Tra delfini ed elefanti, Zoomarine e Bioparco insieme per i bambini autistici in cura all’IDI

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A Roma è conosciuto come “l’ospedale della pelle”. E’ l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (IDI), il polo per la ricerca e la cura delle malattie dermatologiche gestito dalla Provincia italiana della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione, fondata nel 1857 dal Beato Luigi Monti. Accanto a questa specializzazione consolidata, all’IDI è sorto dal 2003, su impulso del professor Davide Moscato, un centro di Pet Therapy che opera a favore dei bambini con problemi neurologici. Da quelli con piccole difficoltà fino a quelli con patologie più problematiche come l’autismo. Per loro è stata creata una vera e propria “mini fattoria degli animali”, perché è noto che il contatto con le bestiole domestiche può aiutare moltissimo i piccoli pazienti nel loro percorso emotivo e relazionale. E’ in questo contesto che nel 2010 è nata la collaborazione con Zoomarine, il parco divertimenti di giochi acquatici situato alle porte di Roma, a Torvaianica, nel comune di Pomezia, per una prima sperimentazione di contatto dei piccoli amici con i leoni marini. Quest’anno, visti i risultati molto lusinghieri dell’iniziativa, si è deciso di continuare, coinvolgendo anche i delfini, una delle attrazioni di punta di Zoomarine, e gli elefanti, per i quali giocherà una parte significativa il Bioparco di Roma.

Per la prima volta in Italia, questi due animali molto popolari nell’immaginario infantile (chi non ricorda l’elefantino Dumbo e il delfino Winter, così vicini all’universo dei piccoli per le loro doti di simpatia, amicizia e fedeltà?), saranno impegnati in un progetto sperimentale a sostegno dei bambini autistici, riassunto nello slogan: “Un delfino per emergere dal proprio sommerso, una proboscide per uscire dalla foresta dell’isolamento”. Il programma di collaborazione terapeutica tra i due centri in collaborazione con l’IDI è uno dei punti dell’accordo sinergico di co-marketing, ricerca ed educazione tra Zoomarine e il Bioparco, illustrato a Roma – alla vigilia della riapertura della stagione primaverile-estiva del parco giochi pontino – dai vertici delle due strutture ricreative nel corso di una presentazione condotta dal giornalista Piero Schiavazzi, presidente dell’Associazione Amici del Bioparco, alla presenza del vicesindaco di Roma Sveva Belviso.

Aperto nel 2008, con i suoi 40 ettari di verde, acqua e attrazioni, un investimento complessivo di 60 milioni di euro (di cui 5 solo quest’anno) e 20 di fatturato, Zoomarine è stato visitato lo scorso anno da circa 700mila visitatori. “La nostra struttura – ha dichiarato il direttore generale Aurelio Latella – appartiene ormai all’immaginario dei romani, ma si sta allargando anche al bacino del centro Italia, visto che il 30% dei visitatori viene da fuori Roma. Ma oltre a fornire divertimento e svago, è anche un punto di riferimento nazionale per la ricerca e l’educazione su temi quali la fauna marina e non solo. Oltre il 10% dei bambini vengono da noi per percorsi di formazione educativa e per il 2012 vogliamo accrescere la nostra attenzione a questi argomenti avviando una stretta collaborazione con il Bioparco”.

Frutto di questo legame, è lo sconto del 30% che dal 16 aprile sarà praticato ai visitatori di ambedue le strutture. Che collaboreranno inoltre anche per la realizzazione di diverse iniziative per la conservazione della biodiversità, per la conoscenza delle specie aliene invasive presenti in Italia e per la salvaguardia degli animali a rischio di estinzione, come l’alligatore cinese, la lucertola delle Eolie e l’ululone appenninico, un piccolo anfibio simile ad un rospo un tempo molto diffuso nella nostra penisola. Per Paolo Giuntarelli, presidente della Fondazione Bioparco di Roma, la presentazione dell’accordo è avvenuta significativamente in coincidenza con il ritorno a Cuba del “coccodrillo del Papa”, il piccolo esemplare di Crocodylus Rhombifer trafugato illegalmente nello stato caraibico e recuperato dal Corpo Forestale dello Stato. Curato dagli zoologi del Bioparco e donato alle autorità cubane, il cucciolo è stato portato in udienza lo scorso 11 gennaio a Benedetto XVI, che gli diede la sua benedizione.

La foto del Pontefice ritratto con il piccolo coccodrillo ha fatto il giro del mondo, contribuendo a far conoscere a livello internazionale la realtà e le attività del giardino zoologico romano, che proprio l’anno scorso ha festeggiato i suoi primi cento anni di vita. “Quest’incontro tra due strutture che nella loro diversità arricchiscono il patrimonio conoscitivo comune sugli animali – ha spiegato Giuntarelli – non è solo commerciale, ma vuole anche cementare la cultura ambientale della città e del territorio romano, nel segno del rispetto della natura e della diversità ambientale. Al Bioparco si fa tutela, conservazione e ricerca ma anche cultura, si aiutano le nuove generazioni a crescere attraverso la formazione e l’apprendimento”. Sul valore del rapporto con gli animali nel contatto con bambini affetti da autismo si è soffermato il professor Moscato. “E’ un percorso che dura da diverso tempo, ho iniziato quasi per scherzo dieci anni a lavorare con la Pet Therapy, Abbiamo messo in piedi la nostra fattoria urbana all’IDI al servizio di varie tipologie di bambini con problemi neurologici fino a arrivare agli autistici. Come interagisce l’animale? Fa da mediatore emozionale.

Con i bambini autistici, i cani e i cavalli sono buonissimi. Due anni fa abbiamo incontrato Zoomarine e l’anno scorso abbiamo avviato la sperimentazione con i leoni marini. I bambini hanno fatto grandi miglioramenti sotto tanti aspetti, compreso quello linguistico. Sia chiaro, la Pet Therapy non guarisce, ma può aiutarli fortemente a sviluppare il proprio percorso formativo. Il Bioparco ha fornito la sua precedente esperienza con gli elefanti (che in altri paesi, è bene ricordare, sono animali domestici) e Zoomarine con i leoni marini e i delfini può integrare e ampliare questo rapporto”. Un percorso particolarmente apprezzato dal vicesindaco Belviso, che ha sottolineato la poliedricità dell’azione formativa del Bioparco e la centralità del ruolo di Zoomarine. “Sono stata molto attratta dalle strategie di Pet Therapy, in particolare da quelle con i pesci. Nel momento in cui il piccolo entra in contatto con l’animale, ci può essere una grande fase di sviluppo nella crescita emozionale. Aver accesso a un elefante, a un delfino è cosa diversa dal contatto che si può avere con un cane. Roma Capitale è disponibile a valutare i risultati della sperimentazione e ad avviare la possibilità di una sua qualificazione come servizio terapeutico da riconoscere”.

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