Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica volta a contrastare disinformazione e false notizie che imperversano nocivamente – Introduzione

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La situazione della pandemia Sars-CoV-2 in Italia alle ore 18.00 del 24 marzo 2020 : contagiati 69.176, attualmente positivi 54.030, deceduti 6.820, guariti 8.326, in isolamento domiciliare 28.697, ricoverati con sintomi 21.937, in terapia intensiva 3.396.

Però, attenzione. Questo sono soltanto i numeri ufficiali, forniti dal Dipartimenti della Protezione Civile e il Ministero della Sanità. Per ammissione dello stesso Capo del Dipartimento del DPC e Commissario del Governo per l’Emergenza Coronavirus, Angelo Borrelli, in un’intervista a Corrado Zunino per la Repubblica del 23 marzo 2020, i contagiati reali sono 10 volte di più del numero ufficiale, quindi ammonterebbe attualmente a circa 700 mila (quindi, stiamo andando verso 1 milione di contagiati, solo in Italia).

Ciononostante, con la sua faccia di bronzo [*] il “capo” Borrelli prosegue imperturbato, come il “dictator” Conte con la sua faccia tosta come il sedere [**], nel giornaliero/notturno “balconazo” [Cf. mio articolo di ieri sera: Le verità dietro i balconazo del dictator Conte. Borelli show in TV: in Italia 700.000 contagiati (10 volte di più dei 69.176 ufficiali)].

Non se ne può più di aprire i social e leggere innumerevoli post di gente che da i numeri a caso senza verificarli o rapportarli ad un denominatore comune, per non parlare dei mezzi di comunicazione sociale che sparano alla cieca.

Sono felice di poter contribuire a contrastare la desinformazione e la diffusione di false notizie, ancora più nocive del Coronavirus stesso. E, quindi, riporto volentieri in questa mia rubrica la disamina obiettiva confortata dalla bibliografia scientifica, di alcuni ricercatori calabresi, reggini doc, compagni di classe al liceo classico Tommaso Campanella di Reggio Calabria: Antonino Napoleone, Ricercatore presso la Uppsala University; Domenico Gangemi, Medico in formazione specialistica presso gli Istituti Clinici Scientifici Maugeri di Pavia; Giuseppe Scarlata, Biologo in formazione specialistica in Microbiologia e Virologia presso il Policlinico Universitario Mater Domini di Catanzaro.

Per il momento ho ricevuto – tramite un medico calabrese, mio confratelli del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio – due contributi, che rappresentano i risultati degli indagini accurati sul nuovo Coronavirus Sars-CoV-2, in riferimento ai “casi asintomatici e periodo d’incubazione” e alla “persistenza del virus nell’ambiente e sulle superfici”.

Condividendo queste informazioni, spero che si faccia anche uno studio sull’età media dei morti in Italia (83 anni per le donne e 79 gli uomini), di cui la stragrande maggioranza con patologie gravi pregresse, secondo gli studi epidemiologici dell’Istituto Superiore della Sanità.

Introducendo il primo articolo sul suo profilo Facebook, Dott. Antonino Napoleone scrive: “In uno dei momenti più critici della storia della nostra Repubblica a livello economico, sociale e sanitario mi sento in dovere, in qualità di cittadino di Reggio Calabria, cittadino Italiano e cittadino Europeo di contribuire condividendo i miei studi e le mie ricerche scientifiche con i miei contatti. Proverò ad essere di sostegno tramite una divulgazione scientifica volta a contrastare disinformazione e false notizie che imperversano nocivamente”.

