Il Papa: il sacerdozio ordinato, una relazione più stretta con il sacrificio di Cristo

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Commentando le letture proposte dalla liturgia il Papa ha tracciato la figura del sacerdote proprio alla luce dell’ immagine di Cristo Buon Pastore. Così ad esempio, dice Benedetto XVI , una delle domande del rito che riguardano gli impegni degli eletti, dice: “Volete essere sempre più strettamente uniti a Cristo sommo sacerdote, che come vittima pura si è offerto al Padre per noi, consacrando voi stessi a Dio insieme con lui per la salvezza di tutti gli uomini? Il sacerdote è infatti colui che viene inserito in un modo singolare nel mistero del Sacrificio di Cristo, con una unione personale a Lui, per prolungare la sua missione salvifica. Questa unione, che avviene grazie al Sacramento dell’Ordine, chiede di diventare “sempre più stretta” per la generosa corrispondenza del sacerdote stesso.” Poi alla consegna del pane e del vino il rito recita “Ricevi le offerte del popolo santo per il sacrificio eucaristico. Renditi conto di ciò che farai, imita ciò che celebrerai, conforma la tua vita al mistero della croce di Cristo Signore”. E questo significa che “per il sacerdote, celebrare ogni giorno la Santa Messa non significa svolgere una funzione rituale, ma compiere una missione che coinvolge interamente e profondamente l’esistenza, in comunione con Cristo risorto che, nella sua Chiesa, continua ad attuare il Sacrificio redentore.”

Eucaristia e pastorale non sono aspetti separabili, spiega il Papa, e ogni attività ha efficacia solo in questa ottica. “Naturalmente – ha detto il Papa- non parliamo della efficacia soltanto sul piano psicologico o sociale, ma della fecondità vitale della presenza di Dio al livello umano profondo. La stessa predicazione, le opere, i gesti di vario genere che la Chiesa compie con le sue molteplici iniziative, perderebbero la loro fecondità salvifica se venisse meno la celebrazione del Sacrificio di Cristo.” E’ questo il compito dei sacerdoti ordinati chiamati a vivere “ciò che ha sperimentato Gesù in prima persona, cioè a darsi pienamente alla predicazione e alla guarigione dell’uomo da ogni male del corpo e dello spirito, e poi, alla fine, riassumere tutto nel gesto supremo del «dare la vita» per gli uomini, gesto che trova la sua espressione sacramentale nell’Eucaristia, memoriale perpetuo della Pasqua di Gesù.” E il Papa ha concluso con un incoraggiamento: “Quando il peso della croce si farà più pesante, sappiate che quella è l’ora più preziosa, per voi e per le persone a voi affidate.”

 

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