Le relazioni e la scommessa sulla felicità promossa dall’associazione ‘Vita 21 Enna’

Condividi su...

Lo scorso anno avevano realizzato, con successo, un calendario particolare, rivisitando sette noti capolavori dell’arte e sostituendo i protagonisti delle rappresentazioni artistiche con i componenti dell’associazione di genitori di figli con la sindrome di down, un’idea che metteva in armonica vicinanza una idea di bellezza e di perfezione spesso trascurata nella nostra società.

Vita 21 Enna’, è un’associazione nata sette anni fa grazie ad un gruppo di genitori di bambini con la sindrome di Down, e con grande entusiasmo hanno deciso di mettersi in movimento per affiancare e sostenere i componenti del nucleo familiare, facilitare l’inserimento di bambini e ragazzi con sindrome di Down nelle scuole, promuovere ed organizzare ogni attività atta a favorire l’integrazione delle persone con sindrome di Down nella società e nel mondo del lavoro.

Quest’anno, gli aderenti all’associazione ‘Vita 21 Enna’ hanno deciso di promuovere nelle scuole il progetto ‘Armonie di relazioni’, per guidare studenti e docenti a non concentrarsi sull’handicap degli allievi svantaggiati ma a porre il loro sguardo sulla persona e sul suo valore unico e prezioso.

Questo tema – relativo alla capacità e all’armonia relazionale – è stato trattato in queste ultime settimane nel corso del seminario ‘Scuola, famiglia, associazionismo – Costruire l’alleanza educativa per l’inclusione’, pensato per i docenti che frequentano il corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. Il seminario – promosso dalla Facoltà di Studi Classici, Linguistici e della Formazione dell’Università Kore di Enna – ha visto la partecipazione di circa cinquecento futuri giovani docenti di sostegno.

“Vogliamo portare il nostro contributo – dichiara Valeria Petralia, responsabile ‘Mondo Scuola’ dell’associazione – affinché la scuola possa diventare un luogo dove si sperimentano relazioni umane gioiose ed armoniose, in cui la disabilità e la diversità siano scoperta come valore”. Uno degli obiettivi è quello di far sperimentare la condizione di difficoltà di chi vive una disabilità in modo da stimolare empatia e comprensione; tutto questo – precisa Valeria Petralia – promuovendo “una nuova cultura di ‘integrazione al contrario’ e facendo leva sulla ‘risorsa compagni’ che si può manifestare attraverso abbracci affettuosi, attraverso un corpo che è dono per gli altri».

Le attività proposte dall’associazione ‘Vita 21 Enna’ sono un invito ad entrare in dialogo con chi vive o condivide il desiderio di essere felice, in una società dove talvolta le persone svantaggiate per una qualsiasi forma di disabilità non trovano spazio. Una scommessa sulla preziosità della vita umana che non ha paura della fragilità generata da uno svantaggio, un dettaglio, questo, che rappresenta l’aspetto programmatico della nostra esistenza, e che attraverso “Vita 21 Enna” il dottor Marco Milazzo – medico e presidente dell’associazione, insieme alle famiglie che la compongono – porta avanti da diversi anni, convinto che «la felicità sia una cosa seria. La più seria?”.

Free Webcam Girls
151.11.48.50