Paolo Reineri racconta la luna ai bambini

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“Il mondo non è stato più quello di prima dopo la notte del 20 luglio 1969. L’uomo sulla Luna ha rappresentato uno spartiacque per l’umanità che ha significato progresso e fiducia nel futuro. Oggi vogliamo raccontare quella storia anche a chi non l’ha vissuta in diretta e, insieme a essa, guardare con gli stessi occhi di speranza a ciò che il cielo stellato continua a raccontarci”:

c’è tutto questo in ‘Tutti vogliono la luna’, scritto da Paolo Reineri e con un fumetto di Valentino Villanova per l’Editrice Ave. C’è una storia a fumetti che racconta dell’impresa dell’Apollo 11 avvenuta nel luglio di 50 anni fa. C’è il racconto fantastico in prosa, come le ‘Storie di stelle’ che unisce desideri, pensieri, difficoltà e sogni di una principessa, un cavaliere, una regina e un mostro.

Come l’Astolfo ariostesco andò sulla Luna a riprendere il senno di Orlando, ora un nuovo Astolfo ritorna sul nostro satellite alla ricerca di una perla scomparsa nella ‘notte dei desideri’. Ci sono, infine, una serie di schede divulgative dedicate al nostro satellite e sulla storia dell’esplorazione dello spazio.

E alcune delle più belle e note narrazioni mitologiche legate alla luna e alle costellazioni celesti, raccontate dal nonno di due fratellini, intenti a guardare il cielo con il telescopio che hanno ricevuto in dono per il loro compleanno. Sono passati 50 anni dallo sbarco sulla luna e il fascino dell’esplorazione dello spazio non cessa di coinvolgere e appassionare tante persone.

Ecco perché il libro, scritto da Paolo Reineri e con le illustrazioni di Valentino Villanova, offre in particolare ai bambini e ai ragazzi una lettura curiosa con un taglio divulgativo, divertente e istruttiva di quell’impresa portata a termine dall’equipaggio dell’Apollo 11.

Quindi una lettura offerta anche agli adulti desiderosi di saperne di più su luna, spazio e dintorni, come ha raccontato in questa intervista Paolo Reineri: “Questo libro nasce dalla volontà di celebrare il cinquantesimo anniversario dello sbarco dell’uomo sulla Luna in maniera originale e non scontata. La prima questione che ho dovuto affrontare è stata riuscire a trovare un modo per raccontare quell’evento che ha cambiato la storia dell’umanità a chi non c’era e che, al massimo, aveva visto qualche immagine in bianco e nero in televisione.

In mio aiuto è venuto il linguaggio del fumetto con la potenza delle sue immagini e dei suoi testi brevi, ma incisivi ed efficaci. I particolari come la penna usata per far ripartire l’Eagle dalla Luna o Tito Stagno che anticipa tutti nell’annunciare l’allunaggio sono diventati scene emblematiche di quell’impresa mitica, mentre nelle case di mezzo mondo piccoli e grandi sognavano di volare insieme a Armstrong, Aldrin e Collins”.

Come spiegare la Luna ai bambini?
“I bambini sono molto curiosi e la Luna è un elemento del cielo che li affascina moltissimo. Nella sezione dedicata alla scoperta dei segreti del nostro unico satellite naturale, ho scelto di raccontare in maniera semplice ma rigorosa un identikit della Luna e dei suoi fenomeni osservabili come le eclissi o le maree.

Inoltre ho voluto ricordare il grande apporto che Galileo Galilei diede agli studi e alle osservazioni lunari, arrivando poi a ripercorrere la corsa allo spazio che ha caratterizzato tutto il ’900. E poi non si poteva tralasciare come la Luna è entrata a far parte fortemente del nostro linguaggio comune e proverbiale e del nostro immaginario letterario, cinematografico e musicale”.

Astolfo cosa cerca sulla luna?
“500 anni fa Ludovico Ariosto aveva immaginato nel suo ‘Orlando furioso’ che il paladino Asfolfo avesse raggiunto la Luna per recuperare il senno di Orlando. Riprendendo l’idea letteraria che lassù vanno a finire tutte le cose smarrite sulla Terra, ho scritto una storia fantastica in cui c’è una nuova avventura per il cavaliere Astolfo: recuperare una perla rossa molto preziosa per una regina.

E questo potrà essere fatto solo nella ‘notte dei desideri’, quando tutti gli uomini e le donne alzano gli occhi al cielo in cerca di una stella cadente. Ma solo desideri veri e importanti gli permetteranno di raggiungere la Luna, per questo scoprirà e aiuterà le storie di una principessa, di un cavaliere, di una regina e di un mostro”.

Anche la Chiesa è stata ‘affascinata’ dal ‘mysterium lunae’: per quale motivo?
“La sapienza dei padri della Chiesa ha visto nella Luna l’esempio evidente di quello che succede alla Chiesa quando si fa illuminare da Dio, dal suo Sole. Solo così può illuminare la Terra, con quella luce riflessa che proviene direttamente dalla sua sorgente. La Chiesa non è il Sole, ma può essere luce del mondo se fa come la Luna.

Lo stesso papa Francesco lo ha ricordato più volte, per esempio, quando, nel luglio del 2015, ha visitato l’Ecuador. Ai piedi del monte Chimborazo, il ‘luogo più vicino al sole, alla luna e alle stelle’, dato che è il punto della crosta terrestre più distante dal centro della Terra, ha detto che ‘la luna non ha luce propria, e se la luna si nasconde dal sole diventa scura. Il sole è Gesù Cristo, e se la Chiesa si separa o si nasconde da Gesù Cristo diventa oscura e non dà testimonianza’”.

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