Papa Francesco ai pescatori: non perdete la religiosità popolare

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“Sono lieto di incontrarvi e vi saluto tutti cordialmente. Ringrazio il vostro Vescovo per le sue parole, come pure i sacerdoti qui presenti, che accompagnano spiritualmente il vostro lavoro e le vostre famiglie”: con queste parole papa Francesco ha salutato una settantina di pescatori della diocesi di San Benedetto del Tronto, accompagnati dal vescovo, mons. Carlo Bresciani, da don Giuseppe Giudici, dal sindaco, Pasqualino Piunti.

Ha sottolineato il valore del loro lavoro sotto qualsiasi ‘tempo’: “Lungo la costa delle Marche, voi uscite con il buono e il cattivo tempo per prendere dal mare il necessario per vivere, con tanta passione, tanti sacrifici e anche qualche pericolo. E i vostri cari condividono le difficoltà e la precarietà che questo vostro genere di vita comporta”.

Quindi il loro lavoro ha valore sociale: “Voi siete una categoria significativa nella vita sociale del vostro territorio. Nel progresso che caratterizza la società moderna, il pescatore può talvolta sentirsi tentato dal desiderio di un lavoro sicuro sulla terra ferma.

Eppure, chi è nato sul mare non può sradicare il mare dal suo cuore. Vi esorto a non perdere la speranza di fronte agli inconvenienti e alle incertezze che dovete purtroppo affrontare: il coraggio non vi manca! Al tempo stesso, è necessario che sia valorizzato il vostro lavoro, spesso rischioso e duro, sostenendo i vostri diritti e le vostre legittime aspirazioni”.

Inoltre ha ricordato che il loro lavoro consente anche la bonifica del mare attraverso una specifica attività svolta: “Da parte mia, voglio esprimervi un particolare apprezzamento per l’attività di bonifica dei fondali marini, che avete intrapreso con l’adesione di altre realtà associative e la collaborazione delle Autorità competenti. Questa iniziativa è molto importante, sia per la grande quantità di rifiuti, specialmente di plastica, che avete recuperato, sia perché essa può diventare e sta già diventando un modello ripetibile in altre zone d’Italia e all’estero.

L’operazione ‘A Pesca di Plastica’, che avete effettuato in forma volontaria, è un esempio di come la società civile locale può e deve contribuire ad affrontare questioni di portata globale, senza nulla togliere, anzi, stimolando la responsabilità delle istituzioni. E vedo che la cosa va avanti, perché dicevo al vostro Vescovo che l’altra volta che è venuto il gruppo mi parlavano di 6 tonnellate, adesso di 24: si va avanti!”

Mettendoli sotto la protezione di Maria, Madonna della Marina e di san Francesco di Paola, papa Francesco ha ricordato come i primi discepoli di Gesù fossero pescatori: “Cari amici, il vostro è un lavoro antico. Anche il mio predecessore Pietro era pescatore. Nel Vangelo leggiamo una serie di avvenimenti legati alla vita e al mondo dei pescatori. I primi discepoli di Gesù erano ‘vostri colleghi’, e Lui li chiamò a seguirlo proprio mentre stavano sistemando le reti sulla riva del lago di Galilea”.

E li ha invitati a non perdere la ‘religiosità’ popolare: “Mi piace pensare che anche oggi, quanti tra voi siete cristiani, sentiate la presenza spirituale del Signore accanto a voi. La vostra fede anima valori preziosi: la religiosità popolare che si esprime nella fiducia in Dio, nel senso della preghiera e nell’educazione cristiana dei figli; la stima per la famiglia; il senso della solidarietà, per cui sentite il bisogno di aiutarvi a vicenda e di soccorrervi nelle necessità. Per favore, non perdete questi valori!”

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