Da Bologna il rosario per l’Italia

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Anche questa sera la Chiesa italiana ha invitato alla recita del rosario promosso dai media Cei d’intesa con la segreteria generale della Cei e trasmesso da Tv2000 e InBluradio per l’Italia dal Santuario della Madonna di san Luca, collocato sul colle della Guardia che sovrasta la città di Bologna per intercedere la protezione delle nostre città e paesi dal male, come ha precisato il rettore del santuario, don Remo Resca: “Qui veneriamo la Vergine raffigurata in un’icona bizantina, attribuita a san Luca evangelista”.

Nella meditazione il card. Matteo Maria Zuppi ha affidato l’Italia alla protezione della Madonna: “Maria ci guarda dall’alto, ma non è distante: è una madre che vuole raggiungere tutti i suoi figli, perché tutti sono suoi. Il Santuario è unito alla città da un portico, il più lungo del mondo, che è come il nostro Cammino di Santiago, aperto a tutti, luogo di passaggio e di incontro di tanta umanità, diversa, in realtà di tutti viandanti della vita”.

Ha ricordato che il ‘portico è il legame tra la città e Dio’, attraverso una Madre (‘Io sono tua madre e tu sei mio figlio, ce lo ha detto Gesù. Prendimi nella casa del tuo cuore’): “Sentiamo più vicini coloro che vivono nella casa del cielo, che ricordiamo questa sera, quelli i cui nomi portiamo nel nostro cuore, i tanti che sono morti per il corona virus, che non hanno potuto stringere la mano delle persone che amavano e dalle quali erano amate. Le stringe Gesù”.

Eppoi, attraverso un’esperienza nata da un’iniziativa della Caritas (‘Thè delle 15’) nel commento dei Vangeli con i poveri: “Parlo di loro perché nelle difficoltà di tutti (e sono davvero tante) c’è sempre chi soffre di più. E la Chiesa è una madre che ha a cuore tutti i figli, ma che ha più tenerezza per chi ha più bisogno e insegna agli altri ad aiutarla a proteggere il loro fratello. I poveri ci evangelizzano sempre sia perché ci fanno toccare il corpo di Gesù e sia perché spiegano tante profondità del Vangelo”.

Dopo aver raccontato alcune storie il card. Zuppi ha concluso la meditazione con l’invito ad essere insistenti nella preghiera: “Il Rosario, ‘breviario dei poveri’ ci aiuta a essere insistenti e a contemplare Gesù, parlando a Te, madre nostra.

Maria, ascolta la nostra preghiera per l’Italia, ricordaci che dobbiamo mettere da parte quello che divide per vincere il male e proteggere la vita dal suo inizio alla sua fine. Ti chiediamo una carezza per tutti, per tutti noi, perché ne abbiamo bisogno. In particolare te la chiediamo per chi ha perso una persona cara e non si dà pace, per i vecchi soli negli istituti, per chi non è padrone di sé. Grazie Maria”.

Il momento di preghiera è stato concluso dalla supplica alla Vergine Maria del santuario di san Luca: “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Maria, Madre nostra e di ogni persona, stella del mattino che quando la notte è più buia orienti i nostri passi ed annunci il sole che nasce per noi che siamo nelle tenebre e nell’ombra di morte, volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi…

Madre del buon Consiglio tutti possiamo colpire ed essere colpiti dal male. Insegnaci ad essere responsabili di noi stessi e del prossimo, in una ritrovata comunione di destino, forti nella speranza e intelligenti nella carità, perché terminata questa prova possiamo abbracciarci ed amarci gli uni gli altri come il tuo figlio Gesù ci ha comandato e per primo ci ha amato”.

Però per la diocesi di Bologna la supplica alla Madonna si unisce il sostegno a chi è in difficoltà per le conseguenze della pandemia attraverso un aiuto economico, stanziando € 1.000.000, ricavate dai dividendi della Faac (la multinazionale dei cancelli automatici di cui la Chiesa bolognese è proprietaria, avendola ereditata dal precedente padrone).

Quindi ha creato il Fondo san Petronio, destinato a chi, a causa dell’emergenza sanitaria, ha perso il lavoro e si trova quindi con gravi problemi economici attraverso un contributo: € 400 al singolo, € 500 alla coppia, € 600 alla coppia con 1 figlio, € 700 alla coppia con 2 figli, € 800 alla coppia con 3 figli, prevedendo che questi aiuti siano reiterabili per tre mesi ed erogati già da maggio dopo la fase istruttoria.

La domanda dovrà essere presentata compilando un modulo sul sito diocesano e naturalmente sono richiesti alcuni requisiti: chi chiede sostegno dovrà dichiarare di aver perso in tutto o in parte il lavoro negli ultimi due mesi, la composizione della famiglia, un reddito familiare mensile dal 1^ marzo inferiore ad € 400 per persona e di abitare stabilmente nel territorio della Diocesi di Bologna.

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