“Smettete di trattarci come animali e criminali!”. Il Presidente di un sindacato della polizia di New York se la prende con la stampa

Mike O’Meara, il Presidente di un sindacato della polizia di New York, ieri 9 giugno 2020 ha tenuto un discorso epico, scagliandosi contro i media, per averli trattati come “animali e criminali”.

O’Meara ha iniziato il suo discorso sottolineando che ogni anno ci sono 375 milioni di interazioni della polizia con il pubblico e sono nella stragrande maggioranza positive. Ma dice che invece legge sui giornali che “le madri sono preoccupate per i loro figli che tornano a casa da scuola senza essere uccisi da un poliziotto”. Appassionatamente esclama: “In che mondo viviamo?! Questo non succede! Non succede!”.

Poi continua: “Io non sono Derek Chauvin. Loro non sono lui. Lui ha ucciso qualcuno, noi no. Siamo repressi. E sai cosa… lo sto dicendo a tutti i poliziotti qui. Sapete per che cosa? Tutti cercano di vergognarci. I legislatori. La stampa. Tutti cercano di vergognarci, di essere imbarazzati per la nostra professione.
Bene sapete una cosa? [Alza il suo distintivo] Questo non è macchiato da qualcuno a Minneapolis. È ancora lucido, e anche i loro. Anche i loro. Smettete di trattarci come animali e criminali e iniziate a trattarci con un certo rispetto. Questo è perché oggi siamo qui per dire.
Siamo stati esclusi dal dibattito. Siamo stati diffamati. È disgustoso! È disgustoso: cercare di renderci imbarazzati della nostra professione. 375 milioni di interazioni. In modo schiacciante, straordinariamente positivo. Nessuno parla di tutti gli agenti di polizia che sono stati uccisi nell’ultima settimana negli Stati Uniti d’America. E ce ne sono stati un bel po’.
Noi non condoniamo Minneapolis. Noi rifiutiamo categoricamente ciò che ha fatto [Derek Chauvin] come disgustoso. Disgustoso! Non è quello che noi facciamo. Non è quello che fanno gli agenti di polizia. I nostri legislatori ci hanno abbandonato. La stampa ci sta diffamando. Beh sai cosa ragazzi? Sono orgoglioso di essere un poliziotto! E continuerò ad essere orgoglioso di essere un poliziotto fino al giorno in cui andrò in pensione”.

È stato un discorso semplicemente fantastico. Ed è qualcosa che è necessario di far sentire.