Padova festeggia sant’Antonio con la solidarietà

Quest’anno ricorre l’ottavo centenario della morte dei Protomartiri francescani e dell’ingresso nei frati Minori del canonico agostiniano Fernando da Lisbona assumendo il nome di Antonio. Per questo la festa del santo di Padova acquista un significato particolare come papa Francesco ha evidenziato nella lettera inviata al p. Carlos Alberto Trovarelli, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali:
“Ho appreso con piacere che codesto Ordine celebra con gioia l’Ottavo centenario della vocazione francescana di Sant’Antonio di Padova. Ottocento anni fa, a Coimbra, il giovane canonico regolare agostiniano Fernando, nativo di Lisbona, appreso del martirio di cinque Francescani, uccisi a motivo della fede cristiana in Marocco il 16 gennaio di quello stesso anno, si decise a dare una svolta alla propria vita”.
Nella lettera il papa ha invitato a vivere il cammino di conversione tipico del santo patavino: “Lasciò la sua terra e intraprese un cammino, simbolo del proprio itinerario spirituale di conversione. Dapprima si recò in Marocco, deciso a vivere coraggiosamente il Vangelo sulle orme dei martiri Francescani là martirizzati, poi approdò in Sicilia a seguito del naufragio sulle coste dell’Italia, così come accade oggi a tanti nostri fratelli e sorelle.
Dalla terra di Sicilia, il provvidenziale disegno di Dio lo spinse all’incontro con la figura di San Francesco d’Assisi sulle strade dell’Italia e della Francia. Infine, si trasferì a Padova, città che sempre sarà legata in modo particolare al suo nome e che ne custodisce il corpo”.
Il papa ha concluso la lettera con l’invito a sperimentare l’inquietudine del Santo: “Auspico che questa significativa ricorrenza susciti, specialmente nei Religiosi francescani e nei devoti di Sant’Antonio sparsi in tutto il mondo, il desiderio di sperimentarne la stessa santa inquietudine che lo condusse sulle strade del mondo per testimoniare, con la parola e le opere, l’amore di Dio.
Il suo esempio di condivisione con le difficoltà delle famiglie, dei poveri e disagiati, come pure la sua passione per la verità e la giustizia, possano suscitare ancora oggi un generoso impegno di donazione di sé, nel segno della fraternità. Penso soprattutto ai giovani: questo Santo antico, ma così moderno e geniale nelle sue intuizioni, possa essere per le nuove generazioni un modello da seguire per rendere fecondo il cammino di ciascuno”.
Ed ha chiesto una particolare ‘attenzione’ ai poveri: “E’ necessario ‘vedere il Signore’ nel volto di ogni fratello e sorella, offrendo a tutti consolazione, speranza e possibilità di incontro con la Parola di Dio su cui ancorare la propria vita”.
Infatti in occasione della festa di sant’Antonio da Padova i cappuccini della Basilica in collaborazione con il ‘Messaggero di Sant’Antonio’ hanno incontrato alcuni sopravvissuti dell’attentato avvenuto nello Sri Lanka nella Pasqua dello scorso anno per ‘donare una speranza’ alla popolazione, che è molto devota al Santo:
“Ogni martedì una grande folla va a pregare nel Santuario a lui dedicato, a Colombo, la capitale. Anche qui in Basilica, ogni anno, in migliaia vengono in pellegrinaggio, per pregare sulla Tomba del Santo, ciascuno portando un mazzo di fiori. La strage degli innocenti La Pasqua del 2019 in Sri Lanka è chiamata ‘Pasqua di sangue’.
L’ISIS, con le sue bombe, ha colpito chiese e alberghi. Centinaia le vittime. Un terrorista si è fatto esplodere tra la gente, anche nel Santuario di sant’Antonio, durante la celebrazione della Santa Messa. Va’ e ripara … la vita di tuo fratello! Il card. Rangy, guida spirituale per tutta la nazione, ha incontrato uno ad uno i sopravvissuti all’attentato. Ha fatto ricostruire i muri delle chiese.
Oggi ci chiede aiuto perché, insieme, dobbiamo ricostruire i cuori delle persone. Le bombe hanno fatto a pezzi la vita di tanti sopravvissuti. Molti bambini sono rimasti orfani, altri hanno perso gli arti, persone sono rimaste paralizzate per sempre. Intere famiglie, senza una casa”.
Mentre in Italia hanno attivato nelle regioni progetti di sostegno alle famiglie in difficoltà economiche e sociali per un totale di € 597.000.
Infine nei giorni scorsi è stato presentato il cammino a piedi ‘Antonio 20-22’, che attraverserà a piedi l’Italia nel prossimo anno, come ha sottolineato il vicario provinciale, fra Roberto Brandinelli, attualmente alla guida della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei frati conventuali:
“Noi frati custodi della memoria di sant’Antonio non potevamo lasciarci sfuggire le occasioni che questi importanti anniversari ci offrono. La parola di Antonio continua a risuonare in ogni angolo del mondo e nei passi di tanti che, confidando nella sua vicinanza, percorrono il proprio cammino di sequela di Gesù, personale e comunitario.
Il progetto vuole essere espressione di quella ‘Chiesa in uscita’ tanto invocata da papa Francesco. Del resto, non è un evento solo ‘nostro’, ma di tutta la famiglia antoniana e francescana, della Chiesa e di quanti vorranno coinvolgersi lungo la via, con la preghiera e la partecipazione”.