Papa emerito Benedetto XVI a Regensburg per essere accanto al suo fratello Georg, gravemente malato

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“Questa mattina il Papa emerito Benedetto XVI si è recato in Germania in visita al fratello malato. Il Papa emerito si trova ora nella città di Regensburg, dove trascorrerà il tempo necessario. Insieme a lui si trovano il segretario, Monsignor Georg Gaenswein, il medico, un infermiere, una delle memores domini e il Vice Comandante del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano” (Matteo Bruni, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede).

Questa mattina, il Papa emerito Benedetto XVI, accompagnato dal suo Segretario particolare, Arcivescovo Georg Gänswein, dall’archiatra Dott. Patrizio Polisca con un infermiere, da una delle memores domini e dal Vice Direttore della Direzione dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile e Vice Comandante del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano Davide Giulietti con gli Ispettori Fabrizio Iacovelli e Antonio Pica, ha lasciato il Vaticano per recarsi a Regensburg per essere accanto al 96enne fratello maggiore Mons. Georg Ratzinger, gravemente malato.

La notizia del viaggio a Regensburg del Papa emerito è stata confermata dal Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, dopo che era stata pubblicata dalla Diocesi di Regensburg.

Prima di partire per Regensburg, Benedetto XVI ha ricevuto al Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano la visita di cortesia di Papa Francesco. Questa è la prima volta – oltre qualche breve gita a Frascati e Castel Gandolfo – che lascia la Città del Vaticano dopo la sua rinuncia al ministero petrino nel 2013.

Legatissimi da sempre, i due fratelli Ratzinger, con tre anni di differenza, sono stati ordinati sacerdoti lo stesso giorno, il 29 giugno 1951 nel duomo di Freising. Le circostanze della vita li hanno portati su direttrici diverse – brillante musicista Georg, teologo di rango Joseph – ma il vincolo reciproco è sempre rimasto saldo. Prova ne sono in particolare le numerose visite che Mons. Georg Ratzinger ha compiuto in Vaticano dal 2005 al 2013, negli anni del Pontificato del fratello e anche dopo la sua rinuncia.

Quando nel 2008 la città di Castel Gandolfo volle offrire la cittadinanza onoraria a suo fratello, Papa Benedetto XVI si espresse con queste parole di grande affetto: “Fin dalla nascita, mio fratello è stato per me non solo un compagno, ma anche una guida affidabile. Ha sempre rappresentato un punto di orientamento e di riferimento con la chiarezza e la determinazione delle sue decisioni”.

Papa Benedetto XVI vola a Regensburg al capezzale del fratello malato
Un volo di stato lo ha portato in Germania
di Angela Ambrogetti
CITTÀ DEL VATICANO , 18 giugno, 2020 / 2:39 PM (ACI Stampa).-
Un volo di stato ha portato il Papa emerito Benedetto XVI a Monaco e poi a Regensburg questa mattina. Il Papa emerito ha raggiunto il fratello Georg gravemente malato con una decisione che ancora una volta sorprende tutti.
Verso le 12.30 Benedetto è atterrato a Monaco di Baviera per poi raggiungere la residenza del fratello. Monsignor Ratzinger ha 96 anni e il legame tra i due fratelli è sempre stato fortissimo. Il Papa emerito era accompagnato dall’arcivescovo Gänswein suo segretario personale da un medico un infermiere una memores Domini e il vice comandante della Gendarmeria.
Prima di salire in macchina per arrivare al seminario diocesano dove alloggia il Papa emerito ha benedetto il piccolo Kostantin di appena due settimane. Nonostante si suoi 93 anni il Papa emerito era in buona forma ed energia.
La decisione di Papa Benedetto è stata presa in fretta dopo che la salute del fratello era velocemente peggiorata nei giorni scorsi, ma monsignor Ratzinger è comunque rimasto nella sua residenza. A causa della pandemia monsignor Georg non aveva potuto essere in Vaticano come sempre nei giorni di Pasqua e per il compleanno del Papa emerito.
Il Papa emerito è stato accolto dal vescovo Georg Bätzing presidente della Conferenza episcopale tedesca che ha sottolineato la sua gioa di avere il Papa emerito in visita ma ha anche chiesto tramite il sito della diocesi di lasciare la “quiete necessari per prendersi cura privatamente del fratello”. Prima della partenza Papa Francesco si era recato a salutare il Papa emerito.
Benedetto XVI dopo una prima visita si è recato al Seminario diocesano per il pranzo e il riposo e tornerà a casa del fratello nel pomeriggio.
La Santa Sede ha confermato la notizia dopo che era stata pubblicata dalla Diocesi di Regensburg.

