Il Primo Ministro del Belgio in visita ad un ospedale è stato ricevuto dal personale ospedaliero con una “guardia di disonore”

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Il Primo Ministro del Belgio Sophie Wilmès ha ricevuto una fredda accoglienza da parte del personale ospedaliero dell’Universitair Medisch Centrum Sint-Pieter (Centro Medico Universitario San Pietro), un ospedale collegato con la VUB-Vrije Universiteit Brussel (Università Libera di Brussel) durante la visita ufficiale di ieri sabato 16 maggio 2020. Il personale ospedaliero ha formato un comitato di accoglienza e ha voltato le spalle all’arrivo dell macchine del corteo del Primo Ministro.

Il video – Lo staff dell’Ospedale Sint-Pieter che lotta contro il cOVID-19, voltando le spalle in protesta durante la visita al Primo Ministro del Belgio Sophie Wilmès.

L’Ospedale Sint-Pieter è stato al centro dell’attuale crisi del coronavirus sin dall’inizio, quando era l’ospedale di riferimento per i casi confermati. Il primo paziente di Covid-19 del Belgio, Philippe Soubry, è stato curato lì al suo ritorno da Wuhan in Cina, dove è iniziata la pandemia. Con l’aumentare del numero di casi, altri ospedali hanno iniziato a prendere la loro parte di casi.

Il Primo Ministro Wilmès ha visitato ieri l’Ospedale Sint-Pieter nel quartiere popolare delle Marollen a Brussel, nonché l’Ospedale Delta ad Audergem (un ospedale privato situato a 3 km a sud-est del centro di Brussel) – la prima volta che ha fatto una visita ad un ospedale dall’inizio dell’emergenza coronavirus. “Le visite all’Ospedale Delta e all’UMC Sint-Pieter sono stati momenti importanti di incontro e dialogo, sia per il personale infermieristico che per me”, si legge sull’account Twitter ufficiale del Primo Ministro. “Situazione sanitaria, stress mentale, valutazione del lavoro, finanziamento dell’assistenza sanitaria – tutto è stato discusso”.

Tuttavia, il suo dialogo con il personale infermieristico e gli altri operatori sanitari in prima linea è apparso leggermente diverso al suo arrivo. Mentre il corteo entrava nel parco dell’Ospedale Sint-Pieter e si dirigeva verso l’ingresso, una doppia fila di operatori sanitari che fiancheggiavano il percorso, ha girato ostentatamente le spalle al suo arrivo, in quella che alcuni osservatori hanno descritto come una “guardia del disonore”.

I rappresentanti del personale ospedaliero hanno successivamente spiegato, che gli operatori sanitari in prima linea sono rimasti delusi dalla gestione della crisi da parte del governo e dal suo approccio all’assistenza sanitaria in generale, tra cui questioni quali tagli di bilancio, salari bassi e carenza di personale. Sono anche scontenti dei tentativi del governo di reclutare personale non qualificato per fornire supporto al personale infermieristico, piuttosto che pagare per professionisti qualificati.

La visita del Primo Ministro, ha affermato Philippe Leroy, Direttore Generale dell’Ospedale Sint-Pieter, è stata “molto apprezzata”. “Le truppe hanno attraversato molte emozioni. C’è stanchezza e molta ansia in alcuni punti. Penso che dovessero esprimere molte cose”, ha detto.

Nel frattempo un portavoce del Primo Ministro ha dichiarato: “L’obiettivo del governo è sostenere la gestione della crisi e certamente non renderla più difficile. E per questo a volte dobbiamo prendere decisioni difficili”.

Secondo RTL News, i rappresentanti del personale hanno affermato di non essere autorizzati a commentare la manifestazione che si è svolta in occasione della visita del Primo Ministro.

Il numero di decessi Covid-19 in Belgio, per milione di abitanti, rende evidente la gravità della situazione (dati al 16 maggio 2020) (The Brussels Times).

Morale della favola: sempre meglio essere ricevuto da una “guardia di disonore” ma silenziosa, invece di ricevere domande scomode da parte di giornalisti dopo un balconazo (ufficialmente chiamato “conferenza stampa”) di Giuseppi, «con la difesa di Arcuri e la battutaccia al giornalista “se lei sa far di meglio la terrò presente” è stata una cosa vergognosa, tipico di un arrogante in difficoltà» (Cit.). Quando un giornalista fa una domanda scomoda, non leccandogli le scarpe, Giuseppi mostra sempre la sua cazzimma. Come ieri con Martino Loiacono era già successo a Bergamo con Francesca Nava.

Il video.

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