L’uscita in Francia del libro di Benedetto XVI e Cardinale Robert Sarah. “Non possiamo tacere”

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L’annuncio sul sito delle Éditions Fayard

BENEDETTO XVI
CARDINALE ROBERT SARAH
Dal profondo dei nostri cuori
Benedetto XVI e il Cardinale Robert Sarah hanno risposto all’impulso dei loro cuori. Questo libro farà la storia. In molti modi, è unico. E, certamente, storico.

I dibattiti che hanno agitato la Chiesa per diversi mesi hanno convinto Benedetto XVI e il Cardinale Robert Sarah che avrebbero dovuto parlare.
Dalla sua rinuncia nel febbraio 2013, la parola del Papa emerito è stata rara. Coltiva il silenzio, protetto dalle mura del Monastero Mater Ecclesiae, nei Giardini vaticani.
Eccezionalmente, in compagnia del Cardinale Sarah, suo grande amico, decise di scrivere sull’argomento più difficile per la Chiesa: il futuro dei sacerdoti, la giusta definizione del sacerdozio cattolico e il rispetto per il celibato.
A novantadue anni, Benedetto XVI firma uno dei suoi più grandi testi. Di rara densità intellettuale, culturale e teologica, questo risale alle fonti del problema: “Alla base della grave situazione in cui il sacerdozio si trova oggi”, scrive, “c’è un difetto metodologico nell’accoglienza della Scrittura come Parola di Dio”.
Alla sua incessante analisi risponde il testo del Cardinale Robert Sarah. Porta la sua singolare chiarezza con la forza, la radicalità e la saggezza che gli sono propri. Troviamo lì il coraggio della riflessione di uno dei più importanti prelati della Chiesa.
I due autori si rispondono, si completano e si stimolano a vicenda. Offrono una dimostrazione perfetta, senza paura di aprire il dibattito.
Benedetto XVI e il Cardinale Robert Sarah hanno risposto all’impulso dei loro cuori. Questo libro farà la storia. In molti modi, è unico. E, certamente, storico.
PUBBLICAZIONE: 15/01/2020
PAGINE: 180
FORMATO: 135 x 215 mm
PREZZO: 18,00 €

Il libro è composto di quattro capitoli: uno firmato dal Papa emerito, uno da Sarah e gli altri due (un’introduzione e una conclusione) firmato da ambedue.


