Ambiguità ministeriale rischia di vanificare sacrifici compiuti finora. Ma non era il momento in cui ci chiedevano di non mollare?

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Con una nuova circolare del Viminale, il Governo-che-non-c’è cambia per l’ennesima volta le regole (con inevitabilmente una nuova auto-dichiarazione al seguito?) e le nuove disposizioni sulle passeggiate permesse vicino casa, fanno scoppiare la bufera. Una cosa gravissima, una scelta irresponsabile che ha scatenata l’ira delle Regioni Lombardia e Campania.

Il Ministero dell’Interno, a seguito di pressanti richieste di chiarimento – in previsione che nei prossimi giorni, con le belle giornate e dopo tanti giorni costretti in casa, si riversino in strada migliaia di genitori con i bambini – ha risposto con una circolare firmata dal Capo di gabinetto Matteo Piantedosi ai Prefetti, con ulteriori “chiarimenti” sui divieti di assembramento e spostamenti, per quanto riguarda le uscite consentite per i bambini. Per evitare interpretazioni troppo restrittive che nei giorni scorsi hanno portato a sanzioni anche di genitori che passeggiavano attorno a casa con i figli, la circolare dispone che “queste indicazioni vengano estese alle forze di Polizia quotidianamente impegnate nella ricerca di un giusto equilibrio tra l’attenta vigilanza sulla corretta osservanza delle misure e la ragionevole verifica dei singoli casi”.

Questa scellerata “apertura” ha provocato – giustamente – una dura reazione del Presidente della Campania Vincenzo De Luca e dell’Assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, accusando il Ministero dell’Interno di “irresponsabilità”.

Dal Viminale ribadiscono: “Nessuna apertura, solo dettagli interpretativi di un quadro normativo vigente. Uscire da casa deve sempre essere motivato”. E dunque, “è da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione”. E naturalmente, trattandosi di bambini che abitano nella stessa casa, non è prevista la distanza minima di un metro.
Precisando che l’attività motoria consentita non è solo quella prettamente sportiva, come lo jogging, ma anche una camminata per chi non può o non vuole correre è da annoverarsi come attività motoria.
“L’attività motoria generalmente consentita – precisa il testo – non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging)”. Possibile quindi, per chi non può o non vuole correre, a cominciare dagli anziani, camminare “in prossimità della propria abitazione” ma resta “non consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto ed accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici”.
Chiarendo ad esempio che, se in una struttura in cui coabitano persone come in una casa famiglia, esiste uno spazio all’aperto è consentito portarvi gli ospiti fermo restando però che le persone che vi accedono dall’esterno (dai familiari agli operatori ai fornitori) dovranno rispettare le distanze interpersonali e utilizzare mascherine e guanti.
Il Ministero dell’Interno dà il via libera anche ad alcuni movimenti che riguardano anziani e disabili accompagnati da persone che ne curano l’assistenza. Questo tipo di uscita “è riconducibile a motivazioni di necessità o salute”.

Insomma, si tratta di aperture, che non sono state prese bene, perché ritenute pericolose proprio nel momento in cui i contagi stanno rallentando. “Non è questo il momento di abbassare la guardia. La circolare diffusa dal Ministero dell’Interno rischia di creare un effetto psicologico devastante vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti finora”, ha affermato l’Assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, che aggiunge: “Il provvedimento ministeriale potrebbe essere inteso come un segnale di allentamento delle misure di contenimento assunte finora. Misure rigide, importanti, che hanno però consentito di contenere la curva dei contagi del Coronavirus. La luce in fondo al tunnel rischia di allontanarsi o di spegnersi del tutto nel momento in cui vengono trasmessi messaggi ambigui: l’indicazione utile per tutti deve essere quella di rimanere a casa, ancora per qualche settimana. Solo così riusciremo a sconfiggere questo nemico subdolo e invisibile“.

