“Linee guida per il ministero dell’esorcismo”, un vademecum di dottrina e prassi alla luce del nuovo Rituale

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Curato dall’Associazione Internazionale Esorcisti un testo fondamentale per far luce sull’azione del maligno: “Linee guida per il ministero dell’esorcismo. Alla luce del rituale vigente” (Prima edizione 2020, pagine 306, edito dalle Edizioni Messaggero Padova [QUI]). Con Prefazione del Cardinale Angelo De Donatis, Vicario generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano e Gran Cancelliere della Pontificia Università Lateranense.

Contenuto
Un vademecum, con una panoramica generale sul tema dell’esorcismo e dell’azione diabolica nella storia, per poter svolgere un servizio efficace e corretto nella Chiesa, per la Chiesa e per i molti fratelli e sorelle che vivono grandi sofferenze. Nasce dall’ascolto, dall’esperienza e dal lavoro di molti membri dell’Associazione Internazionale Esorcisti. Queste linee guida sono rese autorevoli dall’apporto decisivo della Congregazione per il Clero che le ha esaminate e corrette, avvalendosi del contributo della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e della Congregazione per la Dottrina della Fede. Non sostituisce nessuno strumento ufficiale approvato dalla Chiesa, ma si pone accanto a quanto la Tradizione ha insegnato per migliorare il «servizio alla realtà malata e disturbata dal maligno» che gli esorcisti incontrano quotidianamente.

Destinatari
Il testo è destinato a tutti coloro che esercitano il ministero dell’esorcistato e a quanti si stanno preparando a viverlo.

Autore
L’Associazione Internazionale Esorcisti (AIE) è riconosciuta giuridicamente dal 13 giugno 2014 con decreto della Congregazione per il Clero. La sua storia inizia però quasi 30 anni fa, grazie alla volontà di un piccolo gruppo di esorcisti italiani e stranieri che ha dato il via a una collaborazione attraverso l’organizzazione di convegni e il collegamento con una lettera circolare. Oggi i soci, in continuo aumento, sono più di 800 sparsi in tutto il mondo.

Sub tuum praesidium confugimus, Sancta Dei Genetrix. Nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus, sed a periculis cunctis libera nos semper, Virgo gloriosa et benedicta.

Negli ultimi anni, l’azione diabolica è oggetto di notevole interesse nel mondo occidentale, in particolare riguardo al fenomeno della possessione e al ruolo che svolgono gli esorcisti nel ministero di liberazione. Come ha rilevato il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, «esistono nel mondo delle periferie esistenziali dove è sempre inverno, dove l’aria è impregnata di paura. Il boss di queste periferie è il maligno che, come ricorda papa Francesco, non è “un mito, una rappresentazione, ma un essere personale che ci tormenta” e riguardo al quale Gesù ci ha insegnato a chiedere ogni giorno di essere liberati “perché il suo potere non ci domini”». Tuttavia, molto spesso la percezione dell’azione del maligno è distorta e l’esorcismo cattolico è visto come «una realtà scabrosa, violenta, oscura quasi quanto la pratica della magia, […] sullo stesso piano delle pratiche occulte».

Il libro “Linee guida per il ministero dell’esorcismo. Alla luce del rituale vigente”, pubblicato inizialmente in forma riservata per i membri dell’Associazione Internazionale Esorcisti, è ora disponibile in un volume pubblicato dalle Edizioni Messaggero Padova (EMP). Il testo fornisce anzitutto ai sacerdoti esorcisti gli elementi fondamentali per esercitare il loro servizio. Si tratta di uno strumento prezioso, frutto dello studio e dell’esperienza di molti esorcisti, il quale, pur non essendo un documento magisteriale, è stato esaminato e corretto dai Dicasteri competenti della Santa Sede. La decisione di rendere il testo fruibile a tutti offre l’occasione di mettere ordine sulla questione dell’azione diabolica e della liberazione da essa, per evitare di cadere in pericolosi inganni e illusioni; questa trattazione è di particolare interesse e andrebbe raccomandata a tutti i sacerdoti che esercitano il servizio pastorale nelle comunità.

Il punto fondamentale dal quale parte l’attività esorcistica è la Divina Provvidenza: Dio si prende cura in modo concreto e immediato di tutte le sue creature. Tuttavia, il male è presente nel mondo, favorito e stimolato dall’azione diabolica che avviene in modo ordinario (attraverso la tentazione) e in modo straordinario (attraverso fenomeni come la possessione, l’ossessione, la vessazione e l’infestazione, di cui viene fatta un’adeguata trattazione). Questo non deve spaventare, perché Dio è il più forte; anche le azioni straordinarie del maligno sono da Dio permesse per manifestare la Sua misericordia, la quale, come ricorda San Giovanni Paolo II, «non consiste soltanto nello sguardo, fosse pure il più penetrante e compassionevole, rivolto verso il male morale, fisico o materiale: la misericordia si manifesta nel suo aspetto vero e proprio quando rivaluta, promuove e trae il bene da tutte le forme di male esistenti nel mondo e nell’uomo» (cfr. Dives in misericordia, n. 6).

Il testo si sofferma, con spiegazioni ed esempi, su alcuni comportamenti che possono diventare causa occasionale per l’azione straordinaria del maligno, in particolare la superstizione e i malefìci. Non sempre tale azione si verifica: spesso, però, di fronte ai guai della vita, alcuni concludono che “tutto va storto” perché “qualcuno ci sta facendo qualcosa”… ma questo può essere un alibi che distoglie dall’insegnamento più importante. Infatti, come sosteneva il famoso esorcista Padre Gabriele Amorth, «il primo e autentico male per l’uomo è il peccato; salvaguardare e accrescere la propria comunione con Dio, per mezzo di una vita di fede, di preghiera, di sacramenti e di carità operosa, è la vittoria contro l’azione ordinaria del demonio ed è insieme la migliore prevenzione contro la sua azione straordinaria».

La parte centrale è dedicata al discernimento dei segni dell’azione straordinaria del maligno; questo richiede una formazione specifica, in particolare per l’accertamento della presenza del maligno (azione preternaturale) e l’accompagnamento del paziente, soprattutto nel coltivare un’autentica vita spirituale. Infatti, come ha affermato Papa Francesco, il pericolo maggiore per il cristiano è la corruzione spirituale: «Coloro che non si accorgono di commettere gravi mancanze contro la Legge di Dio possono lasciarsi andare ad una specie di stordimento o torpore. Dato che non trovano niente di grave da rimproverarsi, non avvertono quella tiepidezza che a poco a poco si va impossessando della loro vita spirituale e finiscono per logorarsi e corrompersi. La corruzione spirituale è peggiore della caduta di un peccatore, perché si tratta di una cecità comoda e autosufficiente dove alla fine tutto sembra lecito: l’inganno, la calunnia, l’egoismo e tante sottili forme di autoreferenzialità, poiché “anche Satana si maschera da angelo della luce” (2 Cor 11,14)» (cfr. Gaudete et exultate, nn. 164-165).

Infine, nel libro viene anche spiegato il rito dell’esorcismo, di esclusiva competenza del sacerdote esorcista: evitando ogni genere di sensazionalismi, si mette in luce il fatto che l’agente principale è Cristo Dio, mentre l’esorcista è uno strumento che agisce secondo il rito stabilito dalla Chiesa. Non è la ricerca della formula esorcistica più potente, né particolari “poteri” del sacerdote che ne determinano l’efficacia, sulla quale vengono fornite rilevanti argomentazioni teologiche.

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