Il presidente della Repubblica: il volontariato è vita

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“Il volontariato non ama il clamore, non gradisce la riconoscenza, preferisce l’operoso silenzio, ma quando abbiamo condiviso con il Sindaco di Padova, la possibilità di candidare la nostra città a Capitale Europea del Volontariato eravamo convinti che ciò ci avrebbe permesso di far emergere la grande funzione educativa e culturale che rappresenta oggi il volontariato italiano”, ha sottolineato Emanuele Alecci, presidente CSV Padova, accogliendo il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia inaugurale di Padova ‘Capitale europea del Volontariato’ 2020.

E non poteva mancare un sincero appello per la liberazione di Silvia Romano: “Questa mattina ci sarebbe piaciuto molto inaugurare questo anno da Capitale europea del Volontariato insieme a Silvia Romano. Siamo tutti in apprensione per lei, come siamo in apprensioni per i tanti volontari e cooperanti rapiti”.

Inoltre Alecci ha ricordato nel corso del suo intervento le grandi figure del volontariato italiano (da mons. Giovanni Nervo a Maria Eletta Martini, ‘madre’ della prima legge dedicata al volontariato, a mons. Giuseppe Pasini ed a Luciano Tavazza), che sono ancora autentici testimoni e guide:

“Vogliamo essere tra i primi a impegnarci a ricucire il Paese. Una ricucitura che contamini l’Europa in un momento in cui essa è messa in discussione e perde un pezzo fondamentale …. molti muri sono caduti e siamo impegnati perché non se ne formino di nuovi… Crediamo che la ricucitura possa partire dalla pace, dalla giustizia sociale e dall’impegno di milioni di cittadini che ogni giorno operano spesso silenziosamente nelle nostre comunità”.

Infine Emanuele Alecci lo ha ricordato Silvia Romano, la volontaria italiana rapita in Somalia un anno e mezzo fa: “Siamo tutti in apprensione per lei, come siamo in apprensione per i tanti volontari e cooperanti rapiti. Vogliamo ricordarli. Il loro impegno e il loro volontariato non è avventatezza ma è scelta matura di giustizia e di pace”.

Il direttore centrale dell’Istat, dott.ssa Linda Laura Sabbadini, ha precisato i numeri del volontariato: “I volontari in senso lato non sono pochi. Sono circa 6.000.000 in Italia, stimati dall’Istat secondo la definizione ILO, impegnati in settori diversi ma pronti a dare l’anima per gli altri e in gran parte in modo continuativo.

126.000.000 sono le ore dedicate a questa attività dalle persone coinvolte in un mese. Un contributo molto importante. Certo non è bastato e non poteva bastare questo impegno per uscire dalla crisi, ma se non ci fossero state le reti sociali, saremmo in una situazione molto più difficile dell’attuale”.

Però ha messo in guardia a non ‘sovracaricare’ queste reti: “Bisogna però fare attenzione, perché le reti si sono sovraccaricate, hanno dovuto far fronte ad un carico eccessivo di lavoro a causa anche della crisi.  Dobbiamo anche considerare che i ‘care giver’, le persone che danno aiuti gratuiti, hanno sempre meno tempo da dedicare mentre i bisogni da soddisfare sono sempre più in aumento. Le reti hanno bisogno di rinvigorirsi, di riprendere fiato, di rigenerarsi dopo questo grande sforzo, hanno bisogno loro stesse di essere sostenute.

I sacrifici di tanti sono stati notevoli. Dobbiamo ripartire da qui dalla coscienza della forza del nostro tessuto sociale e delle nostre comunità. Il nostro è il Paese della tenacia, della creatività, della bellezza. L’Italia ha sempre avuto la capacità di risollevarsi da situazioni difficili lo farà anche in questo caso in nome del bene comune come lo fanno i volontari di ogni tipo come voi giorno dopo giorno con continuità. Più si rafforzerà il tessuto sociale, più crescerà la fiducia e quindi lo sviluppo del Paese”.

Ricordando il contributo dei volontari nelle emergenze che hanno colpito l’Italia, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato che il volontariato è indispensabile: “Il volontariato è una energia irrinunciabile della società. Un patrimonio generato dalla comunità, che si riverbera sulla qualità delle nostre vite, a partire da coloro che si trovano in condizioni di bisogno, o faticano a superare ostacoli che si frappongono all’esercizio dei loro diritti. La generosità espressa dai volontari è frutto di una scelta della persona, messa di fronte a sfide e, talvolta, emergenze che la vita delle famiglie e delle comunità ci presenta”.

Riflettendo sul tema delle giornate (‘Ricuciamo insieme l’Italia’) il presidente della Repubblica ha messo in evidenza il significato del dono: “Il donare volontariamente il proprio tempo, il proprio impegno, le proprie capacità mantiene un ruolo cruciale per la fiducia nel futuro, nel recupero di quel che di buono si è espresso nel corso del tempo, per la ripresa della vita.

Parliamo di valori antichi, ma sempre attuali. La gratuità; il dono di sé; il disinteresse; la condivisione. E, naturalmente, la costanza nell’azione. La continuità è un tratto essenziale del volontariato, che non intende essere occasionale; perché da tempo le molteplici anime del volontariato italiano hanno preso coscienza che la loro opera non è soltanto riparatrice”.

Dopo l’inaugurazione i volontari si sono riuniti in sette tavoli di approfondimento con l’obiettivo di riflettere su altrettanti temi, proporre eventi e avviare, nel 2021, una progettualità come azione concreta, come ha spiegato Patrizia Cappelletti, coordinatrice dell’archivio della Generatività sociale: “Ci sono stati oltre 400 iscritti. La partecipazione, poi, ha visto 200 persone che fisicamente si sono incontrate più volte. Una partecipazione davvero molto generosa e questo è un segnale importante”.

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