Covid-19: a Sassari mons. Saba chiede la protezione della Madonna delle Grazie

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Sono 421 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza: è quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale; i pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 99, di cui 19 in terapia intensiva, mentre 296 sono le persone in isolamento domiciliare. Sul territorio, dei 421 casi positivi complessivamente accertati, 64 sono stati registrati a Cagliari, 15 nel Sud Sardegna, 7 a Oristano, 26  a Nuoro e 309 a Sassari.

Quindi la provincia di Sassari è la più colpita e sin dall’inizio dell’emergenza l’arcivescovo di Sassari, mons. Gian Franco Saba, ha espresso forte l’indicazione a non interrompere in diocesi alcuna iniziativa rivolta alla cura dei più fragili e deboli, ma di integrare creativamente le prassi consolidate con ulteriori forme di ‘prossimità’, attraverso un responsabile spirito di carità:

“Le realtà diocesane che quotidianamente garantiscono servizi di cura e assistenza alle persone non tralascino l’esercizio della carità, della prossimità gli uni verso gli altri, anzi vivano come tempo di carità quaresimale tutte quelle forme di vicinanza e servizio. Gli operatori pastorali ricorrano alla ‘fantasia della carità’ per venire incontro ai disagi psicologici, spirituali e materiali che l’attuale situazione può comportare…

La Chiesa diocesana non è chiamata ad interrompere il ministero della carità, del servizio verso l’altro, attraverso forme intelligenti di carità… la stessa Caritas continuerà a portare avanti ogni azione secondo le modalità più appropriate”.

Da queste indicazioni la caritas diocesana ha garantito la continuità della distribuzione dei pasti alla mensa e l’orario di accoglienza agli ostelli ed ai dormitori è stato ampliato all’intera giornata, per consentire agli ospiti di soggiornarvi continuativamente ed evitare la mobilità per le strade; mentre le parrocchie stanno provvedendo alla fornitura di beni di prima necessità, direttamente a domicilio o per appuntamento.

Intanto mercoledì 18 marzo mons. Saba ha annunciato la traslazione straordinaria della Madonna delle Grazie, dal santuario in cui è venerata alla cattedrale di san Nicola: “Vista e considerata la situazione attuale di straordinaria emergenza, a conclusione di questa Eucaristia, facendomi interprete delle molteplici richieste che ho ricevuto dai fedeli laici e dai sacerdoti, desidero comunicare proprio da questo luogo simbolico che da domenica 22 marzo il simulacro della Madonna delle Grazie sarà solennemente collocato in forma straordinaria nella Cattedrale”.

Quindi, a distanza di 77 anni, si ripete la traslazione straordinaria del simulacro della Vergine: “A tal fine stabilisco, in via del tutto eccezionale, che il Miracoloso Simulacro della Beata Vergine delle Grazie custodito presso il Santuario a Lei dedicato, venga traslato nella Chiesa Cattedrale in data 22 marzo 2020, dove resterà esposto alla venerazione dei fedeli, seppur dalle loro case, affinché sia celebrato un solenne novenario, al fine di recuperare la salute dello spirito e del corpo ed accrescere e rinsaldare, attraverso Maria, i vincoli che nella fede, speranza e carità ci edificano come Popolo di Dio… Così nella Chiesa Cattedrale tutte le case potranno sostare, anche tramite i mezzi di comunicazione, con Maria alla presenza di Dio per conoscerlo meglio, per scoprire più profondamente il significato della sua presenza e il mistero della sua persona.

Maria pregherà con noi e per noi mostrandosi ancora una volta Madre del Popolo, una Madre presente, che accompagna il nostro cammino con la fede nella Parola, che ci aiuta a vivere i tempi del silenzio e del dolore meditando nel cuore la Parola del Figlio suo, che sostiene l’audacia di chi si lascia coinvolgere nel silenzio umile; che sostiene la forza della perseveranza in ogni situazione di dolore e di fatica per superare la tentazione della debolezza di fronte al senso del limite, che invoca la pace dello Spirito avendo sperimentato come noi il turbamento, le domande, l’affidamento totale alla Misericordia di Dio”.

Nel frattempo lunedì 23 marzo l’arcidiocesi di Sassari, in collaborazione con la Fondazione Accademia ‘Casa di Popoli, Culture e Religioni’ ha indetto il concorso ‘Io resto a casa e… faccio il bene’, rivolto a minori, adolescenti, giovani e famiglie della diocesi.

L’idea del concorso nasce prendendo spunto delle tante iniziative che questa emergenza ha visto rivolgere ai bambini e alle famiglie dell’intero territorio nazionale. A partire dalla lettera pastorale di mons. Gian Franco Saba dal titolo ‘Il bene interpella e rigenera’, il concorso ha l’obiettivo di stimolare la creatività di bambini, giovani e adulti verso l’espressione delle proprie idee ed emozioni e di sensibilizzare verso le relazioni interpersonali e sociali con particolare attenzione alla cura dell’altro.

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