Motus in fine velocior. Note biografiche del neo Segretario particolare papale 2.0. Alcune integrazioni e piccolo aggiornamento

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Ieri sera – e ho fatto nuovamente le ore piccole questa mattina – alcuni amici mi hanno segnalato alcune informazioni significative, che offrirebbero del nuovo Segretario particolare di Papa Francesco, il sacerdote uruguaiano Gonzalo Aemilius, un’immagini sotto luce diversa, per cui sarebbero necessarie alcune integrazioni e un piccolo aggiornamento delle Note biografiche che avevo pubblicato 3 giorni fa, il 26 gennaio 2020).

Innanzitutto, così dicono [*], il neo Segretario particolare di Papa Francesco avrebbe conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana pochi giorni fa (relatrice Prof.ssa Stella Morra, classe 1956, laurea in Pedagogia indirizzo sociologico, dottorato in Teologia, docente presso la Pontificia Università Gregoriana, teologa ultraprogressista famosa per la sua “teologia del giubbotto”). Non ne ho trovato conferma – anche perché, sembra [*], che il neo Segretario particolare, che era attivissimo sui social, ha chiuso tutti i suoi profili Facebook, Twitter, ecc., a quanto pare [*] – intanto, lo aggiungo per la cronaca, in attesa di conferma o smentita…
[*] “Così dicono, sembra, a quanto pare…” sono espressioni della Curia romana. da prima dei tempi in cui è diventata d’obbligo di dire “grazie, prego, scusa…”, in casa e non solo, e di scomunica del vizio del pettegolezzo. Per farlo capire serve l’aneddoto, che non è una battuta ma la “vera verità”. Due monsignori della Curia romana fanno lo struscio pomeridiano lungo da ponte di Castel Sant’Angelo, lungo la via della Conciliazione e via di Porta Angelica, fino a piazza del Risorgimento, assorte in meditazione, la recita del Santo Rosario e angeliche dispute teologiche. Ad un certo punto viene giù un diluvio universale. Il primo dice “sembra che piove” e l’altro risponde “così dicono”. Un terzo monsignore della Curia romana, che incrocia la loro strada li saluta e dice “a quanto pare”.

Eisenhower Fellowships. Padre Gonzalo Aemilius (Uruguay). 2 aprile 2012.

Inoltre, miei amici mi hanno informato ieri sera, che il neo Segretario particolare di Papa Francesco alcuni anno fa avrebbe ricevuto una benemerenza, congiuntamente dal Rotary Club di Buenos Aires in Argentina e di Montevideo in Uruguay, “la patria della massoneria bolivarista“ e che le circostanze del conferimento farebbe “emergere un’immagine assai diverso dalla narrazione ufficiale del ‘prete di strada’, ‘povero tra i poveri’, ‘salvatore dei ragazzi di strada’. Appena laureatosi Padre Gonzalo Aemilius viene festeggiato dalla borghesia bolivarista-massonica uruguayana… ‘pauperismo ad alto grado di tossicità’ – sentenziano gli amici nelle loro comunicazioni questa notte –. Quali strade ha percorso il prete di strada? Ora non mi venite a dire che la cosa non sia pianificata da tempo. La cosa era pienamente preparata. Alla faccia del ‘prete di strada’, questo è l’anello di congiunzione tra il neo Segretario particolare e la borghesia bolivarista-massonica uruguayana”.

Padre Gonzalo Aemilius.

Ho trovato immediatamente conferma della notizia relativa al conferimento dell’onorificenza, documentata con testi e fotografie, che sono eloquenti e univoci.

Ai fatti – che illustrerò poi con la mia narrazione – oltrettutto tutti già noti, poi bisogna dare un significato, visto che questo giovane sacerdote, che era amico del Cardinale Bergoglio a Buenos Aires, è divenuto il Segretario particolare di Papa Francesco.

Non vi pare che, se fosse restato dove era, sarebbero stati fatti per di più ininfluenti e di interesse relativa?

