In tempo di pandemia: L’omertà non paga ma fa pagare un caro prezzo. La madre dei deficienti è sempre incinta

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Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, secondo i dati forniti dal Dipartimento della Protezione civile, al momento 96.877 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia, dall’inizio dell’epidemia di Sars-Cov-2, almeno 143.626 persone hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (+4.204 in più rispetto a ieri per una crescita del 3%). Di queste, 18.279 (+610, +3,4%) sono decedute e 28.470 (+1.979, +7,5%) sono state dimesse. Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 96.877 (+1615, +1,7%. Il conto sale a 143.626 – come detto sopra – se nel computo ci sono anche i morti e i guariti, conteggiando cioè tutte le persone che sono state trovate positive al virus dall’inizio dell’epidemia).
I pazienti ricoverati con sintomi sono 28.399, di cui 3.605 (-88, -2,4%: un dato in calo costante da cinque giorni) sono in terapia intensiva, mentre 64.873 sono in isolamento domiciliare fiduciario.

Sotto la nostra lente

Calabria: 61 decessi (+1)
Sicilia: 138 decessi (+5)
Campania: 227 decessi (+6)
Puglia: 225 decessi (+6)

Ci soffermiamo con la nostra lente sul dato dei decessi, 610 nelle ultime 24 ore a livello nazionale (+68 da ieri). Questo secondo noi è l’unico dato certo, unico dato che ci dice che non siamo in un trend in calo.
Ricordiamo sempre, che i numeri generali non sono attendibili, perché probabilmente vanno moltiplicati per dieci (x10).

Covid-19. I morti nelle case di “riposo eterno” prevedibili… e non conteggiati da quelli che danno i numeri alle 18.00 – 9 aprile 2020

A questo aggiungiamo il racconto di LecceNews24.it: “Lasciati senza cibo, nella sporcizia”. Le testimonianze degli anziani ospiti de “La Fontanella” raccolte in un esposto.

Il caso che vede coinvolte le residenza di riposo per anziani è un dato allarmante e disarmante per ciò che umanamente comporta, perché non ci dimentichiamo che i dati, i numeri sono persone e dobbiamo sempre avere cura delle persone e di quelle più fragili come gli anziani che in questa situazione sono stati lasciati abbandonati a loro stessi lasciati a morire di fame lasciati a morire di sete e questo non possiamo accettarlo e questo non possiamo davvero accettarlo.

L’omertà in tempo di pandemia non paga, ma fa pagare un caro prezzo.

Lacnews.24.it: “Coronavirus, Santelli chiude la bocca alle Asp. Basta dati sul contagio, parla solo la Regione. La Cittadella impone il silenzio a ospedali e aziende sanitarie: basta bollettini giornalieri. Ma sorge il dubbio che questo editto bulgaro punti a coprire gli errori strategici e i passi falsi della politica nella gestione dell’emergenza, dal dramma della casa di riposo di Chiaravalle al balletto dei tamponi”.

Da sottolineare anche il dato dei decessi della Calabria secondo la nostra lente, che inesorabile passa in rassegna i dati generali, non può sfuggirci la polemica sui dati reali della Calabria che vede il Governatore Santelli al centro di accese polemiche con le Aziende Sanitarie Provinciali, alle quali ha intimato di non emettere più dati.

In Calabria (come accaduto in Puglia, in Campania e in Sicilia) sono arrivati con l’esodo dal nord di marzo migliaia di Calabresi fuori sede, rientri che la stessa Santelli ha cofermato. Ora, se ci soffermiamo sui dati dei contagiati e deceduti di Campania, Puglia e Sicilia, tali dati non combaciano assolutamente con i dati dei contagiati e deceduti calabresi. La Calabria che dovrebbe viaggiare sui numeri queste tre predette regioni, invece viaggia sui numeri di regioni come l’Umbria. Visto che abbiamo una testa per pensare e la facciamo funzionare, crediamo che è il caso di dire tana per la Calabria.

Regione per Regione

Lombardia 54.802 (+1388, +2,6%)
Emilia-Romagna 18.677 (+443, +2,4%)
Veneto 12.933 (+253, +4,2%)
Piemonte 14.522 (639, +4,6%)
Marche 4.955 (+96, +2)
Liguria 5.020 (+114, +2,3%)
Campania 3.344 (+76, +2,3%)
Toscana 6.552 (+173, +2,7%)
Sicilia 2.232 (+73, +3,4%)
Lazio 4.429 (+163, +3,8%)
Friuli-Venezia Giulia 2.299 (+81, +3,7%)
Abruzzo 1.931 (+72, +3,9%)
Puglia 2716 (+82, +3,1%)
Umbria 1.298 (+9, +0,7%)
Bolzano 1.903 (+68, +3,7%)
Calabria 874 (+15, +1,7%)
Sardegna 1026 (+51, +5,2%)
Valle d’Aosta 868 (+18, +2,1%)
Trento 2.708 (+106, +4,1%)
Molise 234 (+8, +3,5%)
Basilicata 303 (+6, +2%)

Intanto, la madre dei deficienti ė sempre incinta anche in tempo di pandemia.
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