L’arrivo del Papa in Tailandia

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“Come nazione multiculturale e caratterizzata dalla diversità, la Tailandia riconosce, già da tempo, l’importanza di costruire l’armonia e la coesistenza pacifica tra i suoi numerosi gruppi etnici, mostrando rispetto e apprezzamento per le diverse culture, i gruppi religiosi, le filosofie e le idee. L’epoca attuale è segnata dalla globalizzazione, considerata troppo spesso in termini strettamente economico-finanziari ed incline a cancellare le note essenziali che configurano e generano la bellezza e l’anima dei nostri popoli; invece l’esperienza concreta di un’unità che rispetti e ospiti le differenze serve di ispirazione e di stimolo a tutti coloro che hanno a cuore il mondo così come desideriamo lasciarlo alle generazioni future”.

Così Papa Francesco saluta giovedì mattina ( a Roma sono le tre di notte) la Tailandia nel suo incontro ufficiale con il mondo politico nella Sala “Inner Santi Maitri” della Government House di Bangkok.

Francesco era arrivato mercoledì pomeriggio nel paese per la prima tappa del suo viaggio in Asia. Solo una semplice accoglienza all’aeroporto per il Papa, ma poi la festa nel cortile della Nunziatura è stato il primo saluto dei pochi cattolici del paese.

Il Papa ha scelto di inviare un video messaggio ai giovani “So che stasera fate una veglia di preghiera. E so che altri stanno camminando, che vengono qui. Entrambe le cose sono belle: pregare e camminare! Nella vita devono essere fatte queste due cose: avere il cuore aperto a Dio, perché da Lui riceviamo la forza, e camminare, perché non si può stare fermo nella vita. Un giovane non può ritirarsi all’età di venti anni, deve camminare! Sempre oltre, sempre in salita”. Così il Papa ha salutato – attraverso un videomessaggio a sorpresa – i giovani thailandesi che oggi partecipano alla veglia di preghiera a Bangkok in occasione dell’inizio della visita di Francesco. 

“Consiglio – ha concluso il Papa rivolgendosi direttamente ad ogni giovane – queste due cose: non rimanere mai a terra, alzati subito che qualcun altro ti aiuta ad alzarti, prima di tutto. In secondo luogo, non passare la tua vita seduto sul divano, fare la vita, costruire la vita, fare, andare avanti. Continua sempre a salire sulla strada. Impegnati e avrai una felicità impressionante, io te lo assicuro”.

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