La Santa Sede affida alla Prefettura degli affari economici la programmazione finanziaria

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Indirizzo e programmazione economica per gestire al meglio i beni terreni della Santa Sede. Il 9 marzo è diventato operativo il nuovo regolamento della Prefettura degli affari economici della Santa Sede, che porta la data del 22 febbraio ed è firmato dal cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone. Una piccola rivoluzione, un adeguamento ai tempi e alle responsabilità della Curia Romana “uno dei principali strumenti che il Santo Padre ha disposizione per svolgere la funzione di Pastore affidata dal Signore Gesù a Pietro e ai suoi successori”, come si legge nella lettera, firmata dal cardinale Presidente Versaldi, che accompagna il regolamento. Il testo di 34 articoli, illustra l’ampliamento delle competenze e delle funzioni della Prefettura.

Già nel primo articolo si legge che la Prefettura è il Dicastero “preposto all’indirizzo e alla programmazione economica, come pure alla vigilanza e al controllo delle Amministrazioni della Santa Sede”. Nel precedente regolamento del 20 novembre 1999 si parlava solo di “vigilanza e controllo”. Si potrebbe dire che oltre alla funzione di “Corte dei Conti” ora la Prefettura ha anche il ruolo di “Ministero delle finanze”. All’articolo 2, che spiega le funzioni, si legge che la Prefettura, in base alle indicazioni del Consiglio dei Cardinali, “redige il documento di programmazione economica nel quale vengono posti gli obiettivi che in modo unitario” le Amministrazioni devono seguire. E che “propone periodicamente i principali  parametri macro-economici di riferimento” che gli Enti usano per i loro bilanci di previsione. Le funzioni, che nel regolamento del ’99 erano descritte in due righe dell’ articolo 3, vengono più dettagliatamente definite in 7 commi che riguardano la cura e la redazione dei bilanci, gli atti di amministrazione straordinaria e ovviamente il controllo dei bilanci stessi. L’articolo 5 del regolamento introduce anche la promozione della “collaborazione tra i Discasteri interessati, anche mediante incontri, per studiare, esaminare e valutare congiuntamente fatti rilevanti di gestione amministrativa e finanziaria.”

Tra i compiti di vigilanza specificato quello di analisi per assicurare “una precisa e ordinata acquisizione e conservazione dei documenti con rilevanza giuridica relativa a ciascun Ente”. Altro chiarimento: durante la Sede Vacante la Prefettura è tenuta  a fornire il bilancio consolidato consuntivo e preventivo dell’ anno in corso al cardinale Camerlengo. I cinque revisori internazionali  nominati dal Papa con incarico triennale possono essere riconfermati per tre mandati, quindi per 9 anni, mentre prima il mandato era rinnovabile, di norma, una sola volta. Il regolamento è il frutto del lavoro di una commissione “costituita dai precedenti superiori del Dicastero d’intesa con la Segreteria di Stato” si legge nella lettera del cardinale Versaldi. Che, alla luce della Pastor Bonus ha prodotto “un testo che risponde al necessario adeguamento della missione della Chiesa alla luce delle mutate condizioni sociali ed economiche del mondo odierno”. L’intento è quello di gestire ed usare i mezzi materiali della Santa Sede “in modo responsabile e ordinato al fine spirituale.”

“ Siamo tenuti- scrive Versaldi- ad essere amministratori buoni e fedeli che con prudenza, saggezza e competenza, rendono conto alla carità dei fedeli dell’uso di quanto da essi offerto, affinché la Sede Apostolica possa svolgere con efficacia e sobrietà la propria missione nel mondo.” La lettera si conclude con la dichiarata intenzione di avere incontri con le Amministrazioni anche per “immaginare insieme modalità che aiutino ad una sempre migliore gestione delle risorse, doverosa in sé e soprattutto in questo tempo di crisi economica-finanziaria.”

La Prefettura degli affari economici della Santa Sede è stata istituita nel 1967 da Paolo VI. Si occupa dei bilanci della Santa Sede che riguarda l’attività istituzionale, l’attività finanziaria, l’attività immobiliare e l’attività mediatica. Cioè tutti i Dicasteri della Curia Romana, le attività finanziarie delle amministrazioni consolidate, e la Radio Vaticana, la Tipografia Vaticana – Editrice “L’Osservatore Romano”, la  Libreria Editrice Vaticana e il Centro Televisivo Vaticano. Inoltre la Prefettura si occupa del bilancio dello Stato della Città del Vaticano, di cui fanno parte ad esempio i Musei Vaticani, la Farmacia, lo Spaccio annonario, e l’ Ufficio filatelico e numismatico.

 

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