Il card. Bagnasco affida Genova a Maria

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Nella prima domenica di Quaresima l’arcivescovo di Genova, card. Angelo Bagnasco, aveva invitato i fedeli a non cedere alle tentazioni, ma ad adorare solo Dio, comprendendo che l’uomo non può essere padrone di se stesso: “L’uomo moderno è continuamente tentato di porre se stesso al primo posto, di sostituire Dio con il proprio io, pensando così di essere veramente libero, padrone di sè, creatore della propria vita, lanciato in una prospettiva di continuo progresso e di conquista dell’universo”.

Ed ha ricordato che occorre adorare Dio: “Adorare Dio significa lasciarci amare, servirLo vuol dire lasciarci salvare, seguirLo è gioia e pace. Se non ci lasciamo ingannare dalla cronaca che porta a galla la schiuma del male, scopriamo che la vita brulica di bene, che ovunque esiste un popolo che tira i giorni con dignità, che lavora onestamente, che ama nella fedeltà, che conosce il sacrificio, che si dedica ai figli, agli anziani e ai malati; che fa spazio a chi ha bisogno.

E’ un popolo di persone semplici e sagge, che sono eroiche senza saperlo, che non fanno cronaca ma che edificano la storia. Non vogliamo abituarci al bene. A Gesù, volto di Dio e icona dell’umanità vera, volgiamo fisso lo sguardo del cuore, affidando a Lui, per le mani della Santa Vergine, noi stessi, i nostri cari, le famiglie e i giovani, i malati e gli anziani; affidiamo con affetto la Chiesa e il nostro amato Paese”.

Ha anche scritto una lettera ai sacerdoti chiedendo vicinanza ai fedeli nel rispetto delle indicazioni delle Autorità civili: “La Messa quotidiana, celebrata privatamente a porte chiuse, sia il luogo della carità pastorale che è il cuore della nostra spiritualità essendo, la Celebrazione eucaristica, il primo e più grande atto d’amore per il mondo. Nel Santo Sacrificio adoriamo la reale Presenza, e si compie il convito del Popolo di Dio a cui tutti gli uomini, nella fede, sono chiamati”.

Quindi ha invitato i sacerdoti a coltivare più intensamente la propria vita spirituale: “Sia questo tempo occasione per coltivare maggiormente la nostra vita spirituale con la preghiera personale, l’adorazione, la Parola di Dio, lo studio, il rosario, la direzione spirituale. Quando siamo con Dio, non siamo mai soli: basta aprirGli il cuore e chiederGli di entrare come è accaduto ad Emmaus…

Sono certo che, come l’antico Israele, usciremo da questo tratto di deserto più solidi nella fede, più affidati al Signore che guida nonostante le insidie, più uniti nel presbiterio, più pazienti nelle avversità, più generosi nel ministero, più gioiosi di essere preti”.

Lo stesso arcivescovo, insieme al card. Jean-Claude Hollerich, rispettivamente Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) e Presidente della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (COMECE), avevano a Dio una preghiera comune, chiedendo di dare sollievo ai malati:

“Dio Padre, Creatore del mondo, onnipotente e misericordioso, che per amore nostro hai inviato tuo Figlio al mondo come medico delle anime e dei corpi, guarda ai tuoi figli che in questo difficile momento di sconcerto e smarrimento in molte regioni di Europa e del mondo si rivolgono a Te cercando forza, salvezza e sollievo, liberaci dalla malattia e dalla paura, guarisci i nostri malati, conforta i loro familiari, dà saggezza  ai nostri governanti, energia e ricompensa a medici, infermieri e volontari, vita eterna ai defunti. Non abbandonarci nel momento della prova ma liberaci da ogni male. Te lo chiediamo a Te, che con il Figlio e lo Spirito Santo, vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. Santa Maria, madre della salute e della speranza, prega per noi!”.

Nel frattempo Genova si prepara a festeggiare la solennità dell’Annunciazione della Beata Vergine Maria, e, per Genova, anniversario della proclamazione (ad opera del Senato della Repubblica) di Maria Regina della città (1637) con la novena iniziata lunedì 16 marzo attraverso una preghiera dell’arcivescovo alla Madre della salute:

“Dio Padre, Creatore del mondo, onnipotente e misericordioso, che per amore nostro hai inviato tuo Figlio come medico delle anime e dei corpi, guarda ai tuoi figli che, in questo difficile momento di sconcerto e smarrimento in molte regioni di Europa e del mondo, si rivolgono a Te cercando forza, salvezza e sollievo, liberaci dalla malattia e dalla paura, guarisci i nostri malati, conforta i loro familiari, dà saggezza ai nostri governanti, energia e ricompensa a medici, infermieri e volontari, vita eterna ai defunti.

 Non abbandonarci nel momento della prova, ma liberaci da ogni male. Lo chiediamo a Te che, con il Figlio e lo Spirito Santo, vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. Maria, Madre della salute e della speranza, Regina di Genova prega per noi!”

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