Padre Jarek Cielecki ha celebrato la Veglia Pasquale nella Notte Santa in diretta televisiva

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Ieri sera, Padre Jarek Cielecki ha celebrato nella cappella dedicata San Giovanni Paolo II e San Charbel Makhouf la Veglia Pasquale nella Notte Santa.
Per la Santa Messa alle ore 18.00 erano collegati tantissimi italiani.

Nel Solenne inizio della Veglia o Lucernario Padre Jarek ha benedetto il fuoco e acceso il nuovo cero pasquale.

Quindi, Padre Jarek ha cantato l’Exultet in italiano, seguito dalle Letture e i Salmi.

Esulti il coro degli angeli,
esulti l’assemblea celeste:
un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto.
Gioisca la terra inondata da così grande splendore;
la luce del Re eterno ha vinto le tenebre del mondo.
Gioisca la madre Chiesa, splendente della gloria del suo Signore,
e questo tempio tutto risuoni
per le acclamazioni del popolo in festa.
E voi, fratelli carissimi,
qui radunati nella solare chiarezza di questa nuova luce,
invocate con me la misericordia di Dio onnipotente.
Egli che mi ha chiamato, senza alcun merito,
nel numero dei suoi ministri, irradi il suo mirabile fulgore,
perché sia piena e perfetta la lode di questo cero.

Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

In alto i nostri cuori.
Sono rivolti al Signore.

Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
È cosa buona e giusta.

È veramente cosa buona e giusta
esprimere con il canto l’esultanza dello spirito,
e inneggiare al Dio invisibile, Padre onnipotente,
e al suo unico Figlio, Gesù Cristo nostro Signore.
Egli ha pagato per noi all’eterno Padre il debito di Adamo,
e con il sangue sparso per la nostra salvezza
ha cancellato la condanna della colpa antica.
Questa è la vera Pasqua, in cui è ucciso il vero Agnello,
che con il suo sangue consacra le case dei fedeli.
Questa è la notte in cui hai liberato i figli di Israele, nostri padri,
dalla schiavitù dell’Egitto,
e li hai fatti passare illesi attraverso il Mar Rosso.
Questa è la notte in cui hai vinto le tenebre del peccato
con lo splendore della colonna di fuoco.
Questa è la notte che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo
dall’oscurità del peccato e dalla corruzione del mondo,
li consacra all’amore del Padre
e li unisce nella comunione dei santi.
Questa è la notte in cui Cristo, spezzando i vincoli della morte,
risorge vincitore dal sepolcro.
Nessun vantaggio per noi essere nati, se lui non ci avesse redenti.
O immensità del tuo amore per noi! O inestimabile segno di bontà:
per riscattare lo schiavo, hai sacrificato il tuo Figlio!
Davvero era necessario il peccato di Adamo,
che è stato distrutto con la morte del Cristo.
Felice colpa, che meritò di avere un così grande redentore!
O notte beata, tu sola hai meritato di conoscere
il tempo e l’ora in cui Cristo è risorto dagli inferi.
Di questa notte è stato scritto: la notte splenderà come il giorno,
e sarà fonte di luce per la mia delizia.
Il santo mistero di questa notte sconfigge il male,
lava le colpe, restituisce l’innocenza ai peccatori,
la gioia agli afflitti.
Dissipa l’odio, piega la durezza dei potenti,
promuove la concordia e la pace.
O notte veramente gloriosa,
che ricongiunge la terra al cielo e l’uomo al suo creatore!
In questa notte di grazia accogli, Padre santo, il sacrificio di lode,
che la Chiesa ti offre per mano dei suoi ministri,
nella solenne liturgia del cero,
frutto del lavoro delle api, simbolo della nuova luce.
Riconosciamo nella colonna dell’Esodo
gli antichi presagi di questo lume pasquale
che un fuoco ardente ha acceso in onore di Dio.
Pur diviso in tante fiammelle non estingue il suo vivo splendore,
ma si accresce nel consumarsi della cera
che l’ape madre ha prodotto
per alimentare questa preziosa lampada.
Ti preghiamo, dunque, Signore, che questo cero,
offerto in onore del tuo nome
per illuminare l’oscurità di questa notte,
risplenda di luce che mai si spegne.
Salga a te come profumo soave,
si confonda con le stelle del cielo.
Lo trovi acceso la stella del mattino,
questa stella che non conosce tramonto:
Cristo, tuo Figlio, che risuscitato dai morti
fa risplendere sugli uomini la sua luce serena
e vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.

Nella sua omelia, Padre Jarek ha invito tutti e sopratutto ha chiesto a Gesù di venire in tutte le Case di Preghiera di San Charbel e nelle case di tutti che si erano collegati in diretta. Così, tutti si sono sentiti vicini più come negli altri anni. “Andavate sempre da Lui in chiesa – ha detto Padre Jarek -, e oggi viene sicuramente Lui da voi, per dire a tutti: Pace a voi. Non temere. IO Sono”.

“Voglio anche dirvi – ha proseguito Padre Jark – che ora già è nella vostra casa. Vi sta guardando, vi sta accarezzando. Non vi ha mai abbandonato. Perché il vero Amore non abbandona mai. Guardatelo, solo Lui ci insegna l’Amore, il Gesù Risorto e ogni volta che iniziate ad amare, a perdonare gli altri, Gesù risorge sempre dentro di voi” .

Quindi, Padre Jarek ha benedetto l’acqua e ha rinnovato le promesse battesimali.
Dopo la Santa Comunione Padre Jarek ha ringraziato Dio per la forza che gli ha dato, per stare in cappella per otto ore il Venerdì Santo. Ieri, Sabato Santo dopo due ore di celebrazione in italiano, Padre Jarek ha celebrato la Veglia Pasquale anche in polacco, per altre due ore.

Padre Jarek ha espresso gli auguri pasquali ai presenti in cappella e alle migliaia di persone che hanno seguito la celebrazione tramite Youtube, invitandogli di connettersi anche oggi, Domenica di Pasqua per la Santa Messa del Giorno: in polacco alle ore 07.00 e in italiano alle ore 08 00.

Padre Jarek Cielecki mentre legge il Messaggio pasquale del Duca di Calabria.

Al termine della Celebrazione, Padre Jarek ha letto il Messaggio per la Santa Pasqua 2020 del Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie, S.A.R. il Principe Don Pedro, Duca di Calabria.

Dopo la benedizione finale Padre Jarek ha mostrato il tipico cestino con il cibo, che in Polonia si prepara a Pasqua e l’ha benedetto.

Stasera, Padre Jarek mi ha pregato di trasmettere i suoi auguri di Buona Pasqua a tutti i lettori e di dirvi che domani celebrerà per nostre intenzione e per nostri cari.

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