Nell’intervista a Le Figaro – il giornale francese che ha anticipato alcuni passaggi chiave del libro – il 13 gennaio 2020 il Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, il Cardinale Robert Sarah ha spiegato perché ha scritto con il Papa emerito Benedetto XVI “Dal profondo dei nostri cuori”, un libro sulla necessità del celibato sacerdotale.
“La crisi della Chiesa è impressionante. Torniamo alla radicalità del Vangelo”
Dichiara il Cardinale Sarah:“Se questo libro è un grido, è un grido d’amore per la Chiesa, il Papa, i preti e tutti i cristiani. Noi vogliamo che questo libro sia diffuso il più possibile. La crisi che attraversa la Chiesa è impressionante”. E per qualcuno che vorrebbe interpretare questo libro in una chiave di opposizione a o polemica con Papa Francesco, il Cardinale Sarah sottolinea: “Noi abbiamo agito con uno spirito d’amore verso la Chiesa e il Papa. L’ideologia divide, la verità unisce i cuori. Scrutare la dottrina della fede non può che unire la Chiesa attorno a Cristo e al Santo Padre”.
“Non possiamo tacere”
Benedetto XVI e Cardinale Sarah citano Sant’Agostino e affermano che il celibato sacerdotale è “indispensabile”. “Non possiamo tacere. Viviamo con tristezza e sofferenza questi tempi difficili e travagliati. Era nostro preciso dovere richiamare la verità sul sacerdozio cattolico. Con esso, infatti, si trova messa in discussione tutta la bellezza della Chiesa. La Chiesa non è soltanto un’istituzione umana. È un mistero. È la Sposa mistica di Cristo. È quanto il nostro celibato sacerdotale non cessa di rammentare al mondo. È urgente, necessario, che tutti, vescovi, sacerdoti e laici, non si facciano più impressionare dai cattivi consiglieri, dalle teatrali messe in scena, dalle diaboliche menzogne, dagli errori alla moda che mirano a svalutare il celibato sacerdotale”.
“Il frutto del silenzio di Benedetto XVI”
Il Cardinale Sarah spiega: “Non è una rottura del silenzio del Papa emerito ma il frutto di quel silenzio. Ciò che il Papa emerito ha scritto in questo libro non è una teologia ciarliera, una teologia che vuole sedurre i media, ma una lettura contemplativa delle Scritture”. Non c’è nessun intento “polemico” o “accademico” in questo volume. Benedetto XVI, precisa il Cardinale Sarah, “ha avuto compassione per tutti i sacerdoti del mondo che sono abbandonati. Ha voluto anche rassicurare decine di milione di fedeli cristiani che si sentono disorientati e perduti”.
“Torniamo alla radicalità del Vangelo”
Il Cardinale Sarah denuncia anche ”una strumentalizzazione della situazione in Amazzonia da parte dei media e dei commentatori e delle autorità morali autoproclamate che hanno voluto fare pressione sui vescovi. Hanno voluto farci credere che il celibato sacerdotale sia una disciplina recente. Si sono accumulate menzogne storiche, approssimazioni teologiche. Hanno voluto farci credere che l’ordinazione di uomini sposati o la creazione di ministeri femminili sarebbero la soluzione a tutti i nostri mali. Con Benedetto XVI non abbiamo voluto voltare lo sguardo dall’altra parte. I problemi sono incommensurabili, ma abbiamo una convinzione comune: la sola riforma possibile per la Chiesa è un ritorno alla radicalità del Vangelo”. Il Cardinale Sarah sottolinea che all’origine della crisi del sacerdozio c’è “la dimenticanza di Dio. Quando la vita di un sacerdote non è più ancorata alla fede e a Gesù Cristo tutte le derive sono possibili. Se i preti non sono uomini che si dedicano e consacrano interamente a Dio, li si condanna a non essere altro che assistenti sociali. Essere sacerdote è seguire Cristo sulla croce per amore, 24 ore su 24. È uno stato di vita. Il mondo, una piccola minoranza che si agita anche nella Chiesa, alcuni vescovi stessi, l’hanno dimenticato. Io e Benedetto XVI non abbiamo paura di denunciare il problema e di affrontarlo a viso aperto”.
“Il celibato è uno scandalo per il mondo”
Dice il Cardinale Sarah: “Riprenderei le parole di Giovanni Paolo II: non abbiate paura! Siate fieri del vostro celibato! Voglio ribadire a tutti i preti che un sacerdote fedele, povero e debole in apparenza, fa tremare le potenze di questo mondo. Il celibato è uno scandalo per il mondo perché afferma che Dio non è un’idea, è un Essere vivente al quale si può donare tutto il proprio corpo, tutto il proprio cuore e tutte le proprie capacità di amare! La nostra vita di sacerdoti non ha senso se non è fondata su Dio”. E aggiunge: “Con certezza sappiamo che l’ordinazione di uomini sposati o la creazione di ministeri femminili non è una richiesta dei popoli dell’Amazzonia. È un desiderio dei teologi occidentali ammalati di trasgressione. Sono scioccato che il disagio dei poveri sia strumentalizzato fino a questo punto” e la mancanza di sacerdoti “non è un’eccezione ma lo stato normale di tutta la Chiesa ai suoi albori, come in Amazzonia, o al suo capolinea, come in Occidente. Un indebolimento del principio del celibato, anche se limitato a una sola regione, non sarebbe una eccezione ma una breccia, una ferita nella coerenza interna del sacerdozio”.
“La crisi delle vocazioni è una crisi della fede”
Infine il Cardinale Sarah afferma: “La crisi delle vocazioni è una crisi della fede. Laddove il Vangelo è annunciato e vissuto pienamente, le vocazioni non mancano”. “L’Occidente è vecchio e aspetta, senza averne coscienza forse, la giovinezza, aspetta sacerdoti che siano radicalmente dei santi”.
Traduzione a cura di Il Tempo.

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