La riapertura della Real Cappella dei Borbone a Santa Chiara

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Come ho già riferito oggi in diversi articoli (link in fondo), ieri 9 marzo 2020 alle ore 10.30 ho partecipato alla cerimonia di riapertura della Real Cappella dei Borbone nel Complesso monumentale di Santa Chiara in Napoli, ritornato agli antichi splendori dopo i lavori di restauro storico-artistico e conservazione architettonica, eseguiti con scrupolo e competenza dalla Daphne Restauri s.r.l., con restauratori e maestranze, che furono commissionati dalla Real Commissione per l’Italia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

Era la prima volta – dopo la visita medica che avevo effettuato presso la Direzione Sanità ed Igiene dello Stato della Città del Vaticano il 20 novembre 2020, che ho fatto un viaggio “fuori porto” e penso che sarà per parecchio tempo anche l’ultimo.

La cerimonia di riapertura della Real Cappella dei Borbone al culto dei numerosi fedeli devoti della Beata Regina Maria Cristina e per l’omaggio dei napoletani alle spoglie degli augusti sovrani del Regno delle Due Sicilie e dei loro familiari, si è svolta con discrezione ed elegante sobrietà – come peraltro è nello lo stile della Casa Reale di Borbone delle Due Sicilie e del nostro Sacro Militare Ordine Costantiniano, sotto il Gran Magistero del Duca di Calabria – in una Basilica di Santa Chiara chiusa al pubblico (attivi nei dintorni delle squadre di sanificazione).

La consegna di riservatezza non era dovuta all’emergenza Sars-Cov-19 (visto che la cerimonia era programmata già da tempo), ma è stato certamente provvidenziale, visto il momento contingente. Vorrei sottolineare (per evitare critiche inconsulte), che non sono state violate delle norme sanitarie: non si è trattato di un assembramento, non si è “banchettato” o “festeggiato”, ma si è pregato in raccoglimento, in piedi, davanti a delle tombe. Non si è trattato di un’evento pubblico o pubblicizzato, pochissime erano le persone previste e presente, che hanno osservato rigorosamente tutto i consigli sanitari (non perché obbligatori, ma per senso di rispetto per se stesso e per gli altri), tra cui il rispetta delle distanze, il non contatto fisico, ecc.

Era giunto da Madrid il Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, per solennizzare il ripristino nel giusto valore storico, artistico e sentimentale di un monumento che custodisce tanta storia di una Dinastia che ha dato alle popolazioni meridionali d’Italia dignità, autorevolezza e principalmente notevole progresso industriale, civile, scientifico e culturale, e solamente per un fato avverso e non certo per viltà, non poté completare la gloriosa opera.

Ho avuto anche l’onore aver potuto incontrare il Duca di Calabria, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, al termine della cerimonia, insieme a Valentina Villano.

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