Concluso – dopo “il tempo necessario” con suo fratello Georg – il breve viaggio di Benedetto XVI a Regensburg

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Come fu annunciato ieri da fonti della Diocesi di Regensburg, il Papa emerito Benedetto XVI è tornato di oggi in Vaticano, dopo suo breve soggiorno a Regensburg, per salutare il fratello gravemente malato.
Benedetto XVI ha lasciato dopo le 10.00 di questa mattina il Seminario di Regensburg, dov’è stato accolto in questi giorni e si è recato all’aeroporto di München da dove è decollato con un’aereo di stato della Repubblica italiana pochi minuti prima di mezzogiorno. Alle ore 13.00 è atterrato all’aeroporto di Roma-Ciampino e alle ore 13.45 ha fatto rientro in auto nel Monastero Mater Ecclesiae nella Città del Vaticano.

La partenza di Papa emerito Benedetto XVI dall’aeroporto di München, dove è stato salutato dal Primo ministro del Freistaat Bayern, Markus Söder e il Ministro di Stato Florian Hermann, accompagnato dal Vescovo di Regensburg, Mons. Rudolf Voderholzer (Foto di Sven Hoppe/POOL/AFP).

Questa mattina intorno alle ore 09.00, il Papa emerito Benedetto XVI ha fatto l’ultima visita al suo fratello Georg, che sembra in condizioni stabili, nonostante la situazione della sua salute sia grave. In molti dicono che lo stare insieme per i due fratelli è stato come essere medicina l’uno per l’altro. “Kraftquelle” (qualcosa che dà impulso, nuova vitalità, incoraggiamento) ha definito la Diocesi di Regensburg il viaggio a sorpresa di cinque giorni di Papa emerito Benedetto XVI, per stare vicino al suo fratello maggiore 96enne Mons. Georg Ratzinger, quasi completamente cieco, gravemente malato.

La partenza di Papa emerito Benedetto XVI dall’aeroporto di München (Foto di Sven Hoppe/POOL/AFP).

Durante i quattro giorni a Regensburg il Papa emerito ha incontrato anche dei vecchi amici, che hanno riferito che l’hanno trovato in forma. Durante la visita a sorprese alla sua ex casa a Pentling, oggi museo, Benedetto XVI ha incontrato Teresa e Rupert Hofbauer, che lo conoscono da 47 anni e oggi curano il giardino a Pentling. Il “Santo Padre”, come lo chiamano ancora, chiese dei loro tre figli, del cane e del gatto. “Ci siamo scambiati notizie”, ha detto Therese Hofbauer e che il Papa emerito era “mentalmente in forma”, interessato a tutto. “Era felice”, ha aggiunto Rupert Hofbauer.

Lo studio del Professore Joseph Ratzinger nella casa di Pentling.

Quindi, sembra che Benedetto XVI stia bene, anche se in passato è stato spesso ipotizzato che Benedetto XVI non fosse più in forma. Intanto, ha voluto fare questo viaggio fortemente – con un significato molto bello, che è stato spiegato ieri in modo magistrale da Andrea Gagliarducci [Il viaggio a Regensburg mostra chi è realmente Benedetto XVI. Il significato profondo che ha per lui il senso della famiglia – 21 giugno 2020], sulla scia di diversi suoi scritti molto belli su Korazym.org, che ha anche raccolto in un libricino che ha dato in dono a Benedetto XVI nel 2014.

Ciarlatani e aruspici sbugiardati

Al suo arrivo a Regensburg, in Germania si era diffusa la voce – rafforzata fuori controllo in Italia – che Benedetto XVI volesse rimanere in patria e non tornare più a Roma. L’ipotesi fu subito smentita sia dalla Santa Sede, sia dalla Diocesi di Regensburg: il Papa emerito resterà a Regensburg solo per “il tempo necessario” ed “è previsto il rientro” in Vaticano.

Con il ritorno di Benedetto XVI a Roma – dopo “il tempo necessario” trascorso a Regensburg – vengono anche a cadere diversi “timori”, “previsioni” e “oracoli”, di un tenore tra consultazione della sfera di cristallo e l’aruspicina (l’arte divinatoria che consisteva nell’esame delle viscere di animali sacrificati per trarne segni divini e norme di condotta).

Tra ciarlatani e aruspici – come di consueto – c’è solo l’imbarazzo della scelta. Per farci una risata, ne citiamo solo due.

