P. Rungi: Maria Goretti è una santa per i nostri tempi

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E’ un anno speciale per le celebrazioni in memoria di santa Maria Goretti, proclamata santa da papa Pio XII 70 anni fa, il 24 giugno 1950; ed anche il 130° della nascita, avvenuta a Corinaldo (Ancona) il 16 ottobre 1890 ed uccisa il 5 luglio 1902 per essersi opposta ad un tentativo di violenza carnale. Nella beatificazione, avvenuta nel 1947, papa Pio XII disse ai pellegrini:

“La nostra Beata era una forte. Ella sapeva e comprendeva; e precisamente perciò preferì di morire. Non aveva ancora compito dodici anni, quando cadde martire. Ma di quale perspicacia, di quale prudenza, di quale energia diede prova questa fanciulla, che, consapevole del pericolo, vigilava di giorno e di notte per la difesa della sua illibatezza, cercava con ogni industria di non rimanere mai sola, e nella continua preghiera raccomandava alla Vergine delle Vergini il giglio della sua purità!

No, non è un’anima piccola e debole; è una eroina, che, sotto la stretta del ferro del suo uccisore, non pensa alla sua sofferenza, ma alla bruttezza del peccato, che risolutamente respinge”.

Il passionista p. Antonio Rungi, delegato per la vita consacrata della diocesi di Gaeta, ha potuto affermare che lei è stata una santa emigrante: “Oggi, Maria Goretti, si presenta a noi, come la bambina santa emigrante e degli emigranti che è l’icona di tanti bambini e ragazzi emigranti che muoiono martiri nei nostri mari. Non fu la stessa cosa per lei, ma rappresenta in pieno questa emergenza di bambini non accompagnati o accompagni che non arrivano alle porte della speranza.

Dodici anni di vita non sono tanti, eppure, per Maria Goretti, assumono un valore infinito nel tempo e nello spirito, perché con il suo espresso volere ha saputo vivere fino in fondo la sua vocazione battesimale, che è la chiamata alla santità, passando attraverso i sacramenti della confessione e della comunione.

Quando la piccola Maria, giunse con la famiglia alle Ferriere, aveva già quasi nove anni e possedeva un bagaglio di educazione e conoscenze religiose sufficienti per farle capire la sostanziale differenza tra il bene e il male e il dovere cristiano di scegliere sempre il bene, evitando il male.

La fanciulla era in grado di formulare i suoi buoni propositi. Poi la grazia di Dio fece il resto. Ecco perché seppe dire no a chi voleva non solo intaccare la purezza del suo corpo, ma soprattutto la bellezza e la purezza del suo cuore e della sua anima”.

A 70 anni dalla sua canonizzazione quale è l’attualità di Maria Goretti?

“Non è la quantità di anni, la vicinanza o la lontananza di un evento a rendere attuale un santo. I santi sono sempre e tutti attuali in quanto la santità non è logorata dal tempo e dall’oblio. Santa Maria Goretti è quindi attuale per tre motivi principali: il coraggio, la fedeltà alla sua vocazione battesimale, il perdono.

Una bambina di circa 12 anni ci insegna ad avere il coraggio di contrastare il male morale e soprattutto ogni firma di abuso e violenza. Solo chi ha una fede forte e matura può affrontare con coraggio le difficoltà della vita E Maria Goretti ha avuto questo coraggio fino ad accettare di essere uccisa piuttosto che tradire i principi morali e spirituali sui quali si era appena avviata con la desiderata prima comunione.

Il secondo motivo sta nel fatto che questa ‘Bambina di Dio’ come l’ha  definita Giovanni Paolo II, oggi santo, è stata fedele alla sua vocazione battesimale fino alla morte, sopraggiunta in giovanissima età. Alla scuola di genitori cristiani e vissuta in un ambiente familiare autenticamente cristiano è stata sostenuta in questo cammino di santità iniziato con il momento del battesimo.

Il terzo motivo è la testimonianza che ci ha lasciato con l’aver perdonato il suo assassino e di pregare per lui che ne aveva il bisogno dopo il sincero pentimento espresso a tutti per il mostruoso crimine commesso. Marietta è attuale per tanti altri motivi e perché è una donna e come tale ha avuto un cuore grande nel perdonare senza riserve e pienamente”.

Perché  papa Pio XII la canonizzò?

“Papa Pio XII la elevò agli onori degli altari il 24 giugno 1950 dopo aver concluso l’iter canonico allora vigente per la dichiarazione di santità per un membro della Chiesa. La santità poi parla da sola. E’ vero che sono necessari i miracoli, ma quando c’è di mezzo un martirio non c’è bisogno di tutto l’iter per una normale canonizzazione.

Per Maria Goretti ritenuta santa appena morta ci sono voluti 48 anni per arrivare alla canonizzazione fatta in piazza san Pietro per la prima volta nella storia della chiesa, davanti ad oltre 500.000 persone. Il motivo principale fu il riconoscimento del martirio ed infatti santa Maria Goretti è stata definita santa, vergine e martire”.

Quale valore aveva per lei la verginità?

“Per santa Maria Goretti, una bambina di appena 12 anni, anche se ne dimostrava di più per la maturità umana ed anche fisica, certamente la verginità era un valore da difendere non solo per la propria integrità fisica, ma soprattutto per la propria integrità morale e spirituale.

L’essere umano è un composto di anima e corpo e quindi tutto ciò che tocca il corpo, tocca l’anima, soprattutto se con il corpo tendiamo a peccare e ad offendere Dio. Maria Goretti quindi dava giustamente peso a questo valore spirituale e fisico. Forse come tutte le ragazze e le donne di un tempo era suo desiderio arrivare ad un ipotetico matrimonio in una condizione spirituale e fisica di assoluta fedeltà al futuro sposo.

Ma questi pensieri sicuramente non l’hanno attraversato nel momento della brutale aggressione di Alessandro Serenelli, a sfondo sessuale, in quanto il primo pensiero che ha espresso al suo aggressore fu: ‘è peccato’ e ‘tu vai all’inferno’. La consapevolezza di un gravissimo peccato mortale era chiara in Maria Goretti. Per cui il suo no deciso è solo grazia di Dio e illuminazione dello Spirito Santo.

Perciò la sua testimonianza è stata ritenuta credibile fino al punto da essere dichiarata santa non solo per questo deciso no a male, ma perché per tutta la sua breve vita aveva vissuto nel santo timore di Dio che non significava terrore e paura per le sorti future, ma semplicemente perché sapeva il fatto suo ed era stata ben formata sui principi comportamentali di ogni battezzato”.

Maria Goretti può essere un modello per i giovani?

“Santa Maria Goretti è modello per i giovani, non solo per le donne, ma anche per gli uomini. I giovani ben formati non hanno assolutamente paura o vergogna di dire come la pensano su alcuni fondamentali valori quali sono la castità e la verginità, che non sono un fatto meramente biologico, ma investe tutta la vita”.

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