Alleanza contro la Povertà: aprire confronto su politiche di inclusione

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In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione papa Francesco ha inviato un messaggio al segretario della Fao, in cui ha sottolineato che il tema proposto: ‘Le nostre azioni sono il nostro futuro. Un’alimentazione sana per un mondo #FameZero’, mette in evidenza la distorsione del binomio ‘cibo-nutrizione’:

“Vediamo come il cibo cessa di essere un mezzo di sussistenza per diventare un canale di distruzione personale. Quindi, a fronte degli 820.000.000 di persone affamate, abbiamo sull’altro piatto della bilancia quasi 700.000.000 di persone in sovrappeso, vittime di abitudini alimentari sbagliate… D’altra parte, l’attuale interdipendenza tra le nazioni può aiutare a mettere da parte gli interessi particolari e favorire la fiducia e la relazione di amicizia tra i popoli.

Auspico che il tema di quest’anno ci aiuti a non dimenticare che c’è chi si nutre ancora in modo poco salutare. E’ crudele, ingiusto e paradossale che, al giorno d’oggi, ci sia cibo per tutti e, tuttavia, non tutti possano accedervi; o che vi siano regioni del mondo in cui il cibo viene sprecato, si butta via, si consuma in eccesso o viene destinato ‘la logica del mercato’…

Quando la persona umana sarà collocata nel posto che le spetta, allora le operazioni di aiuto umanitario e i programmi di sviluppo avranno un impatto maggiore e daranno i risultati sperati. Non possiamo dimenticare che ciò che accumuliamo e sprechiamo è il pane dei poveri”.

Ed il giorno successivo si è celebrata la Giornata mondiale contro la povertà: per l’occasione l’Alleanza contro la povertà in Italia (dal 2013 si occupa della promozione di politiche di contrasto alla povertà assoluta) ha auspicato che già dalla predisposizione della legge di Bilancio si realizzi un confronto con il Governo per la definizione delle politiche necessarie a contrastare il dramma della povertà assoluta che troppe persone vivono in Italia:

“L’introduzione del Reddito di Cittadinanza, nonostante l’importante stanziamento di risorse che ha ampliato la platea dei beneficiari e l’importo del contribuito economico, non ha cancellato la povertà. Per questo ribadiamo con forza la necessità di mantenere lo stanziamento di risorse previsto dalla legge di bilancio dello scorso anno e di mettere in atto i correttivi volti al raggiungimento delle persone escluse o penalizzate dai parametri di accesso e di erogazione della misura, come i senza dimora.

Chiediamo, inoltre, che una particolare attenzione sia dedicata all’implementazione dei percorsi di inclusione sociale e lavorativa, con il necessario rafforzamento dell’infrastruttura dei servizi pubblici territoriali, a partire da quelli sociali, per un’adeguata presa in carico dei soggetti in condizione di disagio economico”.

Partendo da alcuni dati diffusi dall’ INPS sull’erogazione del Reddito di Cittadinanza l’Alleanza contro la povertà ha sottolineato la necessità di mantenere la dotazione prevista sul Fondo dedicato:

“Gli eventuali risparmi di spesa, dovuti a un minore numero di beneficiari rispetto alle stime iniziali, andrebbero indirizzati alla necessaria rimodulazione della scala di equivalenza, attualmente penalizzante per i nuclei numerosi e con minori, e all’estensione della misura ai cittadini extracomunitari, discriminati in modo inaccettabile dalla normativa in essere, a cominciare dall’emanando decreto sulle certificazioni richieste”.

Infine l’Alleanza ha auspicato che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali emani al più presto il decreto di riparto dei Fondi previsti per il 2019 destinati al rafforzamento dei servizi.

Ed anche dalle Marche sono arrivate alcune proposte al Piano Sociale regionale da parte del portavoce regionale dell’Alleanza contro la povertà, dott. Fabio Corradini: “Il percorso che abbiamo portato avanti in questi 4 anni si è svolto sostanzialmente seguendo due direttrici principali: non disperdere ed anzi incrementare la ‘dote’ fatta di competenze e progettualità diffuse, ma anche rafforzare la ‘rete’, già capillarmente diffusa, vista la tipologia e le caratteristiche degli enti aderenti all’Alleanza contro la povertà nelle Marche, in tutti gli Ambiti Territoriali Sociali e con relazioni significative con i rispettivi servizi di questi ultimi.

Effettuare il monitoraggio del livello di attuazione delle varie azioni messe in atto dalle politiche nazionali e regionali in tema di contrasto alla povertà che si sono concretizzate con l’invio di questionari di monitoraggio prima sul SIA nel 2017 e poi sul ReI nel 2019 che hanno visto coinvolti e rispondere quasi tutti, tranne uno o due, gli Ambiti Territoriali Sociali della Regione Marche”.

In conclusione il portavoce marchigiano ha auspicato un confronto con la regione Marche sull’analisi dei dati sull’applicazione del Reddito di Cittadinanza nel territorio ‘in rete’: “Questa fondamentale ed irrinunciabile modalità di lavoro in rete e di sistema dovrà estendersi ed essere promossa in tutti gli Ambiti Territoriali Sociali, valorizzando e connettendo le tante sinergie già presenti, allo scopo di rendere efficienti le politiche nell’avvio di tutte quelle azioni necessarie per indirizzare e promuovere percorsi personalizzati di attivazione e di inclusione lavorativa e sociale nella comunità locale, finalizzati al superamento della condizione di povertà del cittadino e della sua famiglia, secondo il principio previsto dall’articolo 3 della nostra Costituzione.

Proprio pensando a questo tipo di approccio, il Piano Sociale Regionale 2019-2021 sarà un test fondamentale per mettere alla prova la tenuta e la valenza di questa ‘rete pubblico – privato sociale’, fondamentale ed indispensabile, secondo noi, per contrastare la povertà e promuovere percorsi di inclusione sociale, non tanto per verificare la validità degli obiettivi strategici e delle direttrici di sviluppo del Piano Sociale Regionale che abbiamo condiviso, quanto per cercare di capire come queste azioni previste saranno attuate nei vari Ambiti Territoriali Sociali. Auspichiamo pertanto il reale coinvolgimento dell’Alleanza contro la povertà nelle Marche nelle previste co-programmazione, co-progettazione integrata locale e nella valutazione e verifica in itinere a livello di Ambiti Territoriali Sociali”.

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