Il fatto veramente singolare è, che a questa onorificenza manca una motivazione precisa nel discorso introduttiva all’assegnazione del premio (che faccio seguire per intero nella traduzione italiana); almeno la mia ricerca non ne ha trovata una (anche se tre discorsi che erano postato solo in audio, tra cui quello del premiato, che sono stati pronunciati dopo quello introduttivo, risultano non più online). “Fatto è – hanno sottolineato miei amici – che si tratta di un premio molto prestigioso, dato per una serie di meriti riconosciuti e senz’altro validissimi, ma più che altro viene fatta la consacrazione di un personaggio devota agli ideali della filantropia e della fratellanza universale. Inoltre, è singolare premiare un sacerdote e censurare la sua appartenenza alla Chiesa e i principi fondanti della sua fede cattolica, non fare menzione di Dio e figuriamoci di Gesù Cristo”.

Ovviamente, tutto questo non è di poco conto e, quindi, ieri notte capì, che era necessario fare delle ricerca.

Trovo la conferma riguardante il conferimento dell’onorificenza, documentata con testi e fotografie, che sono eloquenti e univoci.
Inizio a leggere un po’ di interventi di questi rotariani sul “prete di strada”, che – effettivamente – mai citano la Chiesa cattolica o la religione cristiana. Si limitano ad esaltarne le virtù di educatore di “ragazzi di strada” e in favore della “confraternità” o della “fratellanza universale”. Temi e toni decisamente da massoneria doc.

Quindi la vicenda assume contorni e significati realmente inquietanti, certamente per chiunque conosca un po’ l’Argentina (e qualcosa ne so anch’io, per esperienza personale, dal 1983) e l’Uruguay (con cui ho anche avuto a che fare), sa bene cosa significa questo prestigiosissimo Premio Rotary Club Rioplatense 2013, con cui è stato onorato il giovane sacerdote Gonzalo Aemilius.

Altro fatto che emerge è, che il “prete di strada”, oltre ogni ragionevole dubbio, era da tempo amico e frequentatore dei Presidenti dei Rotary Club di Montevideo e Buenos Aires, e di tanti soci rotariani, come attesta la documentazione disponibile.

Tweet di Rotary International @RotaryItalia RT @rotary2042 @RotaryItalia #Rotarypres #GaryHuang meets @Pontifex_it @Pontifex in #Rome #PopeFrancis #PapaFrancesco Papa Francesco and Rotary International 6:08 PM Nov 13, 2014 Twitter Web Client

Inoltre, la Rotary Club Italia ha confermato con un tweet che l’Arcivescovo metropolita di Buenos Aires, allora Cardinale Jorge Maria Bergoglio, SI., era rotariano onorario dal 1999.

Tweet di Rotary International @RotaryItalia Nov 13, 2014 DID YOU KNOW? @Pontifex #PopeFrancis Honorary #Rotarian #Rotary Club of #BuenosAires #Argentina http://rotaryfirst100.org/history/headings/leaders/vatican.htm#Francis Papa Francesco and 2 others 6:15 PM Nov 13, 2014 Twitter Web Client

Innoltre, diventato Vescovo di Roma e Sommo Pontefice della Chiesa Universale, Papa Francesco il 30 aprile 2016 ha accolto il Rotary Club in una “speciale l’udienza giubilare”, in occasione dell’evento rotariano di due giorni tenutosi a Roma in concomitanza con il Giubileo della Misericordia, denominato Giubileo dei Rotariani dagli organizzatori del Distretto 2080 (Italia), che ha incluso anche concerti e cene di beneficenza a favore dell’eradicazione della polio.
In un’area riservata al Rotary Club, sulla parte destra di Piazza San Pietro, circa 9.000 rotariani hanno partecipato alla speciale Udienza giubilare in Piazza San Pietro “su invito di Papa Francesco”, si legge nei resoconti (qui e qui): “Migliaia di Rotariani, motivati da un invito speciale di Papa Francesco, si sono recati a Roma alla fine di aprile per celebrare un messaggio di compassione, inclusione e servizio all’umanità. (…) Papa Francesco ha esortato le oltre 100.000 persone presenti, tra cui i rappresentanti delle forze dell’ordine e dell’esercito da decine di Paesi, a ‘creare una cultura di pace, sicurezza e solidarietà in tutto il mondo’. Il suo messaggio di pace ha riscosso il favore dei soci Rotary, incluso R. Asokan, da Tamil Nadu, India. ‘Il suo messaggio sulla pace è anche di accettazione. Il Rotary, che accetta persone da ogni background, può trasmettere il messaggio del Papa a tutti i club, portandolo in tutte le nostre comunità’, ha commentato Asokan. Anche se Papa Francesco è alla guida della Chiesa Cattolica, le sue parole raggiungono un pubblico molto più vasto”.

