La solidarietà di San Severo al Consigliere comunale Carafa dopo l’incendio dell’auto: “Non ci lasceremo intimorire”

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A San Severo in via Giotto intorno alle ore 14.30 di ieri 2 febbraio 2020, in pieno giorno, vili ignoti hanno incendiato l’auto del Consigliere comunale Antonio Carafa. A seguito di questo grave atto criminoso sono arrivati numerosi espressioni di solidarietà, tra cui dal sindaco di San Servero, dai gruppi consiliari e dal Delegato per le Puglie del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, in Confratello Nob. Cav. J.S.P.O. Avv. Dario de Letteriis: “Noi siamo vivi. E non ci tiriamo indietro”.

Sdegno a San Severo per l’auto incendiata a Carafa: “Un gesto infame mentre gettavamo seme contro la mafia”

Poco prima dell’incendio dell’auto del Consigliere comunale, presso il Teatro Verdi, si era tenuta la conferenza stampa della Rete Civica Antimafia, con la partecipazione del sindaco Francesco Miglio, del governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano e dello scrittore Pino Aprile.

La conferenza “La Capitanata costruisce la Rete Civile Antimafia” al Teatro Verdi di San Severo, 2 febbraio 2020.

La condanna del sindaco Miglio, che esprime la solidarietà di tutta l’Amministrazione comunale: “Nell’immediatezza del fatto delinquenziale esprimiamo la più ferma condanna per il vile gesto e l’accaduto, reso ancora più grave, perché compiuto a poche ore di distanza da una conferenza che ha gettato un ulteriore seme importante nella lotta contro la criminalità. Da parte di questa Amministrazione Comunale a Tonino Carafa e alla sua famiglia, a tutti i componenti di Liberi e Forti., indirizzo i sensi della più alta solidarietà di tutta la Civica Amministrazione nella certezza che le Forze di Polizia sapranno individuare gli autori di un gesto infame. San Severo saprà reagire ancora una volta”.

Il Segretario cittadino del PSI Felice Cafora ha dichiarato: “In questi momenti la politica tutta si deve unire alla società civile per reagire all’unisono contro questi tentativi di destabilizzazione dell’azione amministrativa, la quale in questi ultimi anni è chiaramente rivolta contro la criminalità. Il Partito Socialista esprime all’amico Antonio Carafa, alla sua famiglia ed ai componenti di Liberi e Forti, la più sincera vicinanza e solidarietà e chiede di non lasciarsi intimidire da questi atti ma anzi di continuare a svolgere con convinzione l’importante lavoro fin qui condotto all’interno dell’attuale amministrazione”.

Il Gruppo San Severo Democratica ha espresso la sua vicinanza e solidarietà a Antonio per il vile gesto che ha subito nella mattinata di ieri: “Questi atti intimidatori lasciano il tempo che trovano, fin quando troveranno una cittadinanza unità non abbasseremo mai la testa. W Antonio Siamo con te!”.

I consiglieri comunali, gli amici e simpatizzanti del gruppo consiliare Liberi e Forti hanno dichiarato: “Siamo vicini ad Antonio prima come cittadini e poi come amministratori. Non ci lasceremo intimorire da questo gesto, la nostra azione politica contro la criminalità proseguirà in maniera ancor più dura e decisa. La violenza non può e non deve essere accettata con rassegnazione, lotteremo uniti e coesi al fianco di Antonio Carafa chiedendo alle autorità competenti di fare luce su questa ennesima intimidazione. Siamo abbastanza scossi per quanto accaduto, un gesto vigliacco e violento in pieno stile mafioso, da condannare senza alcuna esitazione. La libertà di scelta ed espressione di un individuo, che sia amministratore o meno, è sacra e chiunque la metta in pericolo, deve essere messo ai margini della società. Liberi da ogni paura, Forti contro ogni mafia. Ondina Inglese, Michele Del Sordo, Leonardo Irmici”.

Avv. Dario de Letteriis.

“Noi siamo vivi. E non ci tiriamo indietro”

Mi rendo perfettamente conto che certa gentaglia non ama leggere. A questa specie di vili piace scrivere sulla pelle della gente; piace scrivere con il sangue delle persone per bene tanti zero sui propri conti. Ai codardi piacciono i gesti plateali salvo, poi, nascondersi o scappare. Anche in questo sono diversi dalla mia gente, dal mio Popolo, dalla mia nobile San Severo, fatta di persone che si alzano ogni mattina per andare a lavorare , per fare in silenzio il proprio dovere, molto spesso tra tante -a volte anche troppe!- difficoltà.
Ma spero che, una volta tanto, queste ipotesi di uomini senza onore abbiano la ventura di leggere queste mie poche parole e leggano bene:
da questa guerra che voi avete dichiarato alla nostra Città, noi, Popolo di San Severo, non ci tiriamo indietro. Non solo perché siamo certi di vincere, come in effetti stiamo vincendo; non tanto perché siamo nel giusto e voi nel torto; ma, soprattutto, perché noi siamo il futuro di questa terra. Siamo il giorno che si conclude in un altro giorno, fatto di lavoro e di impegno. Solo quando si fatica , si è fecondi. Bisogna lavorare la pasta perché cresca il pane. È necessario dissodare la terra perché dia frutti. Questo ci permette di dire che noi siamo la vita e voi la morte, perché tutto distruggete . Ecco perché combattiamo e perché vinceremo.
Noi siamo vivi. E non ci tiriamo indietro.
Dario de Letteriis

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