I cambiamenti del digitale dagli albori ai giorni nostri

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1969-2019: dopo l’allunaggio anche internet compie 50 anni in cui il mondo si è trasformato e la percezione della realtà è cambiata totalmente, anche grazie al web. Soprattutto per i Millennials è normale utilizzare Instagram, Google o mandare una mail. Ma 50 anni fa quello che c’è oggi non era minimamente pensabile.

In questi 50 anni Internet è cambiato molto. In termini di hardware, browser, ricerca, messaggistica e quant’altro c’è stata una crescente evoluzione che ha portato tutti ad essere sempre più connessi. Proprio come avviene nel nostro calendario, abbiamo anche nel web un anno zero: il 1991 quando si creò il world wide web (www) e di conseguenza il primo sito.

Per quanto riguarda la messaggistica fu soltanto nel 1971 che fu inviata la prima email e nel 1976 fu la regina d’Inghilterra a mandarne una. Dal punto di vista giornalistico fu fondamentale il 1980 con la prima edizione online di un quotidiano americano. Per quanto riguarda la security, invece, iniziarono a svilupparsi i primi virus nel 1971 e successivamente il primo malware. Gli anni seguenti il primo sito sono stati una escalation di innovazione.

Dalle applicazioni di messaggistica come Hotmail, MSN e Skype si è passati dal 2009 in poi a Whatsapp e Snapchat. Per non parlare dei numerosi browser che sono stati creati: dal Nexus browser del 1991 al Microsoft Edge dei nostri giorni. Sicuramente uno dei settori che ha riscontrato maggiormente una crescita esponenziale è quello dei social. Dal 2003 in poi c’è stata un’evoluzione continua di applicazioni e siti web dedicati ai social network.

Ognuno dei quali, aggiornamento dopo aggiornamento, si è sempre di più avvicinato alle esigenze dei fruitori. Per ricordare la data a Pisa si è svolto l’Internet Festival-Forme di Futuro, il principale evento italiano dedicato all’innovazione digitale e ai suoi protagonisti. La parola chiave dell’edizione 2019 è stata #leregoledelgioco, il gioco, inteso come protagonista della vita ad ogni età, con tutti i suoi molteplici significati, dalla creatività alla fantasia, dall’improvvisazione all’istinto, dalla esplorazione all’invenzione.

Al centro della nona edizione c’è stato il gioco, inteso come protagonista della vita ad ogni età, con tutti i suoi molteplici significati, dalla creatività alla fantasia, dall’improvvisazione all’istinto, dall’esplorazione all’invenzione. Il gioco, ‘arte del possibile’ e vettore primario nella dinamica della Rete, non soltanto come dimensione trasversale a molte attività e ruoli, ma anche come punto di partenza per la pianificazione e attuazione di regole: non c’’è gioco senza regole, che se giuste e condivise sono l’essenza della convivenza, l’ossatura della società, l’architrave della democrazia.

Nel frattempo fino al 4 novembre a Genova è in programma l Consiglio nazionale delle ricerche partecipa con una ricca offerta di eventi alla 17^ edizione del Festival della Scienza. Tra le mostre, il Cnr celebra a Genova vent’anni di progettazione e realizzazione di giochi scientifici interattivi con ‘La scienza si fa bella.

Una selezione di grandi exhibit per toccare con mano il piacere della scoperta’, che propone al pubblico le più spettacolari installazioni portate in oltre 30 città, 11 stati e tre continenti, un’expertise unica a livello nazionale. ‘Trasmutazioni. Elementi in connessione’ è invece una mostra fotografica a forte impatto visivo che ritrae da una singolare prospettiva dispositivi elettronici e bioelettronici, svelandone microscopiche connessioni e geometrie.

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