Mons. Tasca invita Genova ad essere testimone

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Sabato 11 luglio, il card. Angelo Bagnasco ha conferito l’ordinazione episcopale a mons. Marco Tasca, come nuovo arcivescovo di Genova, ricevendo dal suo predecessore anche il pallio benedetto da papa Francesco nel giorno della solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Prima di entrare nella cattedrale genovese il neo arcivescovo ha salutato il popolo di Dio:

“Il ministero episcopale che mi è stato affidato e che mi accingo a compiere con voi e per voi si può riassumere in un concetto fondamentale: la testimonianza… Il compito precipuo del vescovo in quanto successore degli apostoli è, dunque, quello di essere testimone del Risorto per e nella comunità a lui affidata. Questo, carissimi fratelli e sorelle, è il mio unico programma e piano pastorale: condurvi a Gesù risorto, cercando di fare della nostra chiesa di Genova un’epifania del volto del Padre misericordioso per gli uomini del nostro tempo”.

La testimonianza è particolarmente legata alla città grazie al martirio di due santi: “Trovo provvidenziale che il tema della testimonianza riecheggi nella vita e nell’esperienza dei due Santi cui questa chiesa cattedrale è profondamente legata, entrambi testimoni, martyres: san Giovanni Battista e san Lorenzo.

Del Battista, che fu il primo testimone e precursore di Gesù fin dal ventre di sua madre, proprio qui conserviamo l’insigne reliquia delle ceneri, che ho poc’anzi venerato. Lorenzo, che rese testimonianza al Signore mediante la diaconia della carità al servizio dei fratelli, giungendo fino al dono supremo della propria vita a motivo del nome cristiano, è il titolare della nostra chiesa cattedrale”.

Ed al termine dell’ordinazione episcopale mons. Tasca ha ringraziato la città: “L’Eucaristia che stiamo celebrando è il rendimento di grazie più bello e perfetto che possiamo offrire al Padre. Permettetemi di aggiungere solo qualche breve parola, per dar voce ai molti sentimenti che mi accompagnano in questo momento così importante della mia vita”.

Innanzitutto ha ringraziato Dio per il dono sacerdotale: “Il mio grazie commosso e sentito va anzitutto a Dio, per il dono della vita e della vocazione alla vita religiosa e sacerdotale che per mezzo dell’effusione di grazia appena ricevuta giunge oggi alla sua pienezza.

Sento chiaramente che, nella mia vita, il Fedele è stato e rimane Lui: mi ha accompagnato e sostenuto con la forza dello Spirito nei momenti di gioia e in quelli di prova. Al Padre di ogni misericordia affido il mio ministero episcopale, rinnovando il mio sì con trepidazione, ma anche con la serena certezza che mi deriva dal fatto di sapere in chi ho posto la mia fede”.

Ed al termine anche la famiglia: “Ringrazio commosso la mia famiglia di origine: mio padre Antonio e mia madre Santa, che già godono della luce della presenza del Signore; i miei 8 fratelli: quelli che già sono in Cielo, quelli qui presenti e quelli che, non potendo accompagnarci fisicamente a motivo della malattia, sono con noi attraverso la preghiera.

In questa famiglia il buon Dio mi ha fatto nascere non solo alla vita della carne, ma a quella dello Spirito, nella comunità cristiana di Sant’Angelo, che ho sempre portato nel cuore. L’educazione cristiana ricevuta in famiglia e in parrocchia, semplice ma solida nella sua essenzialità, è stata e resta per me un punto di riferimento costante.

Al grazie alla famiglia naturale desidero unire il grazie alla mia famiglia di elezione: l’Ordine dei Frati Minori Conventuali, qui rappresentato dal Ministro Generale e da tanti confratelli giunti da diverse parti del mondo. Dei miei 63 anni, ben 53 sono trascorsi in fraternità: capite che devo tutto a questa famiglia! Prego Dio che si realizzi l’augurio che ho ricevuto in questi giorni, di non essere semplicemente un francescano vescovo ma un vescovo francescano!”

Il card. Bagnasco, nell’omelia pronunciata prima dell’ordinazione di mons. Tasca, ha espresso sentimenti di gioia per la nomina del nuovo arcivescovo: “Giorno di grande gioia è questo: Genova accoglie il suo nuovo Pastore nella persona di padre Marco Tasca, che viene consacrato Vescovo in questa piazza tanto significativa per la Città.

Il pensiero grato va al Santo Padre Francesco che, pensando a noi, ha scelto lui. In punta di piedi osiamo entrare nella sua anima, e tentiamo di immaginare i sentimenti del suo cuore: ci sembra di percepire la trepidazione umana ma anche la speranza in Dio, l’affetto che già palpita per la comunità che egli riceve dalla Provvidenza”.

(Foto: Diocesi di Genova)

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