AGGIORNAMENTO ORE 19.50
I due fratelli hanno celebrato insieme la messa, hanno cantato l’Ave Maria e altri canti religiosi. La visita del Papa emerito è stata blindata per motivi di sicurezza anche sanitari e segue il protocollo delle visite dei capi di stato.
Dopo la visita di circa due ore Benedetto è rientrato nell’appartamento a lui riservato nel seminario diocesano. Fonti locali parlano di una permanenza di alcuni giorni.
Il Papa emerito ha usato per gli spostamenti in città un pulmino attrezzato dei Malteser International e una sedia a rotelle.
Monsignor Georg Ratzinger è molto amato in città e in molti stanno pregando per lui.

Foto di Daniel Kamann/Getty Images.

“Il Signore non può entrare nei cuori duri e ideologici. Il Signore entra nei cuori che sono simili al Suo: cuori aperti e compassionevoli” (Papa Francesco – Twitter, 18 giugno 2020).
Invece di ascoltare Papa Francesco, i duri e ideologici di cuore, con loro astio verso il Papa emerito Benedetto XVI, non si fermano neanche davanti al fratello morente. Non riescono a fermare le polemiche nemmeno dinanzi ad un sentimento come l’amore fraterno. “Il Signore comunque entra dove vuole, anche nei somari, se ciò risponde ai Suoi piani” (Mauro Visigalli) e nel caso di altri “quos Deus perdere vult, dementat”.

“Perché non ci domandiamo perché questi figuri, che idolatrano il pontefice regnante in modo scandaloso, quando questi dice cose giuste, come quella citata (invero pochissime volte nei sette anni e più di regno), fanno finta di niente? E quando si tratta di svillaneggiare Benedetto XVI – che vilipesero quotidianamente negli otto anni di pontificato (come ugualmente osteggiarono Giovanni Paolo II per oltre 25 anni e ancor prima offesero Paolo VI, reo di essere l’estintore del sacro fuoco del “concilio”, per gran parte del suo tribolatissimo pontificato), non mostrano nemmeno il minimo senso di pietà cristiana?” (Amilcare Cerratini).

E invocano pure la censura.

Da Unigre.academia.edu si apprende che Antonio Ballarò sta dottorando in Teologia fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana. Fa anche da tutor alla Gregoriana. Interessato ad ecclesiologia fondamentale e storica, teologia pubblica e studi di genere. Ha tradotto “Cattolicesimo, nazionalismo, cosmopolitismo. Chiesa, società e politica dal Vaticano II a Papa Francesco” di Massimo Faggioli.

“Gli esseri umani sono morbidi e flessibili quando nascono, duri e rigidi quando muoiono. Gli alberi e le piante sono teneri e flessibili quando sono in vita, secchi e rigidi quando sono morti. Perciò il duro e il rigido sono compagni della morte, il morbido e il flessibile sono compagni della vita. Un combattente che non sa arretrare non può vincere; un albero incapace di piegarsi si spezza. La rigidità e la forza sono inferiori, la flessibilità e la morbidezza superiori” (Tao Te Ching).

Questa è la foto di Daniel Kamann/Getty Images, pubblicata da http://vaticannews.de. E poi è stata rimossa” (M. Antonietta Calabrò).

Preghiamo per Georg e Joseph Ratzinger.

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