Dem, Antifa e BLM. L’ignoranza sta facendo più guai delle guerre e questo grazie alle menzogne ufficiali considerate verità

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Tra ieri e oggi, l’amico e collega Marco Tosatti ha pubblicato sul suo blog Stilum Curiae due contributi di Agostino Nobile, in riferimento alla più stretta attualità, “in particolare di quel fenomeno così pompato mediaticamente dei Black Lives Matter, che porta a comportamenti che sarebbero ridicoli se non fossero tragici anche da noi”.
A titolo di esempio, faccio seguire due video di neri contro Black Lives Matter.

Ma i Black Lives Matter, ignorano che in Africa i neri schiavizzano i neri?
di Agostino Nobile
Stilum Curiae, 25 giugno 2020

Siamo sempre lì: l’ignoranza sta facendo più guai delle guerre, e questo grazie alle menzogne ufficiali considerate verità.
Nel mio articolo pubblicato da Stilum Curiae nell’agosto 2019 descrivo molto sinteticamente la tratta degli schiavi operata nei secoli dai musulmani, oscurata dall’informazione e dalle scuole. In queste settimane, vedendo le manifestazioni anti razziste negli USA e nel resto del mondo (promosse e sostenute dai partiti progressisti), mi sono ricordato dei negrieri africani. Veri e propri aguzzini che non rispettano nemmeno i fratelli e le sorelle della propria razza. La colpa della vittima, in questo caso, è l’appartenenza tribale.
Gli atei e i massoni occidentali che hanno portato milioni di schiavi nel Nuovo Mondo, compravano gli schiavi dagli arabi e dai negrieri neri. Agli occidentali che attraccavano le loro navi nelle coste occidentali dell’Africa, era permesso di scendere a terra solo per controllare la “merce” catturata.
Ancora oggi, secondo l’Unicef, il traffico di esseri umani rimane un problema di ogni paese africano. Un rapporto del 2004, che copre 53 nazioni africane, rileva che i bambini sono le vittime principali, ridotti in schiavitù, reclutati come bambini soldato o venduti ai clan della prostituzione. In Africa, i bambini hanno il doppio delle probabilità di essere vittime della tratta rispetto alle donne.
Imogen Foulkes, dal 2004 corrispondente della BBC a Ginevra, afferma che l’89% dei paesi africani ha un traffico da e verso i paesi vicini, ma il 34% ha anche un commercio di esseri umani verso l’Europa (grazie a Bergy e ai progressisti).
La Nigeria, per esempio, ha ricevuto persone trafficate da 12 paesi africani, ma sono stati trovati trafficanti nigeriani anche in una dozzina di paesi. Per l’Unicef è impossibile conoscere il numero delle vittime, ma è probabile, dicono, che si tratti di milioni di persone.
Ma vediamo cosa accade nei paesi dove le autorità locali e europee hanno avuto la possibilità di fare alcune valutazioni.
Nel Ciad membri dei clan arabizzati acquistano bambini alle famiglie povere. Costretti a convertirsi all’islam e a cambiare nome, vengono tenuti in stato di schiavitù o venduti ad altri clan africani arabizzati.
In Mauritania abbiamo i ricchi bidanes (i bianchi, non europei ma arabi) e gli harratin i poveri in canna. Attualmente circa 90mila harratin sono totalmente asserviti mentre tutti gli altri harratin, 600mila circa, sono parzialmente assoggettati. In Niger, nonostante lo schiavismo sia stato dichiarato illegale nel 2003, su una popolazione di oltre 24milioni circa l’8% sono schiavi.
In Sudan, dove è imposta la sharia, il numero degli schiavi è in continuo aumento.
Secondo le organizzazioni umanitarie i bambini rapiti o acquistati possono costare da 20 a 70 USD. I più fortunati vengono utilizzati come domestici, anche se spesso i proprietari non mancano di abusarli sessualmente. I meno fortunati finiscono nelle miniere, dove possono morire di stenti, e nei mercati dello sfruttamento sessuale. In questi due casi il prezzo può salire fino a 3.500 USD.
Storicamente parlando, negli States non sono i fascisti o la destra che hanno supportano lo schiavismo, ma i progressisti Dem. Lo stesso colore politico che tra il 12 aprile del 1861 e il 23 giugno 1885 combatterono contro i Repubblicani del nord guidati da Abraham Lincoln, colui che abolì la schiavitù in tutti i territori degli USA. Cosa che gli Stati del sud, democratici, considerarono una violazione dei loro diritti costituzionali.
Sui social decine di neri americani (gente particolarmente sveglia e informata) e poche reti TV non asservite ai Dem hanno ripetutamente rilevato la realtà storica, ma i Black Lives Matter continuano a condannare il fascismo e la destra.
I progressisti, che promuovono le aberrazioni etico-sociali che stanno letteralmente devastando l’occidente, hanno un chiodo fisso: cancellare il cristianesimo. Abbiamo centinaia di esempi che lo confermano, l’ultimo a San Francisco, la città più gay-friendly del pianeta, dove hanno abbattuto la statua di San Junipero Serra, il francescano evangelizzatore della California.
Dato che l’immigrazionismo, la bufala sul suprematismo bianco e le manifestazioni antioccidentali stanno portando al suicidio culturale più imbecille della storia, i magistrati che hanno rispetto per il proprio paese dovrebbero processare e punire coloro che hanno diffuso e continuano a diffondere le menzogne storiche che creano sensi di colpa agli occidentali. Se non lo fanno, a meno di una guerra civile, i loro figli come il resto della popolazione probabilmente tra pochi anni subiranno la stessa “libertà” imposta ai cristiani in Africa, Medio Oriente e Asia.