In principio fu il Cardinale Gianfranco Ravasi, con un articolo sul Sole24Ore il 14 febbraio 2016. “Cari fratelli massoni”, era il titolo che peraltro rendeva bene il tono e il senso dell’articolo. Come ha osservato a suo tempo in una serie di articoli La Nuova Bussola Quotidiana, “apparentemente era una semplice recensione di un volumetto dedicato ai rapporti tra Massoneria e Chiesa cattolica, in realtà è stata l’occasione per lanciare un messaggio ben preciso: basta chiusure e pregiudizi, è l’ora del dialogo, cerchiamo quello che ci unisce e non quello che ci divide. E infatti ecco che da allora sono iniziati una serie di incontri nelle diocesi italiane con l’attiva partecipazione del Grande Oriente d’Italia (Goi). Agli osservatori più attenti, come la storica Angela Pellicciari, non era sfuggito che l’articolo di Ravasi non voleva essere una semplice recensione ma un vero segnale di via libera a una nuova era, tanto da invocare un nuovo pronunciamento ufficiale della Santa Sede contro la Massoneria. Richiesta per ora non accolta, in compenso i pontieri sono scesi in campo, dall’una e dall’altra sponda”.

In passato ho dedicato all’argomento alcune Note:
Il dialogo tra Chiesa e Massoneria. Chiara e assoluta inconciliabilità – 6 novembre 2017.
– Motus in fine velocior. Nel processo di unificazione di forze avverse, il moto è più veloce verso la fine della trasformazione – 29 ottobre 2017.
– La Chiesa & la Loggia: il Cardinale Ravasi sul Sole 24 Ore | La dichiarazione sulla massoneria del 1983 – 14 febbraio 2016.

Sono diventate delle ore piccole, questa mattina, quando concludo: il caso del conferimento di una benemerenza rotariana latino-americana ad un giovane sacerdote uruguaiano, diventato 3 giorni fa Segretario particolare del Papa, che si conoscono già da molti anni, presenta una notizia di un certo interesse, da approfondire.

Ma a questo punto devo anche andare a dormire.

Quindi, ho ripreso la questione questa mattina dopo colazione, partendo dalla conferma che, effettivamente, mercoledì 5 giugno 2013, in un evento con diverse tappe a Buenos Aires, organizzato dal Rotary Club di Buenos Aires, con la partecipazione di una Delegazione del Rotary Club di Montevideo, a Gonzalo Aemilius è stato conferito, su proposta del Rotary Club di Montevideo, il prestigiosissimo Premio Rotary Club Rioplatense 2013 dal Rotary Club Distretto 4890 di Buenos Aires.
Si tratta della prima Rotary Club dell’Argentina, fondata l’8 novembre 1919 con il primo Presidente Dott. Jorge A. Mitre, Direttore del quotidiano La Nación, 14 anni dopo la fondazione di Rotary International da Paul Harris nel 1905.

Alcuni aspetti della visita della Delegazione del Rotary Club dell’Uruguay a Buenos Aires per il conferimento del Premio Premio Rotary Club Rioplatense 2013 al sacerdote Gonzalo Aemilius (tradotto dal resoconto ufficiale in spagnolo, pubblicato sul sito istituzionale del Rotary Club di Buenos Aires)

Mercoledì 5 giugno 2013, per iniziare l’incontro al Plaza Hotel Buenos Aires, il Presidente del Rotary Club di Buenos Aires, Alberto C. Cappagli ha rivolto l’invito ad alzare la bandiera argentina al Governatore della Rotary Club Distretto 4890 di Buenos Aires, la Dott.ssa María Teresa Neira; la bandiera uruguaiana all’Ambasciatore della Repubblica Orientale dell’Uruguay, S.E. Guillermo Pomi Barriola e la bandiera rotariana al Presidente della Rotary Club di Montevideo, Adolfo Petrozzelli (i tre nella foto sotto).