Dopo la diffusione delle nuove direttive ministeriali, anche il Governatore della Campania Vincenzo De Luca ha contestato con veemenza la scelta di allentare le restrizioni in prossimità del picco epidemico per le Regioni del Centro-Sud. De Luca ha espresso netto disappunto per la nuova circolare circa la possibilità di passeggiare in prossimità della propria abitazione ribadendo che, in Campania, continueranno a perdurare i divieti in seno all’ordinanza regionale. Dunque, ha ribadito il divieto assoluto di passeggiate e jogging in Campania: “Considero gravissimo il messaggio proveniente dal Ministero dell’interno, relativo alla possibilità di fare jogging e di passeggiare sotto casa. Si trasmette irresponsabilmente l’idea che l’epidemia è ormai alle nostre spalle. Si ignora tra l’altro, che vi sono realtà del paese dove sta arrivando solo ora l’ondata più forte di contagio. Si rischia, per una settimana di rilassamento anticipato, di provocare una impennata del contagio“.
De Luca non ha mai visto di buon occhio il modo in cui il Governo gestisce l’emergenza. A più riprese ha criticato duramente le misure ministeriali di contenimento per la diffusione del Sars-CoV-2. “Qui noi abbiamo avuto una comunicazione confusa anche da parte di organi del Governo nazionale. – ha dichiarato lo scorso 13 marzo – L’ordinanza prevede che chi non si adegua, cioè chi va in giro senza motivo, è passibile di tre mesi di carcere e di ammenda fino a 200 euro. Queste misure non vengono ancora messe in atto dalla polizia al momento, anzi abbiamo sentito comunicazioni sbagliate persino dal ministero dell’Interno, come quella secondo cui si può passeggiare a un metro di distanza l’uno dall’altro. Si tratta semplicemente di un’idiozia”.

È un fatto, ed è un fatto indiscutibile, sul quale si deve riflettere, che per gli animali e la loro passeggiata per i sacrosanti bisogni, che sono anche bisogni di “aria”, si è pensato immediatamente. In nessun Dpcm è stato messo in discussione e non si è mai pensato di privare di tale diritto un animale domestico. Tali pensieri e delicatezze per i “piccoli umani” sono arrivati dopo i diritti degli animali, molto dopo. Sono arrivati dopo settimane, rispetto ai bisogni sacrosanti degli animali.

In questo tempo di isolamento, che ci porta a riflettere, riflettiamo anche perché solo dopo settimane viene consentito a quel genitore, che prima usciva solo con il cane, di poter portare fuori insieme al cane anche il figlio piccolo. Riflettiamo, che di tempo ne abbiamo, alle contraddizioni, all’andare come in una processione danzante di Echernach (due passi in avanti e uno indietro), alle aperture, alle ambiguità, solo per iniziare. E una volta usciti da questo isolamento, usciamone migliori, migliori in ogni senso.

Di questo passo, il Sars-CoV-2 prende la cittadinanze italiano e la residenza in Italia, rigorosamente illuminato con il tricolore, ovviamente. E non andrà mai più via dall’Italia. Quindi, dovremo conviverci, perché ci governa è un governo-che-non-c’è. Andrà tutto bene, come no. Come mantra va molto bene. Ma solo per quello.

E guarda caso, che coincidenza. Dopo l’incontro di lunedì tra Conte e Bergoglio, subito inizia a cambiare qualcosa. E tant’altre “aperture” arriveranno ancora. Statene certi.

Non sono queste le misure restrittive, che consentiranno di contrastare, di contenere, di debellare il Coronavirus. E non lo sono per niente, solo per il fatto della radicata mentalità italiana, che a chi dai il dito si prende anche il braccio. Gli italiani hanno dimostrato scarsa educazione rispetto delle regole e giudizio. Basta pensare che sono state denunciate 272 persone positive al Sars-CoV-2 che hanno violato la quarantena. Neanche una denuncia penale per pandemia colposa e il rischio di 5 anni di carcere hanno spaventato i trasgressori.

Il noto giornalista sportivo Guido Meda, Capo di Sky Motorsport Channels sul suo profilo Facebook ha commentato: “I bambini fuori?! Ma non era il momento in cui ci chiedevano di non mollare? Occhio che qualunque cittadino medio è portato ad approfittare…”.

Purtroppo, in Italia appellarsi al buon senso non porta risultati, come si ė già visto. Dopo questa apertura del governo rivedremo intere famiglie per strada, perché il giro del palazzo di un genitore con un figlio, in Italia diventa tutta la famiglia mezza giornata in giro a zonzo…

Massimo D’Azeglio disse: “Abbiamo fatto l’Italia, ora dobbiamo fare gli Italiani”. E si conferma, che gli Italiani ancora non siamo riuscito a farli…

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