Via Crucis 2020 sul Sagrato della Basilica di San Pietro

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La Libreria Editrice Vaticana ha reso disponibile gratuitamente on-line il testo in forma digitale della Via Crucis 2020 che sarà presieduta da Papa Francesco – non come di consueto al Colosseo – sul Sagrato della Basilica di San Pietro, in occasione del Venerdì Santo, 10 aprile 2020, che verrà trasmessa in mondovisione.

Per accedere al volume con il testo in formato PDF della Via Crucis del Santo Padre Francesco dell’Anno 2020: QUI. In copertina: Andrea di Buonaiuto da Firenze, Crocifissione con Maria, San Giovanni Evangelista e un frate domenicano (1370 – 1377), tempera e oro su tavola, Musei Vaticani.

Le meditazioni sono state preparate dalla cappellania della Casa di reclusione “Due Palazzi” di Padova. Quattordici persone hanno accolto l’invito del Santo Padre e preparato le meditazioni sulla Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, rendendola attuale nelle loro esistenze. Tra loro ci sono cinque persone detenute, una famiglia vittima per un reato di omicidio, la figlia di un uomo condannato all’ergastolo, un’educatrice del carcere, un magistrato di sorveglianza, la madre di una persona detenuta, una catechista, un frate volontario, un agente della Polizia penitenziaria e un sacerdote accusato e poi assolto definitivamente dalla giustizia dopo otto anni di processo ordinario.

Accompagnare Cristo sulla Via della Croce, con la voce rauca della gente che abita il mondo delle carceri, è l’occasione per assistere al prodigioso duello tra la Vita e la Morte, scoprendo come i fili del bene si intreccino inevitabilmente con i fili del male. Contemplare il Calvario da dietro le sbarre è credere che un’intera vita si possa giocare in pochi istanti, com’è accaduto al buon ladrone. Basterà riempire quegli attimi di verità: il pentimento per la colpa commessa, la convinzione che la morte non è per sempre, la certezza che Cristo è l’innocente ingiustamente deriso. Tutto è possibile a chi crede, perché anche nel buio delle carceri risuona l’annuncio pieno di speranza: «Nulla è impossibile a Dio» (Lc 1,37). Se qualcuno gli stringerà la mano, l’uomo che è stato capace del crimine più orrendo potrà essere il protagonista della risurrezione più inattesa. Certi che anche quando il male e la sofferenza vengono narrati si può lasciare spazio alla redenzione, riconoscendo in mezzo al male il dinamismo del bene e dargli spazio (cfr. Messaggio del Santo Padre per la Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali 2020). È così che la Via Crucis diventa una Via Lucis.

I testi, raccolti dal cappellano Don Marco Pozza e dalla volontaria Tatiana Mario, sono stati scritti in prima persona, ma si è scelto di non mettere il nome: chi ha partecipato a questa meditazione ha voluto prestare la sua voce a tutti coloro che, nel mondo, condividono la stessa condizione.

Stasera, nel silenzio delle prigioni, la voce di uno desidera diventare la voce di tutti.

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