Presidente Rai Foa: “Amadeus riporti Sanremo nella giusta dimensione”. “Eticamente inaccettabile la partecipazione di Junior Cally”

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Il coraggio di fare la scelta di non scegliere il male.

In un articolo due giorni fa (Occorre ricominciare a distinguere il bene dal male, anzitutto per proteggere i più piccoli. Urge!), ho condiviso un Editoriale (del 15 gennaio 2020, che ha aperto il caso) dello studioso di comunicazione e formazione Marco Brusati sul suo blog Dire Oltre, in cui ha rilevato drammatiche criticità nel fenomeno devastante di un cantante di grande successo, decretato in rete da ragazzini sempre più bambini, il 28enne rapper Junior Cally, all’anagrafe Antonio Signore, che in “Strega”, un suo brano del 2017, incita all’odio, allo stupro e al femminicidio.
Visto che il rapper romano in questione, che si esibisce con la maschera, è stato invitato al 70̊ Festival di Sanremo “all’insegna della donna”, Brusati investiga come la donna viene trattata nel suo repertorio. Con l’analisi delle canzoni già presenti in rete – decisamente in contraddizione con un Festival di Sanremo “pop e non sessista”, osserva Brusati -, scopriamo che la donna è rappresentata come insultabile oggetto di piacere o come trofeo tribale, non importa se sia giovanissima o anziana.
In conclusione del suo Editoriale, Marco Brusati scrive: “Credo che sia arrivato il tempo di interrompere questa normalizzazione e ricominciare a distinguere il bene dal male, il grano dal loglio, anzitutto per proteggere i più piccoli. Conseguentemente credo che gli inviti, come vengono fatti, così possano essere ritirati. Anche al Festival. Non come punizione, ma come cura medicinale per il bene comune”.
Oggi, finalmente, possiamo registrare un’intervento molto autorevole contro l’annunciata partecipazione al Festival di Sanremo del rapper: “Scelte come quella di Junior Cally sono eticamente inaccettabili per la stragrande maggioranza degli italiani”, ha detto Marcello Foa.
Il Presidente della Rai chiede di intervenire al direttore artistico Amadeus (che all’inizio di ottobre 2019 aveva dichiarato: “”Mi riservo la scelta di inviare gli inviti agli artisti di intervenire” [*]): “Sanremo deve rappresentare un momento di condivisione di valori. Amadeus lo riporti nella giusta dimensione”. L’artista (parola grossa, pensando al suo reportorio) si difende (con la classica toppa peggio del buco): “Rap è finzione, non mio pensiero”. Nel frattempo Amadeus fa una gaffe: “Donne di Sanremo ovviamente tutte molto belle” e i social insorgono.
Dopo aver espresso “forte irritazione per scelte che vanno nella direzione opposta rispetto a quella auspicata”, Foa aggiunge, che “il Festival, tanto più in occasione del suo 70° anniversario, deve rappresentare un momento di condivisione di valori, di sano svago e di unione nazionale, nel rispetto del mandato di servizio pubblico”. ll Festival, continua il Presidente della Rai, dovrebbe “promuovere il rispetto della donna e la bellezza dell’amore. La credibilità di chi canta deve rientrare fra i criteri di selezione. Chi nelle canzoni esalta la denigrazione delle donne e persino la violenza omicida, e ancora oggi giustifica quei testi avanzando pretese artistiche, non dovrebbe beneficiare di una ribalta nazionale”. Poi conclude: “Speriamo che il direttore artistico, che gode di stima anche per essere persona moderata e di buon senso, sappia riportare il Festival nella sua giusta dimensione”.
Applausi per il Direttore della Rai.

[*] 70̊ Festival di Sanremo: Amadeus smentisce le notizie sulla commissione e conferma “Sceglierò io i Big in gara”
È stato lo stesso conduttore e direttore artistico a precisare che la commissione composta da Mazzi, Fasulo, Martelli e De Amicis si occuperà solo dei Giovani
Sanremonews.it, 3 ottobre 2019
A poche ore dalle notizie riguardo la nomina della commissione artistica del 70̊ Festival di Sanremo interviene proprio Amadeus per specificare come si divideranno i compiti per la scelta dei cantanti in gara.
Alla notizia diffusa da AdnKronos ha risposto lo stesso Amadeus che ha tenuto a precisare come sarà lui ad occuparsi in prima persona (e da solo) della selezione dei Big, mentre la commissione composta da Gianmarco Mazzi, Claudio Fasulo, Massimo Martelli e Leonardo De Amicis lavorerà solo sui Giovani.
Amadeus ha dichiarato: “Devo chiarire un malinteso, la commissione che presiedo è al lavoro sui Giovani e terminerà il suo lavoro con i Giovani. Sui Big, da direttore artistico e musicale del Festival, mi riservo la scelta di inviare gli inviti agli artisti”.

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