Papa Francesco al Sinodo: camminare insieme

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“Siamo in un buon cammino, camminiamo uniti sulla strada del discernimento alla luce dalla ricca tradizione della Chiesa. La tradizione non è un museo. Ripeto che la tradizione è la salvaguardia del futuro. Grazie per tutto questo, uno dei temi più sentiti è stato quello della sinodalità. Abbiamo camminato molto e avremo molto da camminare sulla strada della sinodalità”: lo ha detto papa Francesco nel discorso finale della Assemblea speciale per l’Amazzonia del Sinodo dei Vescovi.

Poi il papa nel discorso in spagnolo, senza testo preparato, ha affermato: “Sarebbe bene che i giovani religiosi potessero per un anno andare nelle regioni limitrofe e che i giovani sacerdoti che si formano nel servizio diplomatico passino almeno un anno in terra di missione, ma non facendo il tirocinio nella nunziatura, come si fa adesso, ma al servizio del vescovo. E riconvocherò la Commissione di studio sul diaconato femminile, aprendola con nuovi membri per continuare a studiare, per vedere come esisteva nella Chiesa primitiva il diaconato permanente”.

Inoltre il papa Il Papa ha affermato che vorrebbe riuscire a pubblicare ‘prima della fine dell’anno, in modo che non passi troppo tempo’, l’Esortazione post sinodale: “Tutto dipende dal tempo che avrò per poter pensare… Il tema che abbiamo votato in maggioranza per il prossimo Sinodo è il tema della sinodalità. Io sto riflettendo e pensando su questo tema, ma certamente posso dire che abbiamo camminato molto, ma dobbiamo camminare di più su questo cammino della sinodalità”.

Inoltre nel suo discorso ha elencato le quattro dimensioni che sono emerse come centrali nei lavori del Sinodo; sulla prima, si dice “contento di quello che è stato detto a questo proposito: cioè, la tradizione della Chiesa è proprio l’inculturazione”. Invece sulla dimensione ecologica, il papa ha sottolineato che “si è reso omaggio a uno dei pionieri di questa coscienza della Chiesa, il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli… Questa coscienza ecologica denuncia un cammino di sfruttamento compulsivo”.

Sulla dimensione sociale, il papa ha spiegato che il Sinodo ha denunciato che in Amazzonia non si sfrutta in modo selvaggio solo il Creato, ma anche le persone, con “ogni tipo di ingiustizia, di distruzione, di sfruttamento di persone, a ogni livello, e di distruzione dell’identità culturale… La tratta è il più alto livello di corruzione per le persone a qualsiasi livello e di distruzione dell’identità culturale”.

La quarta dimensione è quella pastorale: “L’annuncio del Vangelo è urgente… Si è parlato di nuovi ministeri, di cui aveva parlato anche papa Paolo VI”, ringraziando “il coraggio del card. O’Malley, perché è una vera ingiustizia sociale che non si permetta di fatto agli aborigeni il cammino seminaristico e il cammino del sacerdozio”.

Sempre riferendosi ai lavori, il papa ha sottolineato che è stato detto che “c’è una grande quantità di sacerdoti nei Paesi del ‘primo mondo’, Stati Uniti ed Europa, e non ce n’è per mandare nella zona amazzonica di questi Paesi”. Il papa ha poi affrontato il tema della donna: “Non ci rendiamo conto di quello che significa la donna nella Chiesa. Guardiamo soltanto la parte funzionale, che è importante. Ma il ruolo della donna nella Chiesa va ben oltre la funzionalità e di questo bisogna tenere conto”.

Quindi papa Francesco ha specificato che la Rete ecclesiale panamazzonica, la Repam “deve avere maggiore consistenza e progredire nell’organizzazione di semi-conferenze episcopali: c’è una conferenza episcopale del Paese e poi c’è una semi-conferenza episcopale, parziale, di una zona”, come accade dappertutto, in Italia con le conferenze regionali. Ed ha proposto che i paesi dell’Amazzonia abbiano “piccole conferenze episcopali amazzoniche che fanno parte di quella nazionale ma che lavorano poi separatamente”.

Prima di concludere le sue riflessioni il papa ha ringraziato i giornalisti per il lavoro svolto, dicendo ‘ci fate un favore raccontando il Sinodo’ e ciò ci permette di raggiungere altri. Quindi ha chiesto di sottolineare e dare rilievo alla parte riguardante le quattro dimensioni della diagnosi ritenendo che è il miglior contributo che la Chiesa dona al mondo, alle chiese, popoli e alle culture dell’Amazzonia.

Il card. Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, nel suo intervento in aula prima del discorso del Papa, ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato durante questo mese ‘nel quale è stato ascoltato il grido dell’Amazzonia’. Come proposto ad inizio Sinodo, il cardinale ha spiegato che si stanno vagliando progetti in quattro Paesi per l’acquisto di titoli di rimboschimento. L’idea è di compensare le emissioni generate dai consumi di energia, acqua, dalla produzione di rifiuti con la riforestazione di 50 ettari di foresta amazzonica.

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