Oggi ricordiamo la prima delle Apparizioni di Nostra Signora di Akita, che avvenne il 6 luglio 1973 a Suor Agnese Katsuko Sasagawa

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Le Apparizioni di Akita, in Giappone, hanno per protagonista Suor Agnese Katsuko Sasagawa, una religiosa dell’Ordine delle Serve dell’Eucaristia. Gli avvenimenti straordinari accaduti a Juzawadai, nome della frazione di Akita, cominciarono nel giugno del 1973. Segue il racconto di La presentazione di Roberto Ciccolella, da Santiebeati.it.

Per tre giorni, 12-13-14 giugno 1973, suor Agnese vide dei raggi luminosi che provenivano dal Tabernacolo.

Domenica 24 giugno 1973, giorno del Corpus Domini, i raggi luminosi erano ancora più splendenti di luce.

Il 28 giugno 1973, vigilia della festa del Sacro Cuore, una ferita a forma di croce si produce nel palmo della mano sinistra di Suor Agnese, causandole un dolore fortissimo e una copiosa perdita di sangue.

Il 29 giugno 1973, durante la festa del Sacro Cuore, degli Angeli apparvero intorno all’altare cantando il “Sanctus”.

Il 6 luglio 1973, verso le tre del mattino, una donna le apparve e le disse: «Non temere, sono colei che sta presso di te e ti custodisce. Seguimi».

Suor Agnese credette di avere a che fare con la sua sorella maggiore, morta qualche tempo prima, dopo aver ricevuto la grazia del Battesimo. Comprenderà più tardi che il suo Angelo Custode aveva semplicemente preso la forma di sua sorella. La donna, cioè l’Angelo, continuò a parlare: «Non avere paura, ma prega per i tuoi peccati ma non solo, anche in riparazione per tutti gli uomini. Il mondo attuale ferisce il Santissimo Cuore di Gesù con la sua ingratitudine ed i suoi oltraggi. La ferita della mano della Santissima Vergine Maria è molto più profonda della tua. Ora andiamo insieme in cappella…».

Tutta timorosa, seguì l’Angelo lungo lo stretto corridoio che conduce alla cappella. Arrivata alla cappella, l’Angelo scomparve. Suor Agnese si raccolse dapprima davanti all’altare, di fronte al Tabernacolo, in una profonda adorazione. Poi si diresse verso la statua della Vergine Maria all’angolo dell’altare, sulla destra, per verificare lo stato della ferita alla mano. Appena si avvicinò ad essa una voce dolce e misteriosa provenne dalla statua di legno. Stupefatta, Suor Agnese cadde in ginocchio. Poi si prostrò a terra non potendo più sollevare la testa.

Una voce meravigliosa, celeste, risuonava melodiosamente nelle sue orecchie sorde. Fu allora che Suor Agnese ricevette dalla Madonna il primo messaggio nel quale diceva tra l’altro: «Figlia mia, novizia mia, tu sei stata molto coerente nella fede che hai mostrato. L’orecchio malato è per te qualcosa di molto doloroso, ma ti verrà guarito. Sii paziente. Sacrificati ed espia per i peccati del mondo. Tu sei per me una figlia indispensabile. Fai tuoi i propositi delle Serve del Santissimo Sacramento, prega per il Papa, i vescovi e i preti».

Lo stesso giorno alcune delle sue consorelle notano del sangue uscire dalla mano destra della statua. Il sangue fuoriesce da una ferita a forma di croce identica a quella di Suor Agnese.

Nella seconda Apparizione, il 3 agosto 1973, la Vergine dice tra l’altro a Suor Agnese: «Affinché il mondo possa conoscere la Sua ira, il Padre Celeste si sta preparando a infliggere un grande castigo su tutta l’umanità. Con mio Figlio sono intervenuta tante volte per placare l’ira del Padre. Ho impedito l’arrivo di calamità offrendogli le sofferenze del Figlio sulla Croce, il Suo prezioso sangue e le anime dilette che Lo consolano formando una schiera di anime vittime».

Il 13 ottobre 1973, Suor Agnese riceve l’ultimo e più importante messaggio nel quale la Madonna dice tra altro: «Come ti ho detto, se gli uomini non si pentiranno e non miglioreranno sé stessi, il Padre infliggerà un terribile castigo su tutta l’umanità. Sarà un castigo più grande del Diluvio, tale come non se ne è mai visto prima. Il fuoco cadrà dal cielo e spazzerà via una gran parte dell’umanità, i buoni come i cattivi, senza risparmiare né preti né fedeli. I sopravvissuti si troveranno così afflitti che invidieranno i morti. Le sole armi che vi restano sono il Rosario e il Segno lasciato da Mio Figlio. Recitate ogni giorno la preghiera del Rosario. Con il Rosario pregate per il Papa, i vescovi e i preti. L’opera del diavolo s’insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, e vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli, chiese e altari saccheggiati; la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi e il demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile specialmente contro le anime consacrate a Dio. Il pensiero della perdita di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà perdono per loro. Prega molto la preghiera del Rosario. Solo io posso ancora salvarvi dalle calamità che si approssimano. Coloro che avranno fiducia in me saranno salvati».

L’Angelo che visitò la prima volta Suor Agnese ha continuato a parlarle per i 6 anni seguenti.

Il 4 gennaio 1975 la statua di legno dalla quale Suor Agnese aveva udito provenire la voce della Vergine inizia a lacrimare. La statuetta ha pianto per 101 volte nel corso dei 6 anni e 8 mesi successivi.

In diverse occasioni, la statua della Madonna ha anche sudato profusamente e, secondo vari testimoni, il sudore emanava un dolce profumo. Sul palmo della mano destra è apparsa una ferita a forma di croce dalla quale stillava del sangue. Centinaia di persone sono state testimoni dirette di questi eventi prodigiosi. Diverse indagini scientifiche sono state eseguite sul sangue e sulle lacrime prodotte dalla statua. Le analisi condotte dal Professor Sagisaka della Facoltà di Medicina Legale dell’Università di Akita hanno confermato che il sangue, le lacrime e il sudore erano veri e di origine umana. Erano di tre gruppi sanguigni: 0, B e AB.

Nell’aprile del 1984 Monsignor John Shojiro Ito, Vescovo di Niigata in Giappone, dopo un’ampia e approfondita investigazione durata diversi anni, dichiarò che gli avvenimenti di Akita sono da considerarsi di origine soprannaturale e autorizzò nell’intera diocesi la venerazione della Santa Madre di Akita. Nella sua lettera pastorale che approva gli eventi di Akita come soprannaturali, il Vescovo di Niigata disse: «Dopo le indagini condotte fino al giorno presente, non si può negare il carattere soprannaturale di una serie di eventi inspiegabili della statua della Vergine onorata ad Akita [Diocesi di Niigata]. Di conseguenza autorizzo che in tutta la diocesi affidata a me si veneri la Santa Madre di Akita».

Il Cardinale Joseph Ratzinger, allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, nel giugno del 1988, definì come attendibili gli eventi di Akita pur senza alcun decreto ecclesiastico. Howard Dee, ex-ambasciatore delle Filippine presso la Santa Sede, ha pubblicamente affermato nel 1998 che il Cardinale Ratzinger durante un colloquio gli aveva indicato che il messaggio di Fatima e quello di Akita “sono essenzialmente lo stesso”.

Foto di copertina: La statua della Santa Madre di Dio di Akita, realizzata in legno da uno scultore locale, riproduce l’immagine della Signora di tutti i popoli di Amsterdam.

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