Il Segretario onorario del Rotary Club di Buenos Aires, Dott. Sergio H. Witis, ha dichiarato: “Signore, invitati speciali, amici rotariani. La riunione è un’occasione in cui la Rotary Club di Buenos Aires tiene uno dei suoi riunioni storiche più importanti, il ‘Conferimento del Premio Rioplatense Rotary Club 2013′, che fu istituito molti decenni fa, affinché uruguaiani e argentini all’interno del nostro ambito rotariano rafforzino ulteriormente i legami di confraternita, come avviene durante la presente.
La migliore testimonianza è la presenza dell’insignito, il giovane sacerdote Gonzalo Aemilius, che onora questa nostra tavola rotonda, accompagnato dal Presidente del nostro club gemello, Adolfo Petrozzelli e signora, insieme a una numerosa delegazione rotariana uruguaiana.
Evidenziamo la presenza del Sig. Ambasciatore della Repubblica Orientale dell’Uruguay, Sig. Guillermo Pomi Barriola, al quale estendiamo un molto cordiale benvenuto al nostro club.
La Governatore rotariana del distretto, Dott.ssa María Teresa Neira.
Condividiamo questa tavola anche con il nonno del nostro insignito, Sig. Valentín Berezan e il sacerdote Robin Traverso.
Sono presenti alla tavola anche gli ex premiati Dott. José Domingo Ray e Dott. Fortunato Benaim, e il Segretario del Rotary Club di Montevideo, Gonzalo Irrazábal e signora.
Ad un altra tavola speciale si trovano il Presidente eletto del Rotary Club di Montevideo, Sig. Washington Corallo e signora; i Vice Presidenti, Mario Klisich e Ramón Requesens, con signore; il Direttore del dipartimento della Divisione di Uffici Internazionali del RI, Paul Carpenter, accompagnato dal rotariano Andrés Gregg, Direttore della filiale del RI a Buenos Aires; il Presidente eletto del nostro Club, Emilio Dumais; i nostri Vice Presidenti, Alberto E. Bieule e Carlos Bastanchuri, come nostro consocio Norberto Palacios Bacqué.
Ci accompagnano nella riunione
Ospite rotariani dall’estero
Ernesto Argenti e signora; Felipe Brussoni e signora; Agustín N. Chicurel; Matías Ferrari; César Lagorio e signora; Malcolm Mac Cormack; Javier Methol e signora; Gabriel Muto e signora; Juan José Pol Deus e signora; Carlos Salveraglio e signora; Humberto Tundisi e signora; Dietmar Woelke e signora del Rotary Club di Montevideo e Benita Woelke, del Rotary Club di Bangalore It Corredor – India.
Invitati
Elena G. Llanos de Milberg e Graciela Ladoux, invitate da Eduardo Milberg; Beatriz I. Coppié, invitata da Juan Gear; Carolina A. Martínez de Siaba Serrate, per suo marito e Jorge Rouillón, invitato da Enrique Braun Estrugamou”.

Eisenhower Fellowships. Faik Tunay (Turkey) e Padre Gonzalo Aemilius (Uruguay). 26 aprile 2012.

Introducendo la consegna del Premio Rioplatense Rotary Club 2013 al sacerdote Gonzalo Aemilius, il Segretario onorario del Rotary Club di Buenos Aires l’ha presentato con le seguenti note biografiche: “Il sacerdote Aemilius attualmente sta conseguendo alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Montevideo il Master in Filosofia. Professore di Filosofia presso l’Instituto de Profesores Artigas. Licenziato in tTeologia nel 2005. Professore di Epistemologia. Professore di Teoria della Conoscenza nella Facoltà di Teología dell’Uruguay. Ha lavorato nella Parrocchia di San Lorenzo e dal 2007 ad oggi lavora nella Parrocchia Stella Maris dell’Arcidiocesi di Montevideo. Membro del Consiglio del Presbiterio dell’Arcidiocesi di Montevideo. È stato Direttore generale e Responsabile dell’operatività quotidiana dell’Istituto Liceo Jubilar ‘Juan Pablo II’. Ha formato un’équipe con un forte impegno per garantire un buon processo educativo. Responsabile del trovare dei finanziamenti, che ha permesso di aumentare la capacità del 300%. Insieme alla sua équipe, ha creato un modello di educazione privata nei quartieri poveri che attualmente viene studiato per essere replicato nel paese. Vicaria de Educación. Segretario esecutivo dell’Arcidiocesi di Montevideo. Professore di Educazione Religiosa presso il Liceo Jubilar “Juan Pablo II”. Eisenhower Fellowships- Multinations program 2012 Fundació Eisenhower”.

Quindi, il Presidente del Rotary Club di Buenos Aires ha consegnato al sacerdote Gonzalo Aemilius il diploma di conferimento del Premio Rioplatense Rotary Club 2013, insieme al Presidente del Rotary Club di Montevideo (nella foto a destra in alto, da sinistra a destra).

