Concelebrazione Eucaristica nel segno di fraternità e di devozione alla Santa Croce a Reggio Calabria

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Nella Festa di Sant’Andrea, sabato 30 novembre 2019 nella Basilica dell’Eremo “Santa Maria della Madre della Consolazione” a Reggio Calabria, S.E.R. Mons. Salvatore Nunnari, Arcivescovo emerito di Cosenza–Bisignano ha presieduto la Concelebrazione Eucaristica, fortemente voluta dal Coordinamento Calabria che fa capo alla Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Hanno concelebrato il Ministro provinciale dei frati cappuccini Padre Pietro Ammendola, OFM Cap, Don Carmine Vito, Don Giovanni Zampaglione e Don Giovanni Gattuso.
Nel salutare Mons. Nunari con grande affetto, il Cav. Emanuele Nazareo Scarlata ha sottolineato che la vicinanza del Presule alla Sacra Milizia è particolarmente motivo di gioia e di incoraggiamento nel servizio, nella finalità e nell’ispirazione ordinistiche. Ringraziando Mons. Nunari per aver accolto l’invito a celebrare una Santa Messa in onore della Beata Vergine Maria Madre della Consolazione, Patrona della città di Reggio Calabria e tanto cara anche a lui. Ha aggiunto di vedere in questa attenzione un segno di grande stima e di affetto, sapendo bene che nonostante i suoi numerosi impegni, Mons. Nunari ha avuto la generosità di condividere con l’Ordine la sua passione e il suo ministero.

Nella riflessione condotta durante la Santa Messa, le Dame, i Cavalieri ed i Postulanti dell’Ordine Costantiniano uniti in quel vincolo religioso, hanno ribadito la propria struttura, la propria comunità, all’interno della quale si sono stabiliti legami forti, scelti nel momento in cui si è accettato di farne parte. Con il partecipato evento liturgico si è espresso lo spirito di fraternità e di devozione alla Santa Croce, celebrando il dono dell’amore di Dio. Un amore che niente può fermare e che deve essere messo a disposizione dell’altro, specie dei più bisognosi. Attraverso il valore Eucaristico del rito, la Sacra Milizia ha voluto sottolineare la prerogativa religiosa che nutre, accresce e promuove la propria forte connotazione cristiano-cattolica ed il proprio radicato legame con la dottrina e la liturgia della Chiesa. Il Cav. Scarlata ha sottolineato: “Il nostro inclito Ordine è nella Chiesa universale e particolare, vuole camminare in comunione con Essa e con il suo Pastore, contestualmente rimanendo fedele alla nostra missione di cavalieri della Sacra Milizia”.

La stessa forma militare dell’Ordine non è priva di significato, bensì, ai giorni nostri, rivesto l’importante accezione di difesa della fede cristiana-cattolica e delle tradizioni ad esse collegate, nonché accezione della testimonianza della diffusione della fede.
I membri dell’Ordine inoltre, vivendo una vita pienamente cristiana, sono tenuti nelle loro azioni ed attività a sostenere le importanti missioni sociali di assistenza ospedaliera e di carità. E proprio sul soccorrere i più bisognosi e sulla necessità di creare un popolo cosciente e responsabile capace di affrontare i problemi e tendere la mano verso il suo prossimo, si è soffermato Mons. Nunnari: “I Cavalieri dell’Ordine hanno un duplice compito: servire Dio, con la propagazione della fede e la glorificazione della croce e servire l’uomo, con la carità espletata soprattutto, con opere di assistenza sociale e ospedaliera”.

Al termine della Santa Messa è stata letta la Preghiera del Cavaliere Costantiniano scritta dal Cardinal Antonio Innocenti, che fu Gran Priore Onorario dell’Ordine e Balì Gran Croce di Giustizia decorato col Collare, nella quale emerge la figura dei cavalieri che diventano “armatura di fede e scudo di buona volontà” per realizzare la pace.

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