“Il Signore moltiplica ogni gesto d’amore”. Il papa prega per le tragedie in Siria ed Iraq, la GMG e la vicenda Ilva

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“L’Eucaristia è il permanente grande incontro dell’uomo con Dio, in cui il Signore si fa nostro cibo, dà Se stesso per trasformarci in Lui”. Così Benedetto all’Angelus, commentando il vangelo odierno della moltiplicazione dei pani e dei pesci; il “miracolo – spiega – non si produce a partire da niente, ma da una prima modesta condivisione di ciò che un semplice ragazzo aveva con sé”. “Gesù non ci chiede quello che non abbiamo – aggiunge -, ma ci fa vedere che se ciascuno offre quel poco che ha, può compiersi sempre di nuovo il miracolo: Dio è capace di moltiplicare ogni nostro piccolo gesto di amore e renderci partecipi del suo dono”. Gesù indica in “sé stesso il pane che dona la vita” e l’Eucarestia è “il sacrificio di Cristo per la salvezza del mondo”. Insomma, “Gesù non è un re terreno che esercita il dominio, ma un re che serve, che si china sull’uomo per saziare non solo la fame materiale, ma soprattutto quella più profonda, quella di Dio”.

 

Ecco perché, osserva il papa, “chiediamo al Signore di farci riscoprire l’importanza di nutrirci del corpo di Cristo, partecipando fedelmente e con grande consapevolezza all’Eucaristia, per essere sempre più intimamente uniti a Lui”. “Allo stesso tempo – ha concluso -, vogliamo pregare perché non manchi mai a nessuno il pane necessario per una vita dignitosa, e siano abbattute le disuguaglianze non con le armi della violenza, ma con la condivisione e l’amore”.

Subito dopo la preghiera mariana, il papa ha parlato delle tragedie in Siria ed in Iraq. “Continuo a seguire con apprensione i tragici e crescenti episodi di violenza in Siria con la triste sequenza di morti e feriti, anche tra i civili, e un ingente numero di sfollati interni e di rifugiati nei Paesi limitrofi”. “Per questi chiedo – ha continuato – che sia garantita la necessaria assistenza umanitaria e l’aiuto solidale. Nel rinnovare la mia vicinanza alla popolazione sofferente ed il ricordo nella preghiera, rinnovo un pressante appello, perché si ponga fine ad ogni violenza e spargimento di sangue”. “Chiedo a Dio la sapienza del cuore, in particolare per quanti hanno maggiori responsabilità, perché non venga risparmiato alcuno sforzo nella ricerca della pace, anche da parte della comunità internazionale, attraverso il dialogo e la riconciliazione, in vista di un’adeguata soluzione politica del conflitto. Il mio pensiero si rivolge anche alla cara Nazione irachena, colpita in questi ultimi giorni da numerosi e gravi attentati che hanno provocato molti morti e feriti. Possa questo grande Paese trovare la via della stabilità, della riconciliazione e della pace”.

Il papa inoltre ha detto di seguire “con preoccupazione le notizie relative allo stabilimento ILVA di Taranto”. “Desidero – ha aggiunto – manifestare la mia vicinanza agli operai e alle loro famiglie, che vivono con apprensione questi difficili momenti. Mentre assicuro la mia preghiera e il sostegno della Chiesa, esorto tutti al senso di responsabilità e incoraggio le Istituzioni nazionali e locali a compiere ogni sforzo per giungere ad una equa soluzione della questione, che tuteli sia il diritto alla salute, sia il diritto al lavoro, soprattutto in questi tempi di crisi economica”.

Inoltre il Santo Padre ha ricordato la prossima GMG brasiliana. “Tra un anno, proprio in questo periodo, si terrà la ventottesima Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro, in Brasile. Si tratta di una preziosa occasione per tanti giovani di sperimentare la gioia e la bellezza di appartenere alla Chiesa e di vivere la fede. Guardo con speranza a questo evento e desidero incoraggiare e ringraziare gli organizzatori, specialmente l’Arcidiocesi di Rio de Janeiro, impegnati a preparare con solerzia l’accoglienza ai giovani che da tutto il mondo prenderanno parte a questo importante incontro ecclesiale”.

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