Da oggi, divieto di spostamenti tra comuni. Finalmente pugno duro. Conferma idee non tanto strampalate

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Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus Sars-CoV-2 sul territorio nazionale i casi totali in Italia alle ore 18.00 di oggi 22 marzo 2020 sono 59.138. I deceduti sono 5.476 e 46.638 persone risultano positive al virus. Le persone guarite sono 7024.I pazienti ricoverati con sintomi sono 19.846, in terapia intensiva 3.009, mentre 23.783 si trovano in isolamento domiciliare.

Da oggi, su tutto il territorio nazionale, è fatto divieto a tutte le persone di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano. Uniche eccezioni: comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.
Sono le prescrizioni contenute nell’ordinanza adottata congiuntamente dai ministri della Salute Roberto Speranza e dell’Interno Luciana Lamorgese che, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Sars-CoV-2, sarà efficace fino all’entrata in vigore di un nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di cui all’articolo 3 del decreto legge 23 febbraio 2020, n.6.

L’Ordinanza Salute-Interni per evitare flussi di persone è stata pubblicata alle ore 17.29 di oggi sul sito del Ministero dell’Interno: QUI.

Ha commentato con un post su Facebook il Governatore della Calabria Jole Santelli; «Sono felice che il governo abbia compreso le preoccupazioni del Sud ed abbia cercato di porvi rimedio varando un’ordinanza del ministero dell’Interno e della Salute che vieta a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi in un comune diverso da quello in cui si trovano, quindi di evitare “fughe verso Sud”. La Calabria aveva necessità di risposte concrete per evitare nuovi contagi. Ringrazio il Presidente Tajani ed i colleghi parlamentari e consiglieri regionali che ieri ed oggi hanno fatto ‘squadra Calabria’ per raggiungere il risultato. Ringrazio il Ministro Lamorgese ed il Ministro Speranza che hanno subito compreso la gravità delle nostre preoccupazioni. Si tratta di una vittoria per la Calabria, ma anche per tutto il Sud Italia che rischiava di dover fronteggiare una nuova ondata di arrivi che avrebbe reso più critica la situazione attuale».

Conferme delle idee non tanto strampalate formulate in questa rubrica “Blog dell’Editore”.

Era prevedibile, che i provvedimenti decisi ieri del Presidente del Consiglio dei ministri, con la chiusura della fabbriche, sarebbero diventati l’ennesimo errore del governo.
E i Governatori della Calabria, della Sicilia e della Campania l’avevano ben capito. Immediatamente hanno messo in atto dei tentativi disperati, per scongiurare l’apocalisse regionale, dopo le decisioni strampalate di chi ci “governa”. Cioè, per evitare che succedesse nuovamente, più devastante ancora.

Il Governatore della Calabria Jole Santelli aveva paura, giustamente, che dopo gli studenti, ora che Giuseppe Conte ha chiuso le fabbriche – sarebbero scesi al sud gli operai. E saranno altre 100.000 persone… Quindi, poco dopo mezzanotte ha firmato una ordinanza che prevede, con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020, il divieto di ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio regionale. Si potrà entrare o uscire dalla Calabria solo per spostamenti derivanti da comprovate esigenze lavorative legate all’offerta di servizi essenziali oppure per gravi motivi di salute. Ai trasgressori, alla luce della potenziale esposizione al contagio, si applica la misura immediata della quarantena obbligatoria per 14 giorni.
Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, seguendo a ruota il Governatore della Calabria, questa mattina ha fatto sapere che ha avuto un colloquio con Giuseppe Conte, al quale ha sollecitato l’adozione di misure drastiche per bloccare il prevedibile flusso di cittadini di ritorno al Sud e in Campania per la chiusura di attività produttive. Il Presidente Conte aveva rassicurato che il Governo stava affrontando questa problematica per le decisioni di merito (che sono arrivato con l’Ordinanza Salute-Interni.
Anche il Governatore della Sicilia Nello Musumeci aveva scelto la via dell’ isolamento per l’isola: controlli a Messina su chi sbarca dai traghetti e un netta riduzione dei voli da e per Catania per limitare i viaggi alle sole situazioni di urgenza e improrogabile necessità.
In realtà, con il Dpcm del 9 marzo, sulla carta c’era già il divieto di spostamento se non per i tre motivi noti. Il problema è stato creato dal fatto che si poteva raggiungere la propria abitazione, quindi gli studenti potevano tornarsene a casa e si poteva raggiungere la seconda casa. E molti hanno la residenza al sud, al paese d’origine e il domicilio al nord, dove lavorano. Con l’esperienza dell’esodo degli studenti, ora evitare l’esodo degli operai dopo la chiusura delle fabbriche.
Con le disposizioni governative di oggi vengono coordinate su scala nazionale le azioni delle Regioni sul campo. Quindi autostrade, bus, treni, aerei, cammelli, mongolfiere e dromedari tutti vengono fermati e chiusi tutti i servizi di trasporto delle persone che viaggiano fuori dai confini dei comuni.

Articolo di ieri sera: Sars-CoV-2 non si combatte con caos e rassicurazioni. Siamo in guerra. Servono le FF.AA. italiane. Subito

”Questi in fila al Caronte non sono in fuga vero? Perché a giudicare da dove sono posizionati fino agli imbarchi saranno centinaia di auto piene di persone…” (Cit.).

A Milano sono state respinti alla Stazione Centrale i viaggiatori diretti al Sud e alla Stazione di Napoli Centrale controlli su tutti quelli che provengono dal Nord
Qualcuno ha anche pianto alla Stazione Centrale di Milano, quando si è visto respingere alla partenza dei treni diretti a Salerno e Napoli, ai controlli diventati più stringenti dopo le recenti direttive che limitano gli spostamenti. I passeggeri, non molti alle partenze, sono stati sottoposti a rigorose e approfondite verifiche dell’autocerticazione e dei documenti e anche a quelli della temperatura corporea. Una decina, complessivamente, quelli che non avevano i requisiti.
Controlli straordinari sono in corso anche alla stazione ferroviaria di Napoli Centrale sui passeggeri in arrivo dal Nord. Tre, in particolare, i convogli all’attenzione degli agenti di polizia ferroviaria che si avvalgono dell’assistenza di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), della Protezione Civile Regionale e della Federazione dei medici di medicina generale. Si tratta dei treni ad altra velocità Torino-Napoli arrivato alle 15.03; del Venezia-Napoli arrivato alle 15.48; del Milano-Salerno arrivato alle 22.12. Il personale della Polfer si è occupato di verificare la sussistenza dei motivi che giustificano lo spostamento e la rispondenza delle certificazioni presentate. Personale di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) ha effettuato la misurazione della temperatura corporea dei passeggeri mediante il termoscanner, dirottando verso i medici presenti in stazione quelli che hanno fatto registrare una temperatura corporea superiore ai 37,3 ̊C.

Una misura degna di una democrazia. Necessario il tampone a tutti, necessario per scovare gli asintomatici. Comunque #iorestoacasa anche se potessi uscire #ilvirusnonmifrega

Casa per casa.. A tapeto… Continuano le idee poi non tanto strampalate. Anzi, per nulla strampalate, ogni giorno trovo conferme nei commenti di figure istituzionali alle idee espresse in questa mia rubrica “Blog dell’Editore” dei giorni scorsi.

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