Famiglie e figli per salvare l’Italia dal disastro

Condividi su...

Con un lungo messaggio su facebook il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, domenica 3 maggio si è rivolto agli italiani chiedendo responsabilità, fiducia e senso civico dopo 50 giorni di ‘chiusura’ totale del sistema ‘Italia’:

“Domani comincerà la fase 2 dell’emergenza, quella della convivenza con il virus. Sarà una nuova pagina che dovremo scrivere tutti insieme, con fiducia e responsabilità. Fino ad oggi la maggior parte dei cittadini è stata al riparo nelle proprie case. Da domani oltre 4.000.000 di italiani torneranno al lavoro, si sposteranno con i mezzi pubblici, molte aziende e fabbriche si rimetteranno in moto. E saranno ben più numerose le occasioni di un possibile contagio, che potremo scongiurare solo grazie a un senso di responsabilità ancora maggiore.

Come mai prima, il futuro del Paese sarà nelle nostre mani. Serviranno ancora di più collaborazione, senso civico e rispetto delle regole da parte di tutti. Dovremo tenere sempre alta l’asticella dell’attenzione, continuare a mantenere la distanza interpersonale, a indossare la mascherina quando e dove sarà necessario, e a lavarci spesso e con cura le mani.

Più saremo scrupolosi nell’osservare le indicazioni di sicurezza e prima potremo riconquistare altri spazi di libertà. Non sperperiamo quello che abbiamo faticosamente guadagnato in cinquanta giorni.

Dovremo tutti insieme cambiare marcia al Paese. Con prudenza, decisi e determinati ad andare avanti ma senza rischiare di fermare il motore. Non c’è una ricetta giusta per garantire la ripartenza senza pensare in primo luogo alla salute e alla sicurezza di tutti noi. Sono fiducioso, insieme ce la faremo”.

Però mi aspettavo un ringraziamento ad una ‘categoria’, che in questi mesi sono stati fondamentali ed hanno eseguito con ragionevolezza le indicazioni e nonostante tutto non sono stati considerati: i figli.

Con rammarico nessuno, non solo il mondo politico (nemmeno siti tradizionalisti), nel nostro Paese ha pensato opportuno di fare a loro ed alle famiglie un aperto ringraziamento e questo la dice lunga sulla loro considerazione in un Paese che non prende affatto in considerazione una potenzialità essenziale allo sviluppo dell’Italia, se non papa Francesco:

“Oggi vorrei chiedere una speciale preghiera per le famiglie, famiglie che da un giorno all’altro si trovano con i bambini a casa perché le scuole sono chiuse per sicurezza e devono gestire una situazione difficile e gestirla bene, con pace e anche con gioia…

In modo speciale penso alle famiglie con qualche persona con disabilità. I centri di accoglienza diurni per le persone con disabilità sono chiusi e la persona rimane in famiglia. Preghiamo per le famiglie perché non perdano la pace in questo momento e riescano a portare avanti tutta la famiglia con fortezza e gioia”.

In questi mesi i figli hanno rinunciato alla loro libertà di vivere per il bene dell’Italia, a differenza di adulti, che hanno trovato molti cavilli per la trasgressione delle leggi, che mano a mano venivano emanate. Nonostante ciò nessuno ha pensato di offrire loro un minimo di riconoscenza.

Tutti si sono rivolti a loro per reprimerli e per sanzionarli appena ‘mettevano il naso’ fuori da casa. Anche ora sono i più ligi alla legge, indossando le mascherine per avere quell’ora ’d’aria’, che la legge concedeva loro, quasi come favore e non come diritto democratico.

E visto che nessuno ha ringraziato i figli e le loro famiglie ci ha pensato il Forum delle famiglie, cioè loro stesse, con un flash mob, che nelle loro case hanno fatto salti ‘mortali’ per poter soddisfare le richieste dei figli ‘reclusi’, prendendosi ingiustificati insulti da chi per un futile motivo cercava ogni occasione per uscire.

E per ringraziare le famiglie, che salvano sempre il Paese, non resta che prendere a prestito le parole del presidente del Forum delle famiglie (la sola che nei momenti di vera difficoltà ha a cuore la famiglia), Gigi de Palo: “Le famiglie non sono una categoria, sono il Paese. Sono il Paese che resiste. Che combatte. Che non polemizza. Lunedì milioni di mamme e papà torneranno a lavorare con un problema in più.

Con le scuole chiuse e i figli a casa. Siamo eroi che non fanno notizia. E che con infinita responsabilità tengono in piedi il Paese. Le dico una cosa: senza l’impegno silenzioso delle famiglie il lockdown non sarebbe andato così. Ecco perché abbiamo chiesto all’Italia di applaudire le famiglie.

La famiglia ha portato il Paese sulle spalle. Ha retto pesi incredibili. Anche in questo momento così complicato. Anche davanti a un inevitabile crollo di consumi e domanda. La forza dell’Italia era nel turismo e nella famiglia. Il turismo è stato affondato e ci vorranno mesi perché possa rialzarsi. Restano le famiglie. Perché sono loro il vero ammortizzatore sociale. Sono loro la spina dorsale della nazione”.

Free Webcam Girls
151.11.48.50