Parlando di comunicatori (istituzionali), che comunicano niente (di nuovo)

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Macerata Campania, 3 marzo 2020 – ore 19:30.

“Papa Francesco «sottoposto al tampone per il Coronavirus: è negativo». No comment dal Vaticano. Dal Vaticano non arrivano conferme riguardo l’esame al quale si sarebbe sottoposto il Pontefice che da qualche giorno è raffreddato”, scrive Gian Guido Vecchi su Corriere,it di oggi, 3 marzo 2020: “Dal Vaticano non arrivano conferme, al momento, dell’ipotesi formulata oggi dal quotidiano «il Messaggero», secondo il quale Papa Francesco, raffreddato da qualche giorno, «si sarebbe sottoposto per precauzione al tampone per il Coronavirus risultando ovviamente negativo»”.

Papa Francesco appare in condizioni precarie di salute, vengono annullati appuntamenti e udienze giornaliere, anche dentro la Domus Sanctae Marthae, l’albergo a cinque stelle nella Città del Vaticano dove risiede. Questi fatti, sotto gli occhi di tutti, vengono confermati – già di pubblico dominio – da media vaticani.

Però, per la notizia “Papa Francesco «sottoposto al tampone per il Coronavirus: è negativo»” è stata stesa la stessa cortina di silenzio come per la notizia sulla comunicazione (interna) circa un funzionario del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede in quarantena precauzionale per il Coronavirus, attraverso una E-mail al personale del Dicastero da parte del Prefetto Paulo Ruffini e il Segretario. Ho dato questa notizia in esclusiva ieri 2 marzo 2020 a mezzogiorno sul mio “Blog dell’Editore” [Coronavirus. Un funzionario del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede in quarantena precauzionale].

Mi risulta che la mia notizia è stata ripresa soltanto da Franca Giansoldati su Ilmessaggero.it nel pomeriggio (con l’esilarante indicazione della fonte come i sito Korazym “dei papaboys”… grazie per il “ragazzo” nei miei confronti) e dopo alcune ore anche dall’aggregatore para-vaticano “Il Sismografo”, riportando pure il testo della e-mail di Ruffini che avevo fornito (però, senza citare la fonte, in puro stile sovietico-castrista). Inoltre, è stato condiviso dall’amico e collega Francesco Antonio Grana sul suo diario Facebook.

Quel che conta è, che questa comunicazione interna del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede è stata del tutto ignorata nella comunicazione dei media vaticani deputati alla comunicazione istituzionale.

Ultimamente, i media vaticani non commentano le notizie che la comunicazione sottopone al mondo. Cioè, i media vaticani deputati alla comunicazione (istituzionale) non comunicano nulla (di nuovo).
Sembra che i media vaticani non hanno ben chiaro, che anche l’assenza di comunicazioni e di risposta è già di per sé una risposta e una comunicazione, che conferma positivamente tutto.

Mentre la figura del silenzio assenso, ad oggi, è la più rilevante tra le ipotesi di silenzio significativo, sembrano lontani i tempi quando, tra coloro che alla Santa Sede erano deputati alla comunicazione istituzionale, era ben presente l’istituto del silenzio assenso, una consolidata regola amministrativa che ricorre nei casi in cui il legislatore attribuisce all’inerzia dell’amministrazione il valore di provvedimento di accoglimento dell’istanza presentata dal privato. Per quest’ultimo, il silenzio assenso rappresenta un rimedio all’inerzia dell’amministrazione che si risolve in un risultato direttamente favorevole sul piano sostanziale, mentre negli altri casi di silenzio il vantaggio è unicamente quello di poter adire il giudice amministrativo.

L’arrivo di Joaquín Navarro-Valls nel 1984 alla Direzione della Sala Stampa della Santa Sede segnò la fine dell’era del “non mi risulta” e inaugurava l’era della “trasparenza” nella comunicazione istituzionale della Santa Sede, mentre con il Dicastero per la Comunicazione siamo entrati nell’era del “silenzio assenzo” (anche se, così dicono, il culto della Madonna del Silenzio ha tutt’altro significato [La Sacra Icona della Madonna del Silenzio ha trovato casa. A maggio aprirà il Suo Santuario ad Avezzano]).

Postcriptum

1. Macerata Campania – 3 marzo 2020, ore 17:30 – Chi non comunica, non esiste. Chi ben comunica, progredisce.

2. Città del Vaticano – 3 marzo 2020. ore 19:06 – Rispondendo alle domande dei giornalisti, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha affermato quanto segue: “Il raffreddore diagnosticato al Santo Padre nei giorni scorsi sta facendo il suo corso, senza sintomi riconducibili ad altre patologie. Nel frattempo Papa Francesco celebra quotidianamente la Santa Messa e segue gli esercizi spirituali che si stanno svolgendo presso la Casa Divin Maestro ad Ariccia”.

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