A seguito della Cerimonia di premiazione, entrambi i Rotary Club si sono scambiati i regali.

Al termine dell’incontro, il Presidente del Rotary Club di Buenos Aires ha invitato i presenti e ha tenuto il “Brindisi di Confraternita Rioplatense”.

Altri aspetti della visita della delegazione rotariana uruguaiana che ha accompagnato il premiato

Martedì 4 giugno 2013, la numerosa delegazione rotariana uruguaiana – presieduta da Adolfo Petrozzelli, accompagnato da sua moglie e accompagnando il sacerdote Gonzalo Aemilius, designato per il Premio Rioplatense Rotary Club 2013, che era accompagnato dal suo illustre nonno, il Sig. Valentín Berezan e dal sacerdote Robin Traverso – fu accolta all’Aeroporto di Puerto Madero dal Presidente del Rotary Club di Buenos Aires, Alberto C. Cappagli, dal Primo Vice Presidente Alberto E. Bieule e dal Presidente del Comitato per le Pubbliche Relazioni, Leopoldo Josephsohn e signora, che li hanno accompagnati nei rispettivi hotel.

È seguito un ricevimento offerto dal Consiglio di amministrazione del Rotary Club di Buenos Aires alla delegazione rotariana uruguaiana, arrivata alle ore 20.30 al secondo piano del Sheraton Libertador nel Salón Yapeyú. Il Presidente Alberto C. Cappagli e signora hanno accolto gli illustri visitatori, tra cui il principale intrattenuto, il sacerdote Gonzalo Aemilius; il Presidente del Rotary Club gemellato, Adolfo Petrozzelli e signora; il sacerdote Robin Traverso; il nonno del vincitore, Valentín Berezan; Gonzalo Irrazabal e signora; Mario Klisich e signora; Ramón Requesens e signora; Dietmar Woelke e signora; Ernesto Argenti e signora; Felipe Brussoni e signora; César Lagorio e signora; Matías Ferrari; Gabriel Muto e signora; e Agustín Nelson Chicurel; dal Consiglio di amministrazione del Rotary Club di Buenos Aires: Alberto E. Bieule e signora; José Siaba Serrate e la signora; Sergio H. Witis e la signora; Eduardo A. Santamarina e la signora; Esteban Carcavallo e signora; e Luis Prudent. Inoltre: Eduardo A. Milberg e signora; Leopoldo Josephsohn e signora; e Emilio Dumais.

“In occasione di un così piacevole cocktail di confraternita, fu chiesto al sacerdote Gonzalo Aemilius di raccontare gli ‘aneddoti significativi’ la sua attività pastorale e sociale, nonché la visita a Papa Francesco”, si legge nel resoconto ufficiale. “Passarono più di venti minuti, duranti i quali l’auditorium improvvisato ha goduto della qualità umana del giovane sacerdote. Infine, il nostro Presidente ha brindato alla felicità dei presenti e, attraverso il vincitore, ad una solida confraternita rioplatense” [I discorsi non sono più disponibili sul sito istituzionale del Rotary Club di Buenos
Aires
].

Mercoledì 5 giugno 2013, le delegazioni rotariani rioplatensi, sempre alla presenza di Padre Gonzalo Aemilius, hanno reso omaggio a due personalità, i cui monumenti si trovano nella città di Buenos Aires.

Si sono incontrate nella hall del Plaza Hotel Buenos Airese e alle ore 10.30 si sono recati al monumento dell’illustre Generale uruguaiano José Gervasio de Artigas, dove è stata deposto un’omaggio floreale in suo onore, con scorta del Reggimento dei Granatieri a Cavallo.

Successivamente si sono trasferiti in Plaza San Martín, dove al monumento al Padre della Patria, il Generale José Francisco de San Martín, hanno reso onore anche a lui con la deposizione di un’omaggio floreale, mentre un trombettiere del Reggimento dei Granatieri a cavallo, ha fatto un segnale di tromba in suo onore.

“Poi si sono recati a piedi all’Hotel Plaza Buenos Aires, dove hanno condiviso una storica riunione rotariana del Rotary Club di Buenos Aires, occasione durante la quale fu conferita l’onorificenza annunciata, tra vari discorsi e scambi di doni di confraternita rioplatense”, come recita il resoconto ufficiale.

