Papa Francesco istituisce la festa della Madonna di Loreto

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“Il Sommo Pontefice Francesco ha decretato con la sua autorità che la memoria facoltativa della Beata Maria Vergine di Loreto sia iscritta nel Calendario Romano il 10 dicembre, giorno in cui vi è la festa a Loreto, e celebrata ogni anno. Tale celebrazione aiuterà tutti, specialmente le famiglie, i giovani, i religiosi, a imitare le virtù della perfetta discepola del Vangelo, la Vergine Madre che concependo il Capo della Chiesa accolse anche noi con sé”.

Così recita il decreto della Congregazione del culto divino e la disciplina dei sacramenti, datato il 7 ottobre, a firma del prefetto, card. Roberto Sarah, e del segretario, mons. Arthur Roche, sull’iscrizione della celebrazione della Beata Maria Vergine di Loreto nel Calendario romano generale. Poi la Santa Sede ha spiegato la motivazione di questa iscrizione:

“Il menzionato santuario strettamente vincolato alla Sede Apostolica, lodato dai Sommi Pontefici e universalmente conosciuto, ha saputo illustrare in modo eccellente, nel corso del tempo, non meno di Nazareth in Terra Santa, le virtù evangeliche della Santa Famiglia. Nella Santa Casa, davanti all’effige della Madre del Redentore e della Chiesa, Santi e Beati hanno risposto alla propria vocazione, i malati hanno invocato consolazione nella sofferenza, il popolo di Dio ha iniziato a lodare e a supplicare Santa Maria con le Litanie lauretane, note in tutto il mondo.

In modo particolare quanti viaggiano in aereo hanno trovato in lei la celeste patrona”. Pochi mesi prima era stata annunciata da papa Francesco l’apertura della Porta Santa in vista di un anno giubilare straordinario, che si aprirà domenica 8 dicembre. Il Giubileo Lauretano, ‘Maria Regina et Janua Coeli’, è stato istituito per i 100 anni dalla proclamazione della Madonna di Loreto come patrona degli aviatori. Dunque domenica 8 dicembre il segretario di Stato Vaticano, card. Pietro Parolin, aprirà la Porta Santa, per chiudersi il 10 dicembre 2020.

Nella solennità di Tutti i Santi, al termine della messa, celebrata nella basilica della Santa Casa di Loreto, mons. Krzysztof Nykiel, reggente delle Penitenzieria apostolica, ha consegnato all’arcivescovo prelato e delegato pontificio di Loreto, mons. Fabio Dal Cin, il decreto d’indizione del Giubileo Lauretano ‘benevolmente concesso da Papa Francesco’, come ha rimarcato mons. Nykiel.

Nel decreto di indizione è specificato il motivo: “Già da oltre sette secoli mossi da fiducia verso la Madre di Dio, alla Santa Casa di Loreto accorrono i fedeli da tutto il mondo cristiano, tra i quali appunto si celebra con singolare devozione la memoria del Verbo Divino fatto uomo nel seno di Maria. In verità Dio, ricco di Misericordia, per intercessione della Vergine Madre, non cessa di effondere benevolmente lì, in quella Casa, l’abbondanza dei celesti doni per la salute dell’anima e del corpo”.

Quindi papa Francesco, in occasione dei 100 anni dalla proclamazione della Madonna di Loreto patrona degli aeronauti (avvenuta il 24 marzo 1920 con decreto di papa Benedetto XV), concede “il dono dell’indulgenza plenaria in forma di Giubileo. Gli stessi ingenti benefici spirituali, potranno ottenersi nelle cappelle degli aeroporti civili e militari, nonché nelle cappelle dei reparti dell’Aeronautica militare”.

Nella lettera ai fedeli mons. Fabio Dal Cin, Delegato Pontificio per il Santuario lauretano, ha spiegato il significato del Giubileo: “Un momento di grazia perché questo Giubileo è venuto dopo la visita del Santo Padre, il 25 marzo. Il Santo Padre in quella circostanza ha messo in luce ulteriormente il carattere universale del Santuario firmando una lettera sui giovani, la ‘Christus vivit’ e poi ha messo in luce le priorità della pastorale del Santuario, delle opere di evangelizzazione del Santuario, che sono le famiglie, i giovani e i malati.

In questo senso il Giubileo diventa quasi la prova concreta di come dovremmo operare non solo nel Giubileo ma anche in futuro perché queste tre priorità siano davvero i riferimenti dell’impegno del Santuario”.

Secondo la tradizione, la Santa Casa di Loreto è parte dell’abitazione della Vergine, la quale era costruita da una grotta scavata nella roccia e da una camera antistante. Quest’ultima fu trasportata nel 1291, secondo la tradizione per ‘mistero angelico’ da Nazareth, prima nell’antica Illiria per poi giungere sul colle lauretano il 10 dicembre 1294.

Quando i crociati nel 1291 furono espulsi dalla Palestina, la casa in muratura fu trasportata nell’antica Illiria, nell’attuale città di Tersatto, dove sorge oggi un santuario mariano. Quindi nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294, la casa fu trasportata in Italia, nelle terre dell’antico comune di Recanati e fu posta su una pubblica strada dove tutt’ora è custodita.

Alcuni indizi fanno pensare che gli autori del trasporto siano stati i membri di una famiglia denominata Angeli. Infatti era il 17 maggio 1900 quando Giuseppe Lapponi, archiatra pontificio di Leone XIII, indicava di aver letto negli archivi vaticani alcuni documenti che indicavano una nobile famiglia bizantina di nome Angeli, che salvò i materiali della Casa della Madonna dalla devastazione mussulmana e li fece trasportare a Loreto.

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