Il papa affida il popolo alla protezione di san Giuseppe

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‘Cari fratelli e sorelle, stasera alle ore 21.00, uniamoci spiritualmente nella preghiera del Santo Rosario per tutta l’Italia. Maria, salute degli infermi, e San Giuseppe, uomo di fede, intercedano per noi!’: a questo tweet mattutino di papa Francesco la popolazione italiana ha risposto illuminando con lumini i propri balconi e finestre, addobbate con un drappo bianco per mettersi sotto la protezione della Santa Famiglia: uno ‘spettacolo’ a colpo d’occhio nelle città stranamente silenziose e svuotate dal dolore dei propri familiari deceduti, che è ‘indicazione di cammino’.

Prima dei  ‘Misteri della luce’ del rosario papa Francesco si è unito alla preghiera della Cei per la salute dell’Italia: “In questa situazione inedita, in cui tutto sembra vacillare, aiutiamoci a restare saldi in ciò che conta davvero. E’ un’indicazione di cammino che ritrovo in tante lettere dei vostri Pastori che, nel condividere un momento così drammatico, cercano di sostenere con la loro parola la vostra speranza e la vostra fede”.

Nel videomessaggio il papa ha sottolineato che il Rosario è la preghiera degli ‘umili’ che contemplano il mistero di Dio: “La preghiera del Rosario è la preghiera degli umili e dei santi che, nei suoi misteri, con Maria contemplano la vita di Gesù, volto misericordioso del Padre. E quanto bisogno abbiamo tutti di essere davvero consolati, di sentirci avvolti dalla sua presenza d’amore!”

Questa situazione particolare è un invito ad esercitare le ‘virtù’ cristiane: “La verità di questa esperienza si misura nella relazione con gli altri, che in questo momento coincidono con i familiari più stretti: facciamoci prossimo l’uno dell’altro, esercitando noi per primi la carità, la comprensione, la pazienza, il perdono. Per necessità i nostri spazi possono essersi ristretti alle pareti di casa, ma abbiate un cuore più grande, dove l’altro possa sempre trovare disponibilità e accoglienza”.

Ha affidato il popolo italiano alla ‘custodia’ di san Giuseppe: “Questa sera preghiamo uniti, affidandoci all’intercessione di san Giuseppe, custode della Sacra Famiglia, custode di ogni nostra famiglia. Anche il falegname di Nazareth ha conosciuto la precarietà e l’amarezza, la preoccupazione per il domani; ma ha saputo camminare al buio di certi momenti, lasciandosi guidare sempre senza riserve dalla volontà di Dio”.

Nell’invocazione al padre ‘putativo’ di Dio papa Francesco ha chiesto protezione e sostegno: “Proteggi, Santo Custode, questo nostro Paese. Illumina i responsabili del bene comune, perché sappiano, come te, prendersi cura delle persone affidate alla loro responsabilità.

Dona l’intelligenza della scienza a quanti ricercano mezzi adeguati per la salute e il bene fisico dei fratelli. Sostieni chi si spende per i bisognosi: i volontari, gli infermieri, i medici, che sono in prima linea nel curare i malati, anche a costo della propria incolumità.

Benedici, San Giuseppe, la Chiesa: a partire dai suoi ministri, rendila segno e strumento della tua luce e della tua bontà. Accompagna, San Giuseppe, le famiglie: con il tuo silenzio orante, costruisci l’armonia tra i genitori e i figli, in modo particolare i più piccoli.

Preserva gli anziani dalla solitudine: fa’ che nessuno sia lasciato nella disperazione dell’abbandono e dello scoraggiamento. Consola chi è più fragile, incoraggia chi vacilla, intercedi per i poveri. Con la Vergine Madre, supplica il Signore perché liberi il mondo da ogni forma di pandemia”.

Ed in questo giorno particolare anche il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio al papa in occasione del 7^ anniversario dell’inizio del pontificato: “Tale ricorrenza coincide quest’anno con un periodo di speciale prova per la diffusione globale del coronavirus Covid-19.

In un contesto drammaticamente segnato dalla pandemia la comunità internazionale trova nella Sua illuminante Missione Pastorale e nella Sua viva e paterna testimonianza dei più alti valori evangelici un pressante invito a riscoprire le ragioni della collaborazione e della solidarietà tra gli stati e tra i popoli, in adesione all’esigente messaggio di attenzione ai più vulnerabili che Vostra Santità propone con instancabile determinazione all’umanità tutta…

L’Italia, oggi impegnata a fronteggiare circostanze eccezionali, sa di poter guardare sempre con fiducia e gratitudine alla sollecitudine particolare del Suo primate”.

Intanto, secondo la Protezione Civile, il numero di vittime in Italia per Coronavirus ha superato quelle complessive della Cina: sono 3.405 i morti; in Cina le vittime registrate finora sono 3.245. Quindi sono complessivamente 33.190 i malati di coronavirus in Italia, mentre il numero complessivo dei contagiati (comprese vittime e guariti) ha raggiunto 41.035 e 4.440 le persone guarite dopo aver contratto il coronavirus.

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