I principali nemici dei neri americani? Dem e Black Lives Matter
di Agostino Nobile
Stilum Curiae, 26 giugno 2020

L’associazione Protecting Black Life ha rilevato che il 79 per cento delle strutture per l’aborto chirurgico della Planned Parenthood si trovano a pochi passi dai quartieri delle minoranze, neri e ispanici. Come sappiamo il presidente Trump ha tagliato i fondi che i suoi predecessori Dem, – Obama li aveva addirittura aumentati – hanno sempre e pervicacemente sostenuto.
Gli aborti hanno danneggiato le famiglie di ogni razza e cultura, ma le maggiori vittime appartengono alla comunità nera americana. Pur costituendo circa il 13 per cento della popolazione statunitense, i bambini neri rappresentano oltre il 30 per cento di tutti gli aborti. Solo a New York City vengono abortiti più bambini neri di quanti ne nascono ogni anno.
Il movimento Black Lives Matter, estensione dei Dem, sostiene da sempre l’aborto che dal 1973 ha massacrato circa 20 milioni di bambini neri. Nel suo manifesto online intitolato “What We Believe”, gli organizzatori di Black Lives Matter Patrisse Khan-Cullors, Alicia Garza e Opal Tometi, tutt’e tre attiviste LGBT, affermano che loro e i loro seguaci “disturbano la famiglia “occidentale”. Dicono anche di essersi liberati dal “pensiero eteronormativo” e chiedono “giustizia riproduttiva”. Infatti la loro agenda pro-aborto, pro-omosessualità e anti-famiglia è considerata una missione per ricostruire l’America.
In un articolo di Walter Williams, afro-americano, pubblicato nel settembre 2017, scrive: “Il problema numero uno tra i neri è costituito dagli effetti derivanti da una struttura familiare molto debole. [… ] I bambini che provengono da case senza padre sono più propensi a lasciare la scuola superiore, a morire per suicidio, ad avere disturbi comportamentali, a unirsi a bande, a commettere crimini e a finire in prigione. [… ] più del 70 per cento dei bambini neri sono stati cresciuti in famiglie monoparentali”.
Dunque la missione del BLM e dei Dem è chiara: azzerare la famiglia naturale per distruggere la società, in primis i poveri, i neri e il cristianesimo, l’unica religione che rispetta gli ultimi. L’anticristianesimo viscerale è confermato dall’attivista Blm Shaun King, il quale lunedì scorso ha twittato: “Yes, I think the statues of the white European they claim is Jesus should also come down” [Sì, credo che anche le statue dell’europeo (europeo?) bianco che sostengono sia Gesù dovrebbero essere abbattute].
Tra i commenti seguiti al mio ultimo articolo pubblicato da Stilium Curiae, un lettore ricorda che durante la guerra di Secessione americana i Dem rappresentavano la destra e i Repubblicani del nord la sinistra. Ma, come abbiamo descritto scritto sopra, sembra proprio che la sinistra, anche se oggi a parole si presenta come partito del popolo e dei poveri, non abbia affatto cambiato la forma mentis razzista e anti sociale.
Il KKK, per esempio, è stato fondato nella seconda metà dell’800 da Albert Pike, capo della Magistratura e Grande Dragone del KKK dell’Arkansas, uno Stato che lottò contro i Repubblicani del nord. La setta era costituita unicamente da protestanti, ed oltre ai neri hanno perseguitato in maniera feroce anche i cattolici bianchi, non solo nel sud ma in tutti gli Stati d’America.
Oggi gli affiliati alle varie lobbies massoniche si trovano sia a destra che a sinistra, ma chi esegue alla lettera la dottrina massonica, anticristiana e antifamiglia, sono i partiti di sinistra e i movimenti da loro sovvenzionati, come Antifa e Blm.
Un ultimo appunto. Il fatto che la stragrande maggioranza dei neri americani vota Trump dimostra che l’attuale presidente USA non è razzista come vogliono farci intendere i media assoldati dai Dem. Prima della sua elezione negli States, grazie al partito di sinistra la disoccupazione era salita al 30%, mentre con Trump milioni di americani di tutte le razze hanno potuto trovare lavoro, e la Borsa ha ripreso quote mai viste da decenni. Non perché The Donald fa una politica razzista, ma perché difende gli interessi del popolo americano. Alla sinistra non va giù, e i neri l’hanno capito.

Voci neri di verità, l’opposto dei Black Lives Matter (1)

Un predicatore nero: “Noi non veniamo uccisi nelle nostre comunità da bianchi, ma da neri. Noi non abbiamo paura dei bianchi, ma dei ragazzi neri che camminano per le strade… Devono amarsi di più e smettere di odiare”.

Voci neri di verità, l’opposto dei Black Lives Matter (2)
“I veri neri americani sono stufi del falso movimento antirazzista Black Lives Matter, ma noi patrioti neri dobbiamo unirci. Non ha niente a che fare con la lotta al razzismo. Volete la guerra civile, ditelo. Io non ci sto”.

Articoli precedenti

– Cosa insegna il vandalismo delle statue di San Junípero Serra – Prima parte – 25 giugno 2020
– Cosa insegna il vandalismo delle statue di San Junípero Serra – Seconda parte – 25 giugno 2020
Il Capo della Comunione anglicana Rev Justin Welby: “Gesù non era bianco”. E le statue da rimuovere – 26 giugno 2020

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