Lucca: il volontariato si è confrontato negli ‘Incontri di culture’

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Nello scorso week end il Centro Nazionale del Volontariato ha convocato gli stati generali per vedere la salute del volontariato nel ricordo di Maria Eletta Martini, scomparsa a dicembre scorso, nel ‘Villaggio Solidale’. Nel messaggio inaugurale il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha sottolineato l’apprezzamento per  “la meritoria attività delle associazioni volta a diffondere la cultura della tolleranza e del rispetto delle diversità in coerenza con i principi di uguaglianza, solidarietà e coesione sociale sanciti dalla nostra Carta Costituzionale. L’apporto costante e significativo del volontariato, attraverso l’opera instancabile di quanti si prodigano con generosità ed abnegazione a sostegno di chi vive in situazioni di difficoltà e di disagio costituisce un fattore essenziale per la pacifica e civile convivenza nel nostro Paese”.

Gli eventi di questa ‘quattro giorni’ sono stati più di 50, oltre 100 le realtà coinvolte nell’animazione, 200 i relatori, 3 i Ministeri -Lavoro e Politiche Sociali, Cooperazione Internazionale e Integrazione e Affari Regionali Turismo e Sport- che hanno patrocinato insieme a 15 Regioni italiane, all’Anci e all’Upi, ed anche al Segretariato Sociale Rai. Numeri che spiegano le dimensioni di un evento capace già alla prima edizione di richiamare 9000 partecipanti. Il tema centrale di quest’anno è stato ‘Incontri di culture’.

Aprendo la manifestazione la presidente del Centro Nazionale per il Volontariato, Maria Pia Bertolucci, ha ringraziato “le tante associazioni che contribuiscono con la loro presenza alla manifestazione. Lucca e il Centro Nazionale per il Volontariato mantengono la propria tradizione di punto nodale nel dibattito sull’apporto del volontariato al Paese. La riflessione sul ruolo del volontariato nel momento di crisi che attraversiamo è importante, in particolare e non solo nel rapporto con le istituzioni nel contesto di tagli allo stato sociale”.

Il presidente della Fondazione Volontariato e Partecipazione, Stefano Ragghianti, ha ricordato la ‘madre’ del volontariato italiano: “L’attualità del messaggio di Maria Eletta ci spinge a proseguire nella riflessione sull’importanza del volontariato nella vita civile del paese. Per fornire strumenti di approfondimento alle associazioni, la nostra Fondazione presenterà alcuni studi innovativi sul volontariato e la partecipazione sociale. In questa fase di crisi dei modelli sociali è più urgente che mai trovare spazi di confronto e riflessione e Villaggio Solidale si sta affermando sempre più nel panorama nazionale”.

Anche il presidente nazionale del Forum del Terzo Settore, Andrea Olivero, ha ricordato Maria Eletta Martini come persona da imitare: “Senza retorica, nel nome di Maria Eletta Martini, possiamo rinnovare il nostro impegno ad un lavoro comune per la crescita del Volontariato e di tutto il Terzo Settore…  La sua azione per il volontariato è stata lungimirante e l’ha portata ad essere tra le fondatrici del Cnv, un luogo significativo di elaborazione e confronto per tutto il mondo del volontariato, a cui auguro di essere sempre spazio di innovazione e lettura profetica del futuro”. Entrando nel vivo delle relazioni il trentaquattrenne direttore della fondazione Volontariato e Partecipazione, Riccardo Guidi, ha sottolineato che “nel volontariato c’è una ritrosia all’innovazione. Il potere nelle associazioni di volontariato, come in altre sedi della politica italiana, è in mano a una classe ben precisa di persone che hanno scarsa disponibilità di mettersi in discussione e lasciare la propria poltrona…

E’ necessario svecchiare il volontariato, svecchiare i suoi metodi attraverso l’adozione di nuovi e originali registri organizzativi… Le associazioni non riescono a trovare le forme per responsabilizzare i ragazzi della base associativa, valorizzando le loro esperienze e le loro passioni e questo comporta un allontanamento dei giovani”. Infine nella giornata conclusiva Giovanni Grasso, portavoce del Ministro per la cooperazione e l’integrazione Andrea Riccardi, ha spiegato perché il bando per il servizio civile del 2013, che è stato cancellato nei giorni scorsi per mancanza di finanziamento statale, ha ancora la possibilità di esistere: “Il Ministro Riccardi non ha affermato che è sua volontà chiudere il servizio civile per l’anno 2013. Ha detto che se non arrivano nuove risorse, i fondi rimasti dopo i tagli degli ultimi anni non consentono l’avvio delle partenze nel 2013.

Non è una decisione già presa, ma un allarme. Vi assicuro che Riccardi su questo è impegnato ai massimi livelli, perché è profondamente convinto della necessità di salvare il servizio civile. Venerdì, ricevendo una delegazione di giovani del servizio civile, ha detto loro: ‘In questa società in cui tutto si vende e tutto si compra dobbiamo salvaguardare le isole di gratuità’…”.

 

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