Le diocesi campane contro l’inquinamento ambientale

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Martedì 14 gennaio presso l’Auditorium ‘Mons. Tommasiello’ di Teano le sei diocesi campane di Acerra, Aversa, Capua, Caserta, Nola e Teano-Calvi si confronteranno sul dramma dell’inquinamento ambientale, in quanto da qualche tempo le Chiese si stanno incontrando per confrontarsi su questo tema e individuare le vie per un impegno comune.

I vescovi hanno sottolineato che le diocesi da anni sostengono i cittadini per combattere questa urgenza ‘ambientale’: “I vescovi campani più volte sono intervenuti con messaggi e, l’anno scorso, noi vescovi, sollecitati dal fenomeno dei roghi tossici, invitammo tutte le comunità a vivere una giornata di digiuno e di preghiera; l’invito fu ben recepito e vivemmo un forte momento comunitario. Ma, nell’insieme, sembra che la sensibilità e l’educazione alla custodia del creato non siano passate nel vissuto concreto della pastorale ordinaria, cioè negli itinerari di fede (catechesi) e, soprattutto, nella nostra predicazione.

Più in generale, noi Vescovi siamo preoccupati dell’ ‘affievolimento’ della dimensione profetica del nostro ministero, non solo per quanto riguarda la questione ambientale, ma in genere, per tutto ciò che riguarda la dimensione sociale della fede. Non ne parliamo, non educhiamo abbastanza alla pace, alla giustizia e alla salvaguardia del creato.

Siamo consapevoli che, se tale dimensione non entra nel tessuto ordinario della pastorale, di fatto essa non passerà. Ci chiediamo: sarà per stanchezza? per rassegnazione? In fondo, così si pensa, che cosa possiamo fare noi di fronte ad un dramma di tali proporzioni? Eppure, non possiamo tacere: siamo di fronte ad un vero dramma che già segna il presente e certamente segnerà il futuro delle nuove generazioni”.

Con questa lettera ai sacerdoti e ai diaconi delle proprie diocesi campane i 6 vescovi della ‘Terra dei Fuochi’ hanno invitato ad una giornata di riflessione sul dramma dell’inquinamento ambientale che ‘produce malattie e morti’.

Già alcuni anni fa i vescovi avevano richiamato il problema delle morti per inquinamento: “Come Chiesa campana, con il coinvolgimento di tante persone, in tempi ancora recenti,  abbiamo richiamato l’attenzione dei cittadini e delle autorità sulla gravità dell’inquinamento ambientale della nostra terra e sulla drammaticità delle sue ricadute sulla salute e sulla vita della nostra gente. Con grande dispiacere, abbiamo dovuto sopportare che la nostra terra, da sempre identificata come l’antica, splendida ‘Campania felix’, sia stata, ora, indicata come ‘terra dei fuochi’.

Ed allora avevano scelto la ‘parola’ per difendere la terra dei cittadini campani: “Illuminati da questo insegnamento, nello stile proprio dei cristiani, vogliamo far sentire a tutta la nostra società la voce potente  dei figli di Dio che chiedono rispetto per la terra e vogliono offrire amore e fraternità a tutta l’umanità.

Per questo non scenderemo in piazza a protestare contro qualcuno, non alzeremo il volume di roboanti strumenti di amplificazione, ma semplicemente vorremo dedicare, offrire una giornata di digiuno e di preghiera, di penitenza e di ascolto della Parola di Dio”.

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