La prima è firmata dal “prete scrittore” Mauro Leonardi, nato a Como nel 1959, sacerdote dal 1988, che “da allora abita a Roma”. Dalla sua presentazione sul sito dell’agenzia AGI apprendiamo che “passa molte ore della sua giornata a fare il prete a Casalbruciato” e che “predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e romanzi. Il suo blog è Come Gesù”: E se il Papa “emerito”, Joseph Ratzinger, non tornasse più a Roma? Il 93enne Benedetto XVI è volato in Germania per recarsi al capezzale del fratello maggiore 96enne gravemente malato. Farà ritorno nel nostro Paese o rimarrà in terra tedesca? (…) La visita di Joseph Ratzinger in Germania al fratello malato Georg è un gesto semplice, doveroso, ma nel suo piccolo potenzialmente esplosivo e clamoroso. (…) Il viaggio, di per sé assolutamente ragionevole e normale, riguardando il Papa emerito acquista una dimensione di eccezionalità. Con questo gesto infatti si interrompe quella coabitazione tra Bergoglio e Ratzinger che era iniziata a partire dal 2013. La decisione di questa “trasferta” mette centinaia di chilometri di distanza tra il luogo in cui vive Papa Francesco e quello in qui vivrà, non si sa fino a quando, Papa Benedetto. Questo fatto assolutamente inedito è potenzialmente esplosivo” (Mauro Leonardi – AGI, 19 giugno 2020).

La seconda – a cui spetta il premio come cretinata megalitica, anche se c’è imbarazzo della scelta sui social – è il commento di un certo Sigmund Straach sul canale YouTube di Bild del 21 giugno 2020 (riportiamo l’originale in tedesco, seguito da una nostra traduzione italiana): “Der Papst Benedikt soll wegen der massiven Unruhen im Vatikan nach Deutschland geflüchtet sein – daher auch das viele Polizeiaufgebot mit SEK [*]!!! Er wird sich länger in Regensburg aufhalten weil er seinem Konzil in Rom nicht mehr vertrauen kann! Im Vatikan werden einige Morde geschehen, weshalb auch der amtierende Papst vorübergehend flüchten wird!!!” [Si dice che Papa Benedetto sia fuggito in Germania a causa dei disordini massicci in Vaticano – da qui il gran numero di agenti di polizia con SEK [*]!!! Rimarrà a Regensburg più a lungo perché non può più fidarsi del suo Concilio a Roma! In Vaticano accadranno alcuni omicidi, motivo per cui anche il Papa in carica fuggirà temporaneamente!!!].

In diversi commenti – a ripetizione – si nega l’intervento del SEK (assolutamente regolare, visto che la visita di Benedetto XVI è stato trattato come una visita di stato e ovviamente, gli agenti del SEK nel caso di operazioni a scopo preventivo non si fanno vedere).

[*] SEK-Spezialeinsatzkommando (Comando per operazioni speciali). Gli ufficiali del SEK sono addestrati nella lotta contro il terrorismo, la liberazione di ostaggi e azioni. Sono utilizzati anche a scopo preventivo in situazioni di particolare pericolo (ad esempio, per la protezione durante le visite di stato), nonché operativo (su richiesta della polizia regolare) in caso di situazioni di rischio speciali e sono approssimativamente paragonabili alle squadre SWAT della polizia statunitense.

In occasione dell’arrivo a Regensburg di Benedetto XVI, il Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, Vescovo di Limburg Mons. Georg Bätzing, aveva dichiarato di volere accompagnare con le sue preghiere il soggiorno del Papa emerito e suo fratello Georg. “Siamo felici – ha detto – che egli, che è stato membro della nostra Conferenza Episcopale per diversi anni, sia tornato a casa, anche se l’occasione è triste”. Prima di partire, Benedetto XVI si era consultato con Papa Francesco. La sua decisione di recarsi in Baviera nel giorno della Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, era stata presa in fretta dopo che nei giorni scorsi le condizioni di salute del fratello si era improvvisamente aggravata. “Potrebbe essere l’ultima volta che i due fratelli si vedono in questo mondo”, aveva detto la Diocesi di Regensburg.

Chico il gatto del Papa, il sole di Roma e un orgoglioso Arcivescovo Gänswein

“Abbiamo portato il sole di Roma”, ha detto il Cardinale Gerhard Ludwig Müller sabato 22 settembre 2012 all’inaugurazione come museo della casa dal 1970 al 1977 del Prof. Joseph Ratzinger a Pentling nei pressi di Regensburg, dove il futuro Papa Benedetto XVI avrebbe voluto godersi la pensione.

