Secondo cardinale positivo al Sars-CoV-2: Cardinale Philippe Ouédraogo del Burkina Faso – Postilla: il tempo del mondo
Con una nota di ieri, 30 marzo indirizzato ai parroci e responsabili dell’Arcidiocesi di Ouagadougou, il Vicario Generale, Padre Alfred Ouédraogo ha informato che l’Arcivescovo Metropolita di Ouagadougou e Presidente della Conferenza episcopale del Burkina Faso-Niger, il Cardinale Philippe Nakellentuba Ouédraogo (Konéan, 25 gennaio 1945) è stato testato positivo al Sars-CoV-2. Come si apprende da Africa.la-croix.com, è stato lo stesso Cardinale Quédraogo che ha voluto che questa informazione fosse reso pubblico e ha chiesto a tutti di pregare per lui, gli altri malati di Covid-19 e quelli che li curano. Il porporato è ricoverato nella clinica Les Genêts.
L’Arcivescovo di Ouagadougou è il secondo vescovo del Burkina Faso (il primo era (Mons. Séraphin François Rouamba, Arcivescovo emerito di Koupela) e il secondo cardinale di Santa Romana Chiesa che si ammala di Covid-19, dopo il Vicario Generale della Diocesi di Roma, ricoverato ieri al Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma.
Covid-19 e il Collegio cardinalizio
1 – Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale della Diocesi di Roma – positivo al tampone e ricoverato al Gemelli (30.03.2020)
2 – Cardinale Philippe Ouédraogo, Arcivescovo di Ouagadougou e Presidente della Conferenza episcopale del Burkina Faso-Niger – positivo al tampone e ricoverato nella clinica Les Genêts (31.03.2020)
Postilla
Il tempo del mondo
Sarebbe bello che l’essere umano imparasse la lezione.
Sperando che questa sia solo una lezione sarebbe bello.
Sperando che il mondo c’avesse solo tirato per la giacca un po’ forte da farci fermare, per farci pensare che è necessario fermarsi e staccare davvero la spina, girando la chiave del motore su off.
Sarebbe bello che l’essere umano, avendo imparato la lezione, istituisse annualmente uno stop di tutte le attività “non essenziali”. Perché c’è il tempo del fare, ma è necessario avere anche il tempo del “non fare”, perché è fondamentale anche quello.
Sarebbe davvero bello, che fosse istituito il tempo del mondo, per fermarci tutti insieme, perché questo tempo sia anche il nostro ma soprattutto “Il tempo del mondo”.
Lo staff del “Blog dell’Editore”
31 marzo 2020