Concludo con la traduzione dello spagnolo del testo integrale di una Lettera di Felipe Brussoni (uno dei partecipanti alla premiazione, pubblicata nella rubrica delle lettere dei lettori Ecos su Elpais.com.yu di Montevivedeo, con il resoconto – significativo ed illuminante – del pregresso al conferimento del Premio Rotary Club Rioplatense 2013 a Gonzalo Aemilius:
“Sacerdote Aemilius
Filipe Brussoni | Montevideo
@|\”Abbiamo avuto nel mio Rotary Club di Montevideo un’esperienza di vita, che ci ha fatto vibrare di emozione in relazione con l’episodio legato a questo giovane sacerdote che, con la sua opera monumentale, il Liceu Jubilar, situato nel contesto critico del Barrop Casavalle di Montevideo, ha potuto dimostrare al mondo che è possibile trovare percorsi positivi per incanalare l’educazione della gioventù diseredata dei quartieri bisognosi. A questo proposito, martedì 12 marzo [2013], all’interno del Comitato per i Premi Rioplatense del mio club, abbiamo deciso di concedere a Gonzalo la più alta distinzione che annualmente concordiamo con il Rotary Club di Buenos Aires, che si chiama Premio Rioplatense. Per la prima volta nella storia è stato deciso di conferirlo ad una persona in piena giovinezza, poiché Gonzalo ha solo 32 anni.
Il suo lavoro è stato così magnifico e un grande esempio per gli educatori del mondo, per cui abbiamo capito che la distinzione internazionale è ben meritata, che gli sarà conferita nell’ambito del Rotary Club Buenos Aires, nella sua riunione settimanale che si terrà a giugno.
Ma il più grande fatto di questa così preziosa circostanza è che la notizia è stata comunicata al Gonzalo nella mattinata di mercoledì 13 marzo, che l’ha ricevuta con un’indescrivibile emozione…
Nel pomeriggio di quel memorabile mercoledì, il suo grande amico, il Cardinale Jorge Bergoglio, che visitava mensilmente a Buenos Aires, duranti quali facevano grandi progetti a favore degli diseredati di queste terre, fu eletto Papa dai suoi fratelli cardinali. E poi Francesco trovò l’opportunità di mettere in evidenza davanti al mondo in un atto religioso celebrato a Roma, l’opera esemplare di Gonzalo, che ha fatto caminare al suo fianco, e tuffarsi in un grande abbraccio e baci tra vecchi amici. Questo episodio si era verificato perché Gonzalo si era recato in Vaticano giovedì 14 marzo, accompagnato dal sacerdote Robin Traverso, per assistere alla Messa di Intronizzazione del suo caro amico, niente più ne niente meno che il Papa Francesco.
Questo singolare episodio di vita, che Padre Gonzalo Aemlius ha sperimentato, sicuramente dovrà tonificarlo e guidarlo verso nuove realizzazioni a favore de bambini, che hanno bisogno di un riscatto ineguagliabile, che li integri nella comunità e dia loro la possibilità di accedere a tutte le opportunità che la vita può darti.
Con l’emozione che queste circostanze mi hanno riconfortato, faccio conoscere questa straordinaria esperienza in cui Dio deve aver contribuito affinché si realizzasse.
Ad eccezione dell’intervento previo del Rotary Club di Montevideo e del Premio Rioplatense che è stato deciso di conferire, il resto di questa storia di umanità è stato messo in evidenza dai media del mondo, come su You Tube e specialmente su El País di Montevideo, che ci ha dato l’opportunità di condividere così tante emozioni sul Papa Francesco e il Padre Gonzalo Aemilius\”.

“Francesco ha trovato il suo Georg. Padre Gonzalo Aemilius è diventato un volto noto perché la mattina del 17 marzo 2013 (quattro giorni dopo l’elezione di Francesco al soglio pontificio), mentre salutava i fedeli radunati fuori la Porta Sant’Anna, il nuovo Papa lo vide tra la folla e lo invitò a seguirlo nella chiesa dove stava per celebrare la sua prima messa con i fedeli dopo l’elezione. Al termine della liturgia, Francesco lo aveva chiamato accanto a sé e lo aveva presentato a tutti chiedendo di pregare per lui e per il suo lavoro con i ragazzi di strada” (The Huffington Post, 26 gennaio 2020).
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