Attraverso la palizzata della recinzione del giardino di Teresa e Rupert Hofbauer “il gatto del Papa Chico” sbirciò e si chiedeva circa le molte persone che sono entrate in quel giorno nel “suo regno”. Nel giardino antistante vi è collocato il busto del padrone di casa, opera dello scultore Johann Brunner. Nel giardino, la fontana è stata messa in funzione con la Schutzmantelmadonna e illuminata. Anche l’amato gatto di Joseph Ratzinger è realizzato in bronzo. All’ingresso della casa v’è ora una grande croce di legno.

All’evento erano presenti, a parte di Müller, il Segretario particolare di Papa Benedetto XVI – e indicò all’Arcivescovo Georg Gänswein, emerito. e Gänswein, il Domkapellmeister emerito, Mons. Georg Ratzinger; il Nunzio Apostolico in Germania, Arcivescovo Jean Claude Périsset; l’Amministratore diocesano di Regensburg, Mons. Wilhelm Gegenfurtner; il Direttore e il Vice Direttore dell’Istituto Benedetto XVI Mons. Rudolf Voderholzer (attualmente Vescovo di Regensburg) e Christian Shaller.

Il Cardinale Müller ha trasmesso i saluti del Santo Padre Benedetto XVI, con cui aveva parlato la sera prima. “Abbiamo portato il sole romano”, ha detto, indicando Mons. Georg Gänswein.

Il fratello Mons. Georg Ratzinger ha detto: “La documentazione nella nostra vecchia, nuova casa è diventata, il papato della realtà. Sono molto commosso oggi. La conversione è molto vicino a quello originale”. Il Sindaco di Pentling, Albert Rummel ha sottolineato: “Benedetto XVI è stato per sette anni cittadino di Pentling. Ha vissuto qui molti anni felici. Abbiamo fatto solo quello che è stato concordato con lui. Presto avremo un centro di documentazione sul lavoro di Sua Santità qui sul posto”.

In settembre 2010 Mons. Georg Ratzinger a nome del suo fratello Joseph aveva consegno le chiavi della casa al Voderholzer, trasferendo in questo modo la casa alla Fondazione Benedetto XVI e messo il suo futuro utilizzo e la cura nelle loro mani. Il Cardinale Müller, che presiede la Fondazione Benedetto XVI ha benedetto le croci nei locali della casa.

La Fondazione Benedetto XVI è stata istituita per sostenere le varie attività dell’Istituto Benedetto XVI, che è stata fondata dal Cardinale Müller, per conservare l’eredità teologica di Joseph Ratzinger. Insieme al Consiglio dell’Istituto, la Fondazione ha sviluppato un progetto per il futuro uso della casa. L’edificio è stato ristrutturato in modo da riflettere gli anni di vita di Joseph Ratzinger a Regensburg e, contemporaneamente, per essere utilizzati a fini scientifici. Molti dei lavori scientifici del Professore Ratzinger sono stati scritti durante i suoi anni a Regensburg e la casa di Pentling ne è ancora la testimonianza. Si tratta di una casa modesta, dove il futuro Papa ha vissuto come il semplice professore Joseph Ratzinger, con suo fratello Georg e sua sorella Maria. “Sono un cittadino di Pentling, dove ho ancora un luogo di residenza. E così mi ci sto ancora a casa “, disse una volta il futuro Papa Benedetto XVI.

Articoli precedenti

Il viaggio a Regensburg mostra chi è realmente Benedetto XVI. Il significato profondo che ha per lui il senso della famiglia – 21 giugno 2020
– Papa emerito Benedetto XVI in visita dal fratello Mons. Georg Ratzinger a Regensburg. Viaggio di ritorno pianificato per domani – 21 giugno 2020
– Benedetto XVI esausto ma pieno di gioia. Visita fonte di forza per entrambi i fratelli. Visita tomba di famiglia a Ziegetsdorf e ex casa a Pentling – 20 giugno 2020
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– Papa emerito Benedetto XVI a Regensburg per essere accanto al suo fratello Georg, gravemente malato – 18 giugno 2020

Foto di copertina: La partenza del Papa emerito Benedetto XVI dall’aeroporto di München, dove è stato salutato dal Primo ministro del Freistaat Bayern, Markus Söder (Foto di Sven Hoppe/POOL/AFP).

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