A Milano l’Azione Cattolica forma al futuro

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“Di fronte a ciò che sta accadendo nelle ultime settimane, non possiamo oggi formulare delle tesi, perché purtroppo non le possiede nessuno. Così come del resto nessuno aveva previsto quanto sta accadendo con l’emergenza Covid-19. Abbiamo tante chiavi di lettura, ma nessuno può permettersi di avere risposte certe. Come Azione Cattolica ambrosiana abbiamo quindi pensato di non proporre percorsi strutturati e definiti, ma di ragionare insieme, ponendoci insieme delle domande”.

Così Silvia Landra, presidente di Azione Cattolica ambrosiana, spiega le ragioni che hanno spinto l’associazione a proporre un pacchetto di cinque incontri di formazione online, chiamato ‘Dall’io al noi. Chiavi di lettura in tempo di Coronavirus’.

Quindi l’Azione Cattolica ambrosiana propone cinque video da 10 minuti con altrettanti relatori di alto livello, offrendo alcune chiavi di lettura per vivere questo tempo. Gli incontri si svolgeranno secondo questa modalità: il giovedì sera alle 21 il contributo del relatore verrà pubblicato su tutti i canali dell’associazione (sito web: www.azionecattolicamilano.it; canale Youtube: acmilanotv; pagina Facebook: @Acambrosiana).

Durante la giornata di venerdì fino al sabato mattina gli utenti potranno leggere e studiare materiali consegnati dal relatore, a partire dal video stesso. Il sabato mattina alle 11 sarà attiva una diretta di 40 minuti, chiamata ‘il caffè col relatore’, in cui un moderatore potrà rivolgere al relatore tutte le domande pervenute fino a quel momento.

E’ possibile infatti inviare le proprie riflessioni, dubbi, domande, contributi scrivendo a comunicazione@azionecattolicamilano.it, o commentare il post del video sul sito di Ac, sulla pagina Facebook e Instagram di Ac (azionecattolicamilano). Chi segue la diretta del sabato mattina potrà ancora intervenire attraverso le chat e i commenti online.

Gli appuntamenti in calendario sono i seguenti:

Giovedì 23 aprile video di Giorgio Vecchio; domenica 26 aprile alle 16 ‘Caffè con il relatore Giorgio Vecchio’; argomento: I tornanti della storia: come ci interroga questo inizio 2020. Quali insegnamenti dalle ‘crisi’ del passato? Cosa possiamo apprendere per il futuro?

Giovedì 30 aprile video di Luigi Alici. Sabato 2 maggio ‘Caffè con il relatore Luigi Alici’. Argomento: Relazioni e stili di vita. Re-imparare a vivere con gli altri, distinguere ciò che è necessario da ciò che non lo è.

Giovedì 7 maggio video di Chiara Giaccardi. Sabato 9 maggio ‘Caffè con la relatrice Chiara Giaccardi’. Argomento: Ricucire la società. Cosa significa ‘essere comunità’? Come ricostruire i tempi e gli spazi perché ci sia posto per tutti?

Giovedì 14 maggio video di Marco Ferrando. Sabato 16 maggio ‘Caffè con il relatore Marco Ferrando’. Argomento: Lavoro e occupazione: che cosa cambierà? Mentre intravvediamo una pesante crisi economica, si sta plasmando un nuovo modo di lavorare…

Giovedì 21 maggio video di Stella Morra. Sabato 23 maggio ‘Caffè con il relatore Stella Morra’. Argomento: la situazione è occasione: fede e vita. Pregare al tempo della pandemia, liturgie in streaming. La ‘nostalgia’ della comunità.

Alberto Ratti, direttore editoriale di ‘In Dialogo’, ha precisato che questo periodo è un momento per ripensare anche lo stile di vita: “Impegniamoci ad utilizzare questo tempo per ripensarci e per ripensare, per aiutare e aiutarci a immaginare con creatività e slancio un modello di sviluppo diverso, più umano, meno stressato, meno frenetico e produttivo di quello che abbiamo costruito negli ultimi decenni, basato su disuguaglianze sempre più crescenti e sul consumo sconsiderato delle risorse del nostro pianeta”.

Mentre Gianni Borsa, giornalista e socio dell’Azione Cattolica ambrosiana, ha spiegato al portale della diocesi ambrosiana l’idea dell’iniziativa: “Sono tre le premesse fondamentali. Quando ci siamo accorti che non era più possibile fare formazione in modo consueto per come eravamo abituati in Ac, eravamo altrettanto consapevoli che non fosse venuto meno il desiderio di formarci, di studiare, di capire meglio come poter vivere questo tempo.

Non era possibile neppure mantenere vive in modo diretto le relazioni, che sono il fulcro della vita associativa, oltre che della vita di ogni giorno. Ma avevamo una gran voglia di trovarci, anche se in un modo nuovo, per ragionare insieme. La terza sottolineatura riguarda la necessità di prepararci al futuro, a ciò che ci aspetta, una volta conclusa almeno l’emergenza sanitaria”.

(tratto da Aci Stampa)

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