[*] In tempi “normali”, questo articolo avrebbe fornito – in modo elegante, indirettamente – lo spunto per la “parola del giorni per oggi”. In questo tempo di Coronavirus, lo aggiungo in modo diretto.
Quindi, cosa significa l’espressione “avere la faccia di bronzo“?
Innanzitutto, vediamo cosa è il “bronzo”. Il bronzo è una lega di metalli, il rame e lo stagno, che si sono fondati tra loro.
Ma quando si usa espressione “faccia di bronzo”, non ci si riferisce alla composizione fisica della faccia, cioè del viso delle persone. Invece, si ci riferisce ad una qualità morale, ad una caratteristica umana, ad un aspetto relativo al comportamento.
Dunque, chi sono le persone che hanno la “faccia di bronzo”?
Si tratta delle persone che possiamo anche chiamare sfrontate, spudorate, sfacciate, capaci di azioni riprovevoli senza rimorsi, che non si vergognano di nulla e non arrossiscono mai, proprio come se fosse di metallo, come se fosse di bronzo, resistente alla corrosione. Se una persona ha la faccia di bronzo allora questa persona è capace a mantenere inalterata una espressione facciale anche in circostanze particolari, circostanze in cui normalmente una persona diventa rossa, cioè arrossisce, oppure si vergogna per aver fatto qualcosa di moralmente non accettabile. Insomma, in situazioni difficili, poche persone riescono a rimanere del tutto impassibili, specie quando ci sono delle colpe, quando si è colpevoli di qualcosa, quando si è fatto qualcosa di sbagliato e per cui ci si dovrebbe pentire, o quantomeno vergognare.
Le persone che hanno la faccia di bronzo sono persone sfacciate, cioè senza faccia, prive di faccia. Queste persone sono “spudorate“, cioè senza pudore, senza vergogna, senza ritegno. Queste persone sono “sfrontate”, cioè senza fronte. La sfrontatezza è atteggiamento o comportamento insolente, impudente. Quando si dice: “Quella persona è di una sfrontatezza incredibile“, si sta parlando di persone spudorate, sfacciate, senza vergogna, senza pudore, senza faccia. Chi ha la faccia di bronzo quindi ha il coraggio di fare delle cose che sono moralmente inaccettabili e di farle con una naturalezza sconcertante, con una naturalezza che sembra strana agli occhi delle persone normali. “Ma guarda che faccia di bronzo!” è la frase che viene spontanea di fronte a queste persone.
Le parole sfrontatezza, spudoratezza e sfacciataggine, iniziano tutte con la “s” e questo si fa spesso quando si vuole indicare la mancanza di qualcosa. In questo caso quello che manca è il pudore (le persone spudorate), la fronte (le persone sfrontate) e la faccia (le persone sfacciate). Il senso è sempre negativo ovviamente. Si tratta di apprezzamenti, di giudizi rivolti a persone che stupiscono in negativo per come reagiscono in specifiche circostanze. Si vuole pertanto comunicare una qualità morale negativa.
Nelle espressioni idiomatiche si usano spesso le preposizioni semplici. Ognuna ovviamente ha le sue caratteristiche. Poi ce ne sono moltissime di espressioni che contengono la parola “faccia”. Vediamo ad esempio che l’espressione “avere una faccia da schiaffi”. La faccia da schiaffi è una faccia che merita schiaffi, una faccia che merita di essere schiaffeggiata.
La “faccia tosta” è la stessa cosa della “faccia di bronzo“. E si sta sempre parlando di persone sfrontate, sfacciate.
Infine, c’è grande differenza tra vergogna e pudore. Un ladro ad esempio potrebbe pentirsi di aver rubato e provare vergogna: il ladro si vergogna, prova vergogna per aver rubato. Allo stesso modo un politico corrotto si può pentire, anche lui, potrebbe provare vergogna per il suo passato da corrotto. Questo non accade mai nella realtà ma sarebbe sicuramente una buona cosa se ogni tanto accadesse. In tali rarissimi casi il politico, come il ladro, prima di pentirsi non ammette naturalmente le sue ruberie. Non ammette di aver rubato prima del pentimento. Nega sempre, anche di fronte all’evidenza, anche cioè quando è evidente: e ci vuole una bella faccia tosta sicuramente per negare anche davanti all’evidenza. Ci vuole una bella faccia di bronzo. Poi il politico si pente, ammette di aver sbagliato e si vergogna del suo passato. Non posso certamente dire che prova pudore del suo passato.
La sfrontatezza anch’esso è un termine simile, ma essere una persona sfrontata è peggio che avere semplicemente una faccia di bronzo. Il comportamento di una persona sfrontata è non solo sfacciato, ma è anche irriverente e insolente poiché si manca di rispetto alle persone. È anche un atteggiamento arrogante, perché esprime un senso di superiorità nei confronti del prossimo. Lo sfrontato è arrogante perché non tiene in nessun conto di suggerimenti, proposte o richieste che arrivano dalle altre persone. E questa arroganza si manifesta con un costante disdegno e con una irritante altezzosità. Una persona sfrontata pertanto è anche altezzosa, una persona cioè boriosa, piena di boria e presunzione, specialmente nei rapporti sociali, nelle relazioni con le altre persone: “io sono meglio degli altri!”.

[**] L’espressione “avere la faccia come il sedere” oppure “avere la faccia come il culo“, è un modo sgarbato, maleducato ed anche offensivo. La parola “culo” rappresenta il sedere, anche se è una parolaccia usata in molti modi diversi nella lingua italiana.


Fonte [*] e [**]: Italianosemplicemente.com

A seguire:

1 – Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 1: Casi asintomatici e periodo d’incubazione
2 – Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 2: Persistenza del virus nell’ambiente e sulle superfici
3 – Sars-CoV-2. Divulgazione scientifica – Parte 3: Genesi e sviluppo di zoonosi che diventano pandemie. Dipendono solo da noi

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