da loro? In altre parole, come reagiscono di fronte a punti di vista, culture e opinioni differenti? Se il loro approccio in questi casi è istintivamente negativo, gli arroganti staranno tentando di ignorare completamente l’altro, o evitarne il confronto per paura che qualcuno arrivi a mettere in discussione le loro certezze. In base a ciò che conosci di quelle persone, e osservandone le reazioni, sforzati di capire quale dei due atteggiamenti stanno adottando. Spesso la gente boriosa è convinta che il “loro punto di vista” sia il solo degno di attenzione. Si tratta solo di un meccanismo di protezione per salvaguardare le loro illusioni e la falsa immagine che si sforzano di proiettare.

5. Com’è il loro carattere? Prendi nota di come si comportano, di come parlano e di come fanno uso del loro status sociale. Si danno delle arie? Parlano tantissimo? Si atteggiano come se fossero i padroni o l’attrattiva principale? Sono sempre presi a proiettare la loro immagine? Molti arroganti credono di essere affascinanti, ma in realtà nessuno li vede così. Se capiranno di non incontrare il tuo appoggio non si faranno problemi a comportarsi male con te. Quando un arrogante si comporta male, in genere i suoi amici cercano di ignorarlo e non fanno niente per riprenderlo, perché hanno paura delle reazioni del loro “amico”.

6. Parla di persone che non piacciono all’arrogante. Ciò non significa provocare un conflitto, ma evidenziare la loro competitività, il loro disappunto e la loro inimicizia. Se la disapprovazione per qualcuno sembra essere ragionevole, probabilmente non sono troppo orgogliosi, se invece è estremamente severa, allora lo sono. Nella maggior parte dei casi gli arroganti percepiscono le persone che non gli piacciono come delle minacce alla stabilità della loro perfezione. Più odiano qualcuno, più grave sarà la minaccia lanciata contro il loro mondo immaginario. E ovviamente, più si sentono minacciati più aspre saranno le loro critiche.

7. Chiedi agli altri cosa dicono di te. Se stanno dicendo in giro cose poco carine, probabilmente non gli piaci. Se davanti a te si comportano bene, ma appena volti le spalle si sbizzarriscono con commenti negativi, non preoccuparti: è il loro passatempo preferito, e probabilmente hanno qualche problema d’orgoglio. Un arrogante – a volte inconsciamente – si rende conto di non avere nessun buon amico. Per compensare questo deve creare l’impressione di essere circondato da tanti amici, ovviamente altri amici dalla stessa mentalità “quantità ma non qualità”. E appena questi amici-trofeo gli voltano le spalle, inizierà a insultarli.

8. Sii benevolo. Non giudicare negativamente gli arroganti o scivolerai al loro stesso livello. Spesso indossano questa maschera perché devono nascondere i propri punti deboli e le proprie paure. Il più delle volte hanno bisogno di costruirsi un’impeccabile immagine di se stessi per coprire la sofferenza interiore. Ma non dovrai nemmeno permettergli di prevaricarti: mantieniti saldo nei tuoi principi ma prendi le distanze. Potrai avvicinarti per notare ciò che veramente c’è di buono in loro, e lodarli solo per quello che davvero meritano. A volte incontrare delle ostilità da parte di qualcuno può spingere gli arroganti a essere più sinceri con se stessi, interrompendo per un po’ la loro sceneggiata di superiorità. Una grande vulnerabilità può in realtà nascondersi dietro all’arroganza. Secondo la legge della compensazione, credono in questo modo di scacciare la propria debolezza. Per esempio, se un arrogante è cresciuto tra difficoltà economiche, ma in seguito ha iniziato a essere benestante, dietro il suo essere snob potrebbe celarsi la paura di ricadere nella povertà del passato.

