Mons. Dal Cin: la Pasqua annuncio di Vita vera

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La Pasqua rappresenta per i cristiani il centro e il cuore di tutto l’anno liturgico, perché si tratta della festa più importante e che culminerà, successivamente, con la festività dell’Ascensione, 50 giorni dopo e la solennità della Pentecoste. Purtroppo, in questo periodo sconvolto dal coronavirus, la Settimana Santa e la Pasqua saranno seguite dai fedeli solo attraverso la televisione ed i social media.

A Loreto le funzioni della Settimana Santa saranno trasmesse in streaming e l’arcivescovo, mons. Fabio Dal Cin, delegato pontificio di Loreto, ha scritto una lettera per vivere la Pasqua: “Vi invito a non perdere né la fiducia né la speranza… Soprattutto in questo momento di prova… Mai come in questo anno abbiamo bisogno dell’annuncio di Vita vera, che rigeneri la nostra relazione, che immetta nuova vitalità e forza nei nostri cuori, che faccia rifiorire la speranza. Mai come quest’anno sentiamo l’urgenza di risorgere. Senza la Pasqua, senza la vittoria di Cristo sulla morte, non possiamo vivere… Fratelli e sorelle, viviamo questa Pasqua in comunione di fede”.    

In questo anno giubilare a mons. Dal Cin abbiamo chiesto di spiegare quale ragione ci può essere nell’affidarsi a Maria per combattere il coronavirus: “Sono convinto che in questo tempo il Signore ci dà una grazia speciale per poter vivere questo momento di disagio che investe tutta l’Italia e il mondo intero.

In un messaggio rivolta alla Prelatura e nello spirito del Giubileo ho invitato tutti a rivolgerci alla Vergine invocando la sua protezione con questa antica preghiera mariana: ‘Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta’.

San Bernardo ricorda che ‘non si è mai inteso al mondo che qualcuno sia ricorso alla Sua protezione, … e sia stato da Lei abbandonato’. Ricorriamo dunque a Lei con umiltà e fiducia! Invochiamo la sua protezione per le persone colpite dal virus, per quanti con spirito di abnegazione e di sacrificio stanno affrontando questa emergenza. Al suo abbraccio materno affidiamo i morti chiedendo il conforto per i loro familiari.

Lei, che ha conosciuto la fatica del vivere, è vicina a quanti sono provati dalle difficoltà dell’emergenza. Credo che sia importante per tutti vivere questa emergenza con i mezzi della grazia: la preghiera, il digiuno e l’amore  fraterno.  Se  vissuto nella preghiera, anche questo tempo potrà certamente far crescere la gratitudine e l’amore fraterno.

Questo tempo così ‘strano’, per quanto succede, diventa così un’occasione per ritornare a Dio, per andare all’essenziale e per recuperare l’importanza di essere uniti e più responsabili di sé stessi e degli altri, perché tutti siamo sulla stessa barca e collegati tra noi”.

Con le restrizioni a partecipare fisicamente ai riti quaresimali come poter vivere la Pasqua?

“Abbiamo appreso che la prefettura della Casa Pontificia ha programmato le celebrazioni del Triduo pasquale presiedute dal Santo Padre senza la presenza delle tante persone a cui siamo abituati in questo tempo forte di preghiera. Anche il Santuario di Loreto si è adattato a queste disposizioni.

Il Santuario di Loreto è sempre aperto ogni giorno dalle ore 7:00 alle ore 18:00, e la Santa Messa è trasmessa sia in Tv nelle frequenze di Telepace in digitale e su canale satellitare, che in streaming sul canale YouTube ‘Santa Casa Loreto’ e sul sito del santuario. Inoltre, in questi giorni grazie a questi mezzi nuovi della comunicazione arriviamo a tutte le case con il rosario alle ore 21:00 in streaming.

Le celebrazioni pasquali in conformità al Decreto della Congregazione per il culto divino e la Disciplina dei sacramenti del 25 marzo 2020 e degli Orientamenti della C.E.I. saranno senza concorso di popolo e in diretta sui nostri canali di streaming. Per aiutare a vivere i giorni della Pasqua in casa, la Pastorale Familiare del Santuario ha predisposto un Sussidio con alcuni suggerimenti pastorali per celebrare la Pasqua in casa, che si può scaricare dal sito internet www.santuarioloreto.it”.

Perché molti hanno puntato il dito di un castigo di Dio?

“Non è questo un castigo di Dio! Perché Dio non ci vuole fare del male. Le pareti di questa Santa Casa testimoniano l’amore di Dio che si è fatto uomo per fare casa con noi. Il Figlio di Dio è venuto ad abitare tra noi per condividere in tutto fuorché nel peccato la nostra condizione umana. E condivide con ciascuno di noi ciò che stiamo provando in questo momento.

Una prova che ci fa toccare con mano la nostra fragilità personale e sociale. Non siamo dei padreterni. Cristo è venuto nel mondo non per condannare, non per castigare, ma per salvare il mondo. Abbiamo bisogno di ripartire da Cristo Salvatore, ci dice questo tempo difficile che stiamo vivendo.

Partire da Cristo Signore per non lasciarci contagiare la testa e il cuore dai virus mortali dell’indifferenza, dell’egoismo, della corruzione e della superbia… Con Cristo Salvatore e con Maria nostra Madre, anche dall’esperienza che stiamo vivendo del contagio, possiamo imparare a stare nel disagio, nelle difficoltà, senza cadere nel panico.

Possiamo imparare ad abitare la realtà, per quanto estrema, cogliendo l’occasione di vivere realmente, rendendoci conto che siamo tutti collegati; che da soli non si va da nessuna parte; che solo cercando di fare il bene che possiamo fare, possiamo stare tutti un po’ meglio!” 

(Tratto da Aci Stampa)

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