Consigli

Cerca di stare il più lontano che puoi dagli individui arroganti; possono causarti molta sofferenza. D’altra parte, però, riuscire a conoscerli e saperli gestire potrebbe rivelarsi una qualità molto utile per il tuo futuro, potrebbe esserti d’aiuto nel mondo del lavoro, nel tuo team, nello sport ecc. Se saprai cosa fare, sarai in grado di metterli in guardia e frenare le loro borie in tua presenza. Non c’è bisogno di scappare dalle cose che non ci piacciono, o finiremo per scappare tutta la vita!Anche se è difficile, cerca di non odiarli. Potrebbero nascondere un passato doloroso, qualcosa di se stessi che non riescono ad accettare, o magari sono stati feriti da qualcuno.

Ricorda che potrebbero avere a che fare con la tua stessa sofferenza, ma la stanno affrontando in un modo sbagliato, e tutt’altro che salutare. Invece che risolvere il problema si nascondono. Anche il dolore può portare all’arroganza.

Un riassunto dei sintomi dell’arroganza: intolleranza verso tutti quelli che sono diversi da loro, impossibilità di considerare validi altri punti di vista (a esclusione del proprio), tendenza a criticare pesantemente, difficoltà nel creare legami duraturi, narcisismo.

Assicurati di non essere tu l’arrogante. Se lo sei, riconoscilo e sii obiettivo, non cercare di biasimarti.

Gli arroganti di solito fanno fatica ad accettare le scuse di qualcuno.

È difficile poter perdonare chi ha messo in discussione la loro immagine o ha cercato distruggergli le illusioni.

Gli arroganti in genere non riescono ad avere buoni amici. Ricordati di questo, se mai dovessi desiderare di essere “popolare” come loro.

Ricordati che c’è sempre differenza tra l’essere determinato e l’essere arrogante. Inoltre ci sono persone che sono molto ansiose: la loro ansia di dover dominare la conversazione potrebbe farli passare per arroganti. Facendo caso però al modo in cui interagiscono con gli altri capirai se lo sono veramente. Una persona determinata, o una nervosa, aspetteranno di conoscere il tuo punto di vista, e potranno anche farti delle domande, mentre un arrogante non solo ignorerà le tue necessità e i tuoi punti di vista, ma potrebbe anche mancarti di rispetto.

Fanno mai delle battute su situazioni sulle quali non dovrebbero scherzare? Fanno delle battute su qualcuno che sta passando un brutto momento solo per scatenare qualche risata da quattro soldi? Non si preoccupano dei sentimenti degli altri?

Agli arroganti spesso non importa proprio niente dei sentimenti degli altri, dato che difficilmente riescono a identificarsi nelle loro situazioni.

Le persone che stanno attraversando un momento difficile potrebbero diventare l’argomento di battute grossolane da parte degli arroganti. Ma si lasceranno scappare certi commenti solo quando sono sicuri di essere circondati dal pubblico giusto, non lo diranno mai apertamente.

Gli arroganti si sentiranno sempre in dovere di proteggere qualcosa – che sia la loro immagine o la loro centralità nell’universo. Se avranno l’impressione che stai cercando di intaccare una di queste di cose, allora ti odieranno. Impara a lasciar stare, perché non dipende da te, si tratta di qualcosa ancora più forte di loro.

Per quanto riguarda la loro popolarità, perché sono popolari? Lo sono perché trattano bene i loro amici o perché semplicemente si danno tante arie?

Darsi delle arie non significa essere in grado di rispettare le persone. La loro immagine è basata sull’apparenza, potrebbero essere ricchi, piacenti, atletici, avere una buona personalità (ma per coloro che rientrano nei criteri delle “possibili” amicizie), oppure magari sfoggiano un fascino fasullo (la loro natura si svela rapidamente, se li fai arrabbiare). Gli arroganti in genere possiedono una – o più – di queste caratteristiche.

Se provocando una lite con una persona arrogante dovessi venire ferito fisicamente, non esitare a chiedere aiuto.

Avvertenze

Se ti capitano davanti, ignorali, fai finta di non vederli, niente li disturberà di più del venir ignorati, non dare loro alcuna soddisfazione. Dato che devono costantemente alimentare la propria autostima, attraverso il confronto diretto si infiammeranno un bel po’ e il logo ego si ingigantirà. Quello che vogliono è attirare l’attenzione per mascherare la loro insicurezza, quindi fare finta di non vederli è una buona strategia.

Dipende dalle situazioni: a volte non è possibile ignorarli completamente, e potrebbero odiarti per questo. Ma in fondo nessuno vuole essere amico di un rompiscatole!

Se devi fare commenti su una persona arrogante, falli solo con gli amici più fidati. Se verrà a sapere quello che pensi, inizierà una lite.

C’è sempre una buona possibilità che l’arrogante non capisca come mai a te non piace. Non far caso al suo comportamento scortese e riavvicinati per un po’, se proprio devi.

Per quanto tu voglia rimproverarli o dirgliene quattro, non lo fare! Non risolverà niente. Non iniziare un monologo sulla loro arroganza, dai solo una risposta veloce, che gli faccia capire che non gradisci la loro compagnia. Essere determinato non significa lanciare provocazioni, stai sul “chi va là”. Sii più furbo di loro.

Se ti hanno pugnalato alle spalle, faglielo notare. Nessuno potrà tollerarlo, nemmeno i “migliori amici” della persona arrogante.

Non assecondare le loro visioni illusorie, lusingarli non serve a niente e attraverso il tuo comportamento falso alimenterai la loro visione distorta.

Ma non attaccare direttamente la loro intoccabile visione perfetta. Controbatti con qualcosa come “non sono d’accordo”, oppure “ho un’opinione diversa”. Potrebbero arrabbiarsi, ma ci sono meno possibilità che lo facciano.Invece di dirgli “guarda le cose come stanno”, sostituiscilo con un “cosa te lo fa pensare? Perché hai questa opinione?”. A questo punto l’arrogante dovrà rispondere a una domanda diretta e relativa al discorso.

Per assurdo, se sarai tu a vincere la discussione, loro potrebbero iniziare a fare “le vittime” lamentandosi e cercando l’aiuto dei loro amici, e ovviamente cercando di farti passare male agli occhi degli altri.

Se l’arrogante è molto popolare nel gruppo, nel momento in cui giocherà la carta della vittima potrebbe fare terra bruciata attorno a te. Cerca sempre di gestire questo tipo di persone con diplomazia.

Ricordati che potrebbero nascondersi dei problemi psicologici dietro l’arroganza (potrebbero avere problemi ad affrontare la realtà, perciò preferiscono vivere nella falsa proiezione che possono creare da soli). In alcuni casi potrebbe trattarsi di disturbi bipolari, disturbi borderline della personalità o fobia sociale. Potrebbero voler nascondere un passato di maltrattamenti, malattie o prepotenze subite. Alcuni non si rendono conto che questo atteggiamento li allontana dagli altri e impedisce loro di costruirsi dei veri legami d’amicizia. Fai attenzione a non etichettare velocemente una persona come “arrogante”, valuta attentamente il suo comportamento, la situazione, le circostanze della sua vita. A volte potresti sbagliarti nel pensare che tutti ce l’abbiano con te, cerca di capire la natura dell’atteggiamento che ti disturba. Fatti più furbo di loro.

Uno dei sintomi di un disturbo antisociale della personalità (come la psicopatia e la sociopatia) è proprio l’arroganza e la mancanza di rispetto per i diritti degli altri. Questo è l’aspetto più pericoloso degli arroganti. Se vivi a contatto con una persona di questo tipo, chiedi dei consigli.

Per questa ragione alcune persone arroganti diventano criminali.

[Fonti: Unaparolaalgiorno, Wikipedia, Il Sabatini Coletti